Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi

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Offline Raven81

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #510 on: March 22, 2014, 14:36:23 pm »
+2
Evidentemente dovremmo trovarci per capirci. Per me un colpo non caricato, ma dato comunque in maniera sciolta ed esplosiva non può essere leggero... ma sicuramente fa meno danni di uno caricato.

Per il discorso boxe: appunto perché ho visto "sopra", mi pare proprio che quello che è stato detto non corrisponda alla pratica effettiva della boxe, e non già nelle pugilistiche di quartiere, ma proprio nel quartier generale di Assisi della FPI. Anche perché si trasportano ad un livello dopolavoristico, considerazioni valide per chi è almeno qualcosa di più di un dopolavorista.

Un prima serie o un seconda serie, uno della nazionale, una ragazza della IWBL sono persone che nel periodo a cavallo tra primavera-estate possono essere impegnate con match e tornei anche una volta ogni quindici giorni o una volta alla settimana. E allora sono io il primo a dire che si può tranquillamente ridurre drasticamente il tempo dedicato allo sparring in palestra per fare altro, quell' "altro" che tu conosci meglio di me e che hai giustamente elencato prima.

Io parlo dell'agonista per passione (i.e. ragazzo relativamente giovane ed allenato, per cui la boxe sarà solo una parentesi, che riesce a fare circa 5-6 match all'anno): qui lo sparring, sempre con criterio, non può essere certo ridotto imho. E uno sparring un pochino più "duro" ma sempre ben supervisionato io non mi sento di escluderlo. Certo, non è il top per ovvi motivi, ma per questa gente l'alternativa è fare così o non fare match.
Tutto qua.

Lasciamo pure perdere il discorso amatori.

 :)

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Offline Tenchu

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #511 on: March 22, 2014, 14:42:01 pm »
+3
io pratico per diletto, non me ne frega niente di far gare, non me n'è mai fregato niente e probabilmente mai me ne fregherà.
detto questo, da noi lo sparring si alterna, si va più leggeri quando si vuole fare uno studio tecnico vero e proprio, per provare magari più uscite, tecniche meno intuitive, combinazioni provate durante la lezione, ecc. poi ogni tanto ci lasciamo prendere la mano e a seconda dei casi veniamo riportati allo sparring leggero oppure veniamo lasciati tranquilli a mazzularci, venendo ripresi se il tutto diventa troppo grezzo (poco tecnico).
oltre a qualche livido, mi è già capitato di riportare qualche infortunio che mi ha tenuto fuori dagli allenamenti per diverso tempo, a che pro? pian piano, senza nemmeno accorgermene, ho cominciato a preoccuparmi troppo della copertura, colpi tirati giusto per allontanare il compagno di allenamento, a volte colpacci che facevano male (io che ho sempre cercato di tirare con il massimo controllo), poco studio tecnico, solo tentativi di darne più di quelle prese.
per un po' di tempo stava andando di moda il tirare più forte e come dicevo, non vedevo miglioramenti, poi è rinata l'impostazione più leggera e lì si sono cominciati a vedere degli sparring belli, tecnici, fluidi, dove si provavano diverse soluzioni, perchè l'errore non viene "punito" con delle mazzate, io una volta il KO in palestra l'ho rischiato (anche di più, ma una volta stavo proprio per andare giù) e viste le mie mire nella pratica (divertirmi e nulla di più), la cosa ha cominciato a farmi pensare...
per inciso, da noi si usano le seguenti protezioni: caschetto con parazigomi, paradenti, guantoni da 10 once, conchiglia, paratibia, calzari.
sarà la mia mancanza di obiettivi, ma io preferisco di gran lunga uno sparring leggero e ogni tanto mi piacerebbe indossare anche un caschetto chiuso e dei guantini al posto dei guantoni, così da provare anche altre dinamiche :)

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #512 on: March 22, 2014, 14:45:58 pm »
+2
Anche nella Boxe c'è chi si sta orientando in questo senso, già linkato su queste pagine.

scusa me lo sono perso






Che me ne faccio dello sparring con regole kyokushin se non faccio kyokushin?



se non sei un agonista potresti non fartene nulla anche dello sparring in generale visto che tanto non combatti, ma se sei un amatore non vuoi rischiare il cervello e contemporaneamente vuoi picchiarti OGNI sera allora uno sparring del genere può essere una buona idea

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Offline Dipper

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #513 on: March 22, 2014, 14:50:45 pm »
0
Evidentemente dovremmo trovarci per capirci. Per me un colpo non caricato, ma dato comunque in maniera sciolta ed esplosiva non può essere leggero... ma sicuramente fa meno danni di uno caricato.

Per il discorso boxe: appunto perché ho visto "sopra", mi pare proprio che quello che è stato detto non corrisponda alla pratica effettiva della boxe, e non già nelle pugilistiche di quartiere, ma proprio nel quartier generale di Assisi della FPI. Anche perché si trasportano ad un livello dopolavoristico, considerazioni valide per chi è almeno qualcosa di più di un dopolavorista.

Un prima serie o un seconda serie, uno della nazionale, una ragazza della IWBL sono persone che nel periodo a cavallo tra primavera-estate possono essere impegnate con match e tornei anche una volta ogni quindici giorni o una volta alla settimana. E allora sono io il primo a dire che si può tranquillamente ridurre drasticamente il tempo dedicato allo sparring in palestra per fare altro, quell' "altro" che tu conosci meglio di me e che hai giustamente elencato prima.

Io parlo dell'agonista per passione (i.e. ragazzo relativamente giovane ed allenato, per cui la boxe sarà solo una parentesi, che riesce a fare circa 5-6 match all'anno): qui lo sparring, sempre con criterio, non può essere certo ridotto imho. E uno sparring un pochino più "duro" ma sempre ben supervisionato io non mi sento di escluderlo. Certo, non è il top per ovvi motivi, ma per questa gente l'alternativa è fare così o non fare match.
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Lasciamo pure perdere il discorso amatori.

 :)
Però non sto ora parlando di riduzione del tempo dedicato allo sparring, ocio... ma della qualità dello sparring. Certo che le simulazioni di gara (che si chiamano simulazioni in quanto tali) vanno fatte soprattutto per chi gira meno in termini di tempo, e ci mancherebbe :thsit:

Ora, se metti lo sparring supervisionato, metti le dovute protezioni (come suppongo), e non rischi di finire KO al primo errore (correggimi se sbaglio), mi sembra che anche se come dici tu può non essere il massimo, già siamo molto avanti.

Anch'io ho visto "sopra" :gh:


Ad ogni modo, slegato da questa risposta, segnalo due letture interessanti:
http://heavyfists.com/difference-knockout-concussion
http://en.wikipedia.org/wiki/Dementia_pugilistica
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Offline Dipper

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #514 on: March 22, 2014, 14:53:20 pm »
+1
io pratico per diletto, non me ne frega niente di far gare, non me n'è mai fregato niente e probabilmente mai me ne fregherà.
detto questo, da noi lo sparring si alterna, si va più leggeri quando si vuole fare uno studio tecnico vero e proprio, per provare magari più uscite, tecniche meno intuitive, combinazioni provate durante la lezione, ecc. poi ogni tanto ci lasciamo prendere la mano e a seconda dei casi veniamo riportati allo sparring leggero oppure veniamo lasciati tranquilli a mazzularci, venendo ripresi se il tutto diventa troppo grezzo (poco tecnico).
oltre a qualche livido, mi è già capitato di riportare qualche infortunio che mi ha tenuto fuori dagli allenamenti per diverso tempo, a che pro? pian piano, senza nemmeno accorgermene, ho cominciato a preoccuparmi troppo della copertura, colpi tirati giusto per allontanare il compagno di allenamento, a volte colpacci che facevano male (io che ho sempre cercato di tirare con il massimo controllo), poco studio tecnico, solo tentativi di darne più di quelle prese.
per un po' di tempo stava andando di moda il tirare più forte e come dicevo, non vedevo miglioramenti, poi è rinata l'impostazione più leggera e lì si sono cominciati a vedere degli sparring belli, tecnici, fluidi, dove si provavano diverse soluzioni, perchè l'errore non viene "punito" con delle mazzate, io una volta il KO in palestra l'ho rischiato (anche di più, ma una volta stavo proprio per andare giù) e viste le mie mire nella pratica (divertirmi e nulla di più), la cosa ha cominciato a farmi pensare...
per inciso, da noi si usano le seguenti protezioni: caschetto con parazigomi, paradenti, guantoni da 10 once, conchiglia, paratibia, calzari.
sarà la mia mancanza di obiettivi, ma io preferisco di gran lunga uno sparring leggero e ogni tanto mi piacerebbe indossare anche un caschetto chiuso e dei guantini al posto dei guantoni, così da provare anche altre dinamiche :)
:thsit:
Solo un dettaglio, solitamente si consigliano 14 o 16 oz in allenamento.
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Offline Tenchu

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #515 on: March 22, 2014, 15:04:37 pm »
0
Solo un dettaglio, solitamente si consigliano 14 o 16 oz in allenamento.

già mi sento diversamente abile con i 10 once :P (prima o poi riuscirò ad essere decente con i guantoni indosso? :nin:)

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Offline Raven81

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #516 on: March 22, 2014, 15:12:55 pm »
0
Ora, se metti lo sparring supervisionato, metti le dovute protezioni (come suppongo), e non rischi di finire KO al primo errore (correggimi se sbaglio), mi sembra che anche se come dici tu può non essere il massimo, già siamo molto avanti.

Anch'io ho visto "sopra" :gh:


Intendevo qualità e frequenza.

Bah, difficilmente negli sparring che io ho fatto si andava ko al primo errore - ma più per una questione di pesi in gioco e talento pugilistico di chi tirava, che per una questione di "piano&forte".

Visto che abbiamo entrambi visto "sopra" e le nostre posizioni sembrano inconciliabili, opto per una incompensione linguistica sul termine "forte" e mi taccio.  ;)

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Offline DJ scanner

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #517 on: March 22, 2014, 15:26:43 pm »
+4
mah abituarsi al contatto pesante (ovvero sfondarsi di cazzotti per diventare tosti) tramite regole kyokushin e provare i colpi alla testa su colpitori fa così schifo ?  :D

io faccio così, sparring completo skin touch, sparring più tosto senza colpi alla testa
così facendo ho eliminato gli aulin post sparring e devo dire che non mi dispiace a 42 anni
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Offline Fabio Spencer

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #518 on: March 22, 2014, 17:07:18 pm »
+4
siete delle mammolette.... :nono:
io faccio a botte senza protezioni al masimo della potenza tutte le settimane.
E non faccio nepure riscaldamento.

 :gh:
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #519 on: March 22, 2014, 17:22:40 pm »
+1
siete delle mammolette.... :nono:
io faccio a botte senza protezioni al masimo della potenza tutte le settimane.
E non faccio nepure riscaldamento.

 :gh:

e non sudi neanche


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Offline Fabio Spencer

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #520 on: March 22, 2014, 17:27:43 pm »
0
siete delle mammolette.... :nono:
io faccio a botte senza protezioni al masimo della potenza tutte le settimane.
E non faccio nepure riscaldamento.

 :gh:

e non sudi neanche
lo davo per scontato.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Ferretti Enrico

Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #521 on: March 22, 2014, 19:19:09 pm »
+4
...
Per il discorso boxe: appunto perché ho visto "sopra", mi pare proprio che quello che è stato detto non corrisponda alla pratica effettiva della boxe, e non già nelle pugilistiche di quartiere, ma proprio nel quartier generale di Assisi della FPI. Anche perché si trasportano ad un livello dopolavoristico, considerazioni valide per chi è almeno qualcosa di più di un dopolavorista.

-CUT-


Quoto


Il discorso dovrebbe anche essere visto da due punti di vista: quello dell'atleta e quello dell'allenatore.

Atleta: l'atteggiamento verso lo sparring è fortemente influenzato dal carattere/mentalità del soggetto.  Ci sono quelli che tirano sempre e comunque a tutta canna  anche se si trovano davanti la povera zia disabile
Spoiler: show
es.: Russo
e quelli che riescono a modulare intensità e modalità a seconda delle situazioni/compagni che affrontano
Spoiler: show
Cammarelle puoi farlo tirare con un ragazzino di 16 anni e non gli farà un graffio
. La componente psicologica di questo strumento di allenamento è sicuramente fortissima, ego, paure o voglia di prevalere possono sicuramente venir fuori ma vanno controllate e incanalate correttamente. Se partiamo dal presupposto che tutti gli agonisti hanno "fegato", capacità e tensione agonistica per tirare a tutta forza durante lo sparring sta all'allenatore conoscere il soggetto, fare i giusti accoppiamenti e "controllare" la situazione.

Quindi veniamo al secondo punto di vista

Allenatore: lo sparring è solo uno strumento d'allenamento specifico, non è lo scopo per cui ci si allena, serve a verificare che tutta la mole di lavoro fatta a monte abbia dato risultati, non solo dal punto di vista atletico/fisico, ma anche (se non soprattutto) da quello tattico/tecnico/strategico.
Ovviamente lo sparring rivela e "allena" anche la componente psicologica, ma il giusto "spirito" deve essere già presente di base nell'atleta, non si può pensare di crearlo con lo sparring, casomai lo sparring rivela il vero temperamento del soggetto, che dopo poche esperienze di gara dovrebbe comunque già essere palese.
Quindi è prioritario preservare gli atleti, usare tutte le protezioni e le cautele possibili, moderare gli eccessi e fare in modo di minimizzare la possibilità di incidenti.

Spoiler: show
Pur potendo trovare ancora fautori dello sparring a piena potenza (in genere tra gli allenatori più "anziani") che di quello "sicuro" devo dire che negli SDC con maggior tradizione (pugilato) ci si sta ormai orientando verso una tipologia che preservi il più possibile l'integrità dell'atleta, supportati anche dagli studi dei preparatori atletici e dei medici di settore

Ah, gli amatori NON possono allenarsi a contatto, quindi il problema non si pone (in teroria)....

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Offline xjej

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #522 on: March 23, 2014, 09:28:27 am »
+1
Opinione espressa altrove: l'articolo che faceva riferimento alle mmaq ha notevoli buchi logici e di metodo, approfondirei ma sto in Polonia e la tastiera differente mi demotiva  scrivere qualunque cosa.
Detto questo, al solito, non procediamo per assoluti ma valutiamo a tutto tondo considerando situazione per situazione.
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

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Offline Dipper

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Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #523 on: March 23, 2014, 10:56:06 am »
0
Bah, difficilmente negli sparring che io ho fatto si andava ko al primo errore - ma più per una questione di pesi in gioco e talento pugilistico di chi tirava, che per una questione di "piano&forte".
Io ho visto posti in cui il KO è un'eventualità possibile a ogni scambio e infatti succedeva. Sono d'accordo con te (e lo diceva anche Clode prima) che, con l'aumentare dell'esperienza e della capacità l'asticella si possa alzare, finchè comunque non ci si provochi dei traumi in allenamento e naturalmente, in caso di disparità, il più bravo si adatti al meno bravo.

Visto che abbiamo entrambi visto "sopra" e le nostre posizioni sembrano inconciliabili, opto per una incompensione linguistica sul termine "forte" e mi taccio.  ;)
Mi dispiace che tacqui, ma OK a questo punto considero l'ipotesi.


Nel frattempo sto cercando un po' di opinioni, forum esclusi, e segnalo:
http://www.damientrainor.com/2012/you-dont-need-to-win-in-sparring
Pare che non sia l'unico a considerare l'ego un problema quando si fa sparring :pla:
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Ferretti Enrico

Re:Le diverse concezioni di piano e forte nello sparring o negli esercizi
« Reply #524 on: March 23, 2014, 11:04:29 am »
+1
Opinione espressa altrove: l'articolo che faceva riferimento alle mmaq ha notevoli buchi logici e di metodo, approfondirei ma sto in Polonia e la tastiera differente mi demotiva  scrivere qualunque cosa.
Detto questo, al solito, non procediamo per assoluti ma valutiamo a tutto tondo considerando situazione per situazione.

Gli articoli estremizzano un po' alcuni concetti e sicuramente l'esperienza di un paio o di pochi atleti non possono certo essere presi come riferimento metodoligico assoluto.

In sostanza, come detto da qualcuno, tra non fare sparring o farlo come lotta con i cuscini e spappolarsi di mazzate ad ogni allenamento (magari senza troppe protezioni, così "ti abitui" ...) credo ci siano varie vie di mezzo possibili.

Spoiler: show
Le MMA sono giovani hanno fatto (e in alcuni casi continuano a fare) molti errori a causa della scarsa preparazione media di molti allenatori/preparatori ed arrivano sempre un po' in ritardo su certe cose. Man mano che l'esperienza di altri SDC e discipline con più "storia ed esperienza" passarà nelle MMA la situazione potrà solo che migliorare. Lo dico da amante delle MMA, ben inteso.


Per il resto vale quanto ho detto sopra.