Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #120 on: September 27, 2011, 10:53:50 am »
0
Allora intanto parlo per me (noi) che non ci alleniamo a fermare il colpo ma a portarlo, e in un secondo tempo anche a controllarlo. Per controllarlo, lo ripeto, intendo il colpire con minore intensità rispetto ad un colpo vero. Per colpo vero intendo uno che fa male sul serio.

Sì ma qui si sta dicendo che ci sono molti "approcci" al combattimento per i quali, non tirando mai a contatto pieno, non è possibile sapere quale sia, come sia fatto, come si esegua un colpo che fa male sul serio.
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Offline Saburo Sakai

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #121 on: September 27, 2011, 10:55:15 am »
0
Io faccio un'arte marziale eppure mi va meglio lavorare così. :)
Rispettabilissimo. :)

Figurati che io preferisco non introdurre tutte le modifiche che l'uso di protezioni introduce. ;)

"Sentire" i colpi ? Se sono tirati bene, si sentono pure a mano nuda.
Perché se mi arriva un pugno col guantone al volto, posso fare scudo con il mio. Senza, sono cavoli amari... altro che "sarebbe entrato"... anche leggero fa un male boia, può "aprire" ecc.ecc.
Quindi porta ad accettare molto di più i colpi, ed a prediligere uno scontro a corta distanza... cose che fuori da certi contesti possono risultare deleterie.

Quindi secondo me in una pratica che non miri alla competizione da ring le protezioni POSSONO essere usate, ma comunque deve essere chiaro che tale allenamento è solo ad integrazione di altre tipologie di sparring, e se ne devono avere ben presenti pregi e difetti.
 
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Offline Clode

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #122 on: September 27, 2011, 10:57:52 am »
0
Quote
Lo recuperi quindi lo controlli (mah guarda allora li controlli), ti ripeto controllare è qualcosa che molti ma molti fanno, magari dandogli altri nomi tipo "recupero".
Beh si chiamano anche finte e fanno parte della strategia del combattimento.
stiamo parlando di 2 cose diametralmente opposte lasciamo perdere e torniamo in topic che è meglio  XD :thsit:

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Offline happosai lucifero

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #123 on: September 27, 2011, 10:59:17 am »
+1
Figurati che io preferisco non introdurre tutte le modifiche che l'uso di protezioni introduce. ;)

"Sentire" i colpi ? Se sono tirati bene, si sentono pure a mano nuda.
Perché se mi arriva un pugno col guantone al volto, posso fare scudo con il mio. Senza, sono cavoli amari... altro che "sarebbe entrato"... anche leggero fa un male boia, può "aprire" ecc.ecc.
Quindi porta ad accettare molto di più i colpi, ed a prediligere uno scontro a corta distanza... cose che fuori da certi contesti possono risultare deleterie.

Quindi secondo me in una pratica che non miri alla competizione da ring le protezioni POSSONO essere usate, ma comunque deve essere chiaro che tale allenamento è solo ad integrazione di altre tipologie di sparring, e se ne devono avere ben presenti pregi e difetti.

tiri (fai sparring) frequentemente a mano nuda a contatto pieno? in questo caso dovresti essere una maschera di sangue più o meno sempre, altrimenti dev'essere vera una delle seguenti:

- fai sparring molto raramente (per cui sei una maschera di sangue raramente);
- non tiri a contatto pieno (per le controindicazioni vedi i post precedenti);
- stai dicendo almeno una bugia (ovviamente questa possibilità è contemplata solo per completezza).
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Offline Max

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #124 on: September 27, 2011, 11:00:03 am »
+1
Max, nn è un sofismo...io fino a un certo punto della mia vita marziale mi controllavo, ora so controllare.
Io ho sempre studiato questo modo, anche perchè ho fatto solo questa disciplina, credo sia giusto comunque arrivare a controllora ... nel modo corretto ovviamente.
Ho visto e incontrato anche persone che non sapevano colpire e altre che menano come fabbri ma che all'occorrenza hanno le mani di piuma.


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Offline Clode

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #125 on: September 27, 2011, 11:00:10 am »
0
Allora intanto parlo per me (noi) che non ci alleniamo a fermare il colpo ma a portarlo, e in un secondo tempo anche a controllarlo. Per controllarlo, lo ripeto, intendo il colpire con minore intensità rispetto ad un colpo vero. Per colpo vero intendo uno che fa male sul serio.

Sì ma qui si sta dicendo che ci sono molti "approcci" al combattimento per i quali, non tirando mai a contatto pieno, non è possibile sapere quale sia, come sia fatto, come si esegua un colpo che fa male sul serio.
spesso succede proprio cosi...

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Offline Saburo Sakai

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #126 on: September 27, 2011, 11:03:03 am »
-1
Allora intanto parlo per me (noi) che non ci alleniamo a fermare il colpo ma a portarlo, e in un secondo tempo anche a controllarlo. Per controllarlo, lo ripeto, intendo il colpire con minore intensità rispetto ad un colpo vero. Per colpo vero intendo uno che fa male sul serio.

Sì ma qui si sta dicendo che ci sono molti "approcci" al combattimento per i quali, non tirando mai a contatto pieno, non è possibile sapere quale sia, come sia fatto, come si esegua un colpo che fa male sul serio.

Capire com'è un colpo che fa male sul serio ? Mi pare molto più semplice di quanto si dica.  ;)

Eddai raga... via !

Non sto dicendo di colpire l'aria per anni a vuoto... sto parlando di colpitori, condizionamento ecc.ecc.
Nel mio dojo, in collaborazione con l'Università locale, abbiamo anche misurato le forze di impatto, le velocità di reazione... ecc.ecc.

E poi sto dicendo di far arrivare i colpi a mano nuda controllando la forza d'impatto, non di fermarsi a distanza...

Davvero l'allenamento con le protezioni è indispensabile in questo tipo di pratica ?
Oppure introduce atteggiamenti ed abitudini che vanno fortemente compensate ?

Non rigiriamo le frittate per avere ragione per forza !  :nono:

 ;)
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Offline Max

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #127 on: September 27, 2011, 11:03:16 am »
0
Allora intanto parlo per me (noi) che non ci alleniamo a fermare il colpo ma a portarlo, e in un secondo tempo anche a controllarlo. Per controllarlo, lo ripeto, intendo il colpire con minore intensità rispetto ad un colpo vero. Per colpo vero intendo uno che fa male sul serio.

Sì ma qui si sta dicendo che ci sono molti "approcci" al combattimento per i quali, non tirando mai a contatto pieno, non è possibile sapere quale sia, come sia fatto, come si esegua un colpo che fa male sul serio.
Credo sia quello che scarica tutta l'energia possibile sul bersaglio giusto al momento giusto.

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Offline happosai lucifero

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #128 on: September 27, 2011, 11:10:51 am »
0
Davvero l'allenamento con le protezioni è indispensabile in questo tipo di pratica ?

se vuoi imparare a menare, temo di sì

Oppure introduce atteggiamenti ed abitudini che vanno fortemente compensate ?



Non rigiriamo le frittate per avere ragione per forza !  :nono:

 ;)

per quanto mi riguarda non rigiro niente, sto dicendo proprio quello
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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #129 on: September 27, 2011, 11:11:56 am »
-1
Io faccio un'arte marziale eppure mi va meglio lavorare così. :)
Rispettabilissimo. :)

Figurati che io preferisco non introdurre tutte le modifiche che l'uso di protezioni introduce. ;)

"Sentire" i colpi ? Se sono tirati bene, si sentono pure a mano nuda.
Perché se mi arriva un pugno col guantone al volto, posso fare scudo con il mio. Senza, sono cavoli amari... altro che "sarebbe entrato"... anche leggero fa un male boia, può "aprire" ecc.ecc.
Quindi porta ad accettare molto di più i colpi, ed a prediligere uno scontro a corta distanza... cose che fuori da certi contesti possono risultare deleterie.

Quindi secondo me in una pratica che non miri alla competizione da ring le protezioni POSSONO essere usate, ma comunque deve essere chiaro che tale allenamento è solo ad integrazione di altre tipologie di sparring, e se ne devono avere ben presenti pregi e difetti.

il guanto che è un cuscino è una cosa che non si può sentire...è offensiva e mostra la tua ignoranza su vari sdc e sull'uso delle protezioni.
Infine se tu riesci nella tua palestra a fare in maniera continuativa die combattimenti a mani nude a contatto non vedo perchè porti questo problema delle protezioni. Credo che molti a questo punto che sono obbligati ad usarle per allenarsi decentemente dovrebbero venire da te ad imparare il modo corretto di fare sparring.


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Offline Darth Dorgius

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #130 on: September 27, 2011, 11:18:38 am »
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Quindi secondo me in una pratica che non miri alla competizione da ring le protezioni POSSONO essere usate, ma comunque deve essere chiaro che tale allenamento è solo ad integrazione di altre tipologie di sparring, e se ne devono avere ben presenti pregi e difetti.

Come dicevo prima, a questo punto penso dipenda dalla disciplina. In quello che pratico io non è pensabile allenarsi con quel tipo di controllo: la cinetica delle tecniche è tale da renderle completamente sfasate.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Clode

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #131 on: September 27, 2011, 11:18:49 am »
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Allora intanto parlo per me (noi) che non ci alleniamo a fermare il colpo ma a portarlo, e in un secondo tempo anche a controllarlo. Per controllarlo, lo ripeto, intendo il colpire con minore intensità rispetto ad un colpo vero. Per colpo vero intendo uno che fa male sul serio.

Sì ma qui si sta dicendo che ci sono molti "approcci" al combattimento per i quali, non tirando mai a contatto pieno, non è possibile sapere quale sia, come sia fatto, come si esegua un colpo che fa male sul serio.
Credo sia quello che scarica tutta l'energia possibile sul bersaglio giusto al momento giusto.
purtroppo non è cosi semplice la "castagna" c'è chi la possiede e chi non la possiede. Quando poi la si possiede è limitata a pochi colpi del nostro arsenale.
Ai pao la si può valutare se esce una "tuonata mostruosa" ma poi metterla in combattimento è tutto un paio di maniche e magari le tuonate mostrose poi non escono per niente piuttosto a volte i colpi che al sacco sono leggeri poi grazie ad un ottimo timing diventano i nostri colpi letali....
in ogni caso vanno cmq allenati dando previlegio a ciò che poi siamo in grando di mettere nel "combattimento" e visto che "combattimento" succede non spesso il nostor parametro di lavoro è lo sparring.
Il colpo duro che entra spesso  e fa patire nonostante tutte le protezioni è solitamente il nostro fiore all'occhiello...sperando sia abbastanza per far male.

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Offline Saburo Sakai

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #132 on: September 27, 2011, 11:20:06 am »
-1
il guanto che è un cuscino è una cosa che non si può sentire...è offensiva e mostra la tua ignoranza su vari sdc e sull'uso delle protezioni.
Infine se tu riesci nella tua palestra a fare in maniera continuativa die combattimenti a mani nude a contatto non vedo perchè porti questo problema delle protezioni. Credo che molti a questo punto che sono obbligati ad usarle per allenarsi decentemente dovrebbero venire da te ad imparare il modo corretto di fare sparring.

Mi pare tu abbia perso le staffe senza motivo.

Il guanto un cuscino ? Mai detto !
Io sul cuscino ci dormo.

Che venga usato come scudo è palese. Che si tenda a chiudere la guardia e sopportare dei colpi per poi ripartire è altrettanto palese.
Semmai è il negarlo ad offendere l'intelligenza altrui.
Basta guardare un qualsiasi incontro di pugilato o thai, che la cosa è evidentissima. Una cosa che a mano nuda non si può fare ed è pericolosissima.

Io non ho da insegnare niente a nessuno. Semmai ho chiesto delucidazioni a chi ha sempre tutto da insegnare.  ;)

Per favore, non mandiamo in vacca la cosa che non c'è motivo... oltre che i colpi, fa bene controllare anche l'orgoglio.  :whistle:
« Last Edit: September 27, 2011, 11:23:03 am by saburo sakai »
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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #133 on: September 27, 2011, 11:20:45 am »
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Quindi secondo me in una pratica che non miri alla competizione da ring le protezioni POSSONO essere usate, ma comunque deve essere chiaro che tale allenamento è solo ad integrazione di altre tipologie di sparring, e se ne devono avere ben presenti pregi e difetti.

Come dicevo prima, a questo punto penso dipenda dalla disciplina. In quello che pratico io non è pensabile allenarsi con quel tipo di controllo: la cinetica delle tecniche è tale da renderle completamente sfasate.
penso pure io infatti pure i "thai light" sono utopistici...

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Offline Darth Dorgius

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #134 on: September 27, 2011, 11:22:45 am »
0
Basta guardare un qualsiasi incontro di pugilato o thai, che la cosa è evidentissima. Una cosa che a mano nuda non si può fare ed è pericolosissima.

Ti assicuro che nella muay thai a mani nude la difesa funziona con la medesima meccanica. :)

Muay Thai vs Myanmar Lethwei(Win Tun), friendship fight
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