Pare che non sia l'unico a considerare l'ego un problema quando si fa sparring
Ryujin, che sia io che Iommi siamo concordi nel dire che certi comportamenti in sparring sono inutili e dannosi.
Il nostro discorso era altro e Iommi ha fatto esempi di "uso costruttivo dell'ego" e "uso negativo dell'ego".
Controesempio: un mio amico che per evitare di perdere un qualunque confronto, anche il più stupido tra noi amici, si dichiara subito sconfitto.
E questo in molti campi della vita gli ha dato non pochi problemi.
Questo è un esempio di come una sana gestione del proprio ego possa far migliorare la situazione.
poi so di non avere un background da psicologo quindi so che potrei usare a sproposito alcuni termini.
Ma credo che in generale il discorso si capisca.
io ho delle mie opinioni in merito, credo che l'ego non sia insito nell'uomo, ma derivi da una degenerazione, causata da una errata educazione (ho scritto educazione, ma parlerei di vero e proprio condizionamento) data dalla società, della nostra parte animale, cioè sopravvivenza (cibo, acqua), sesso e territorio (anche mentale quando c'è debolezza).
questi tre aspetti, secondo me, determinano il perchè si combatte (o si fugge).
ora, ho citato una errata educazione (condizionamento) data dalla società perchè tutto porta ad una cosa: il bisogno di considerazione (da parte altrui e da se stesso).
un professionista del ring o gabbia deve portare a casa la pagnotta ai figli e ci stà (sopravvivenza), ma per un amatore questo bisogno non esiste.
anche il sesso, cioè lottare per riprodurmi, in uno sparring non esiste, come il territorio, se non a livello mentale, nello stato in cui io, bisognoso di considerazione altrui con scarsa considerazione di me stesso, devo mostrare a me stesso e a altri che sono superiore o per lo meno uguale agli altri, cosa che è presente in gran parte della nostra società (che non è l'unica società possibile).
secondo me il DO dovrebbe mirare a questo, come dicevo l'uomo secondo me nasce OK, poi viene corrotto e non a caso, sempre secondo me, nelle filosofie si parla di RI-sveglio o come diceva bruce lee: togliere, non aggiungere. O come diceva Gesù: chi non è (o ritornerà) come questi bambini non può vedere il regno dei cieli.
ho fatto un minestrone frettoloso, ora scusatemi ma mi stanno chiamando le guardie svizzere