Allora intanto parlo per me (noi) che non ci alleniamo a fermare il colpo ma a portarlo, e in un secondo tempo anche a controllarlo. Per controllarlo, lo ripeto, intendo il colpire con minore intensità rispetto ad un colpo vero. Per colpo vero intendo uno che fa male sul serio.
Sì ma qui si sta dicendo che ci sono molti "approcci" al combattimento per i quali, non tirando mai a contatto pieno, non è possibile sapere quale sia, come sia fatto, come si esegua un colpo che fa male sul serio.
Capire com'è un colpo che fa male sul serio ? Mi pare molto più semplice di quanto si dica.
Eddai raga... via !
Non sto dicendo di colpire l'aria per anni a vuoto... sto parlando di colpitori, condizionamento ecc.ecc.
Nel mio dojo, in collaborazione con l'Università locale, abbiamo anche misurato le forze di impatto, le velocità di reazione... ecc.ecc.
E poi sto dicendo di far arrivare i colpi a mano nuda controllando la forza d'impatto, non di fermarsi a distanza...
Davvero l'allenamento con le protezioni è indispensabile in questo tipo di pratica ?
Oppure introduce atteggiamenti ed abitudini che vanno fortemente compensate ?
Non rigiriamo le frittate per avere ragione per forza !