Il Cervello Rettiliano

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Re: Il Cervello Rettiliano
« Reply #60 on: September 19, 2010, 18:31:27 pm »
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Qui si entra nel difficile terreno del dare alla psiche una collocazione fisica nelle strutture cerebrali.

Il fatto è che Psiche è una parola usata per indicare tutto e niente.

E' un termine che deriva dal greco psichein che significa "soffiare".

Respiro.

Nella tradizione ebraica Dio infonde nel primo uomo la vita attraverso un soffio.

Ruah è lo spirito di Dio che aleggia sulle acque primordiali della genesi, e Ruah significa soffio. Identici concetti li ritroviamo presso i druidi degli antichi Celti, o nel culto di Svantevit, l'ancestrale dio delle popolazioni slave.

Jung segnalò l'abitudine degli stregoni Zulù di curare gli ammalati alitando loro addosso.

AiviA dice che in tutte le popolazioni arcaiche qualcuno si accorse che la differenza fra le cose vive e le cose inanimate era, appunto, il respiro.

E si accorsero anche che venendo al mondo il bambino si sforza fino a quando emette il primo respiro, mentre esala l'ultimo respiro colui che trapassa.

I significati di vita, respiro, spirito, anima, energia insomma si sono mescolati ed intercambiati in pressochè tutte le culture.

Psiche deriva da questo mix di significati. Soffio.

Se il respiro è la vita, apparve ovvio che Dio infondesse la vita alitando, secondo logica.

Oggi Psiche viene usato per indicare l'inconscio, presso alcuni. Per alcuni centra con le emozioni. Per altri è il ragionamento, per altri ancora la mente (concetto vago e discutibile all'infinito).

Per il panettiere sotto casa è quella cosa che si rompe quando uno comincia a sparare sulla famiglia.

Secondo Apuleio, nel 155, Psiche era una ragazza tanto bella che la nostra lingua non contiene le parole per renderle giustizia. Jung riprese quel concetto parlando di Anima.

Insomma: quando sono triste, è psiche? quando calcolo le ore che ho lavorato per prevedere la busta paga, è psiche? Quando non digerisco un'umiliazione e covo rancore, è psiche?

Quando osservo i miei stessi pensieri, è psiche?

Boh.

Psiche è soltanto una parola, impalpabile ed inafferrabile, appunto, come un soffio.

« Last Edit: September 19, 2010, 19:22:44 pm by AiViA »
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machine gun yogin

Re: Il Cervello Rettiliano
« Reply #61 on: September 19, 2010, 19:14:16 pm »
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Qui si entra nel difficile terreno del dare alla psiche una collocazione fisica nelle strutture cerebrali.

Il fatto è che Psiche è una parola usata per indicare tutto e niente.

E' un termine che deriva dal greco psichein che significa "soffiare".

Respiro.

Nella tradizione ebraica Dio infonde nel primo uomo la vita attraverso un soffio.

Ruah è lo spirito di Dio che aleggia sulle acque primordiali della genesi, e Ruah significa soffio. Identici concetti li ritroviamo presso i druidi degli antichi Celti, o nel culto di Svantevit, l'ancestrale dio delle popolazioni slave.

Jung segnalò l'abitudine degli stregoni Zulù di curare gli ammalati alitando loro addosso.

AiviA dice che in tutte le popolazioni arcaiche qualcuno si accorse che la differenza fra le cose vive e le cose inanimate era, apunto, il respiro.

E si accorsero anche che venendo al mondo il bambino si sforza fino a quando emette il primo respiro, mentre esala l'ultimo respiro colui che trapassa.

I significati di vita, respiro, spirito, anima, energia insomma si sono mescolati ed intercambiati in pressochè tutte le culture.

Psiche deriva da questo mix di significati. Soffio.

Se il respiro è la vita, apparve ovvio che Dio infondesse la vita alitando, secondo logica.

Oggi Psiche viene usato per indicare l'inconscio, presso alcuni. Per alcuni centra con le emozioni. Per altri è il ragionamento, per altri ancora la mente (concetto vago e discutibile all'infinito).

Per il panettiere sotto casa è quella cosa che si rompe quando uno comincia a sparare sulla famiglia.

Secondo Apuleio, nel 155, Psiche era una ragazza tanto bella che la nostra lingua non contiene le parole per renderle giustizia. Jung riprese quel concetto parlando di Anima.

Insomma: quando sono triste, è psiche? quando calcolo le ore che ho lavorato per prevedere la busta paga, è psiche? Quando non digerisco un'umiliazione e covo rancore, è psiche?

Quando osservo i miei stessi pensieri, è psiche?

Boh.

Psiche è soltanto una parola, impalpabile ed inafferrabile, appunto, come un soffio.


Interessante

comunque al di la delle parole alcune cose si possono provare con delle tecniche relativamente semplici per annullare la mente e fare entrare in gioco i meccaniscmi istintivi, se ne era gia parlato e proprio tu aivia avevi postato qualcosa a riguardo se non ricordo male!


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Re: Il Cervello Rettiliano
« Reply #62 on: September 19, 2010, 19:39:07 pm »
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Stavo solo rispondendo a questo intervento nel quale si da per assunto che la psiche alberghi nelle circonvoluzioni moderne del cervello:


Ma se dici che il combattimento è mentale e che la psiche giochi un ruolo importante allora sposti il fulcro dal cervello rettiliano agli emisferi rei di mentire :=)

Notavo che non vi trovavate d'accordo solo perché davate diversi dignificati a Psiche, come chiunque altro su questo mondo.

Parlare di mente, poi, è ancora più soggettivo ed impalpabile.

Si potrebbe teorizzare per giorni per darle una definizione ed ognuno ritornerebbe a casa con la sua idea preconcetta, dovuta alla sua religione, convinzioni, letture.

Io per esempio per mente intendo l'attenzione. Il focus. Però ammetto che è una visione limitata e che può voler dire tante altre cose, se non sbaglio in giapponese "shin" significa sia mente che spirito che cuore.

Poi si può disquisire di fisica quantistica, di fotoni racchiusi in un campo elettromagnetico, di mente inconscia, oppure conscia, di mente olografica, di tutto.

In effetti senza uscire dalla mia definizione, l'attenzione inconscia è sempre mente. Ad esempio qualcosa in me è attentissimo affinchè io sia termoregolato e digerisca gli spiedini freddi di ieri sera che ho appena tolto dal frigo e divorato.

Però io non ne sono cosciente. Posso esserne consapevole teoricamente, ma non cosciente.

Io? Chi non ne è cosciente? Io?

E cosa vuol dire Io?

Ecco un altro termine sul quale ognuno ha la sua interpretazione, arrivando fino all' Ich di Freud e partendo dal Io-Non Io delle filosofie orientali.

A volte contrapposto al concetto di ego, a volte ad esso legato, lo stesso ego significante cose opposte in diverse scuole psicologiche....

Insomma, sono concetti che se inseriti in un discorso serio lo rendono atomaticamente vago e soggettivo.




« Last Edit: September 19, 2010, 19:41:20 pm by AiViA »
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kortobrakkio

Re: Il Cervello Rettiliano
« Reply #63 on: September 19, 2010, 20:46:18 pm »
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Ecco,stavolta mi è venuto mal di testa a seguirvi.....sarà psiche?

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Offline luca.tai.chi

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Re: Il Cervello Rettiliano
« Reply #64 on: October 29, 2010, 10:38:55 am »
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scusate, ci sono fonti scritte dove il fondatore delo yi-quan ha parlato di cervello rettiliano??


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Offline Darth Dorgius

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Re: Il Cervello Rettiliano
« Reply #65 on: October 29, 2010, 10:42:46 am »
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scusate, ci sono fonti scritte dove il fondatore delo yi-quan ha parlato di cervello rettiliano??


Ne dubito. La mappatura del sistema nervoso è molto recente. Non penso che Wang riuscisse a leggere nel futuro, nonostante la pratica! :)
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Offline Dynamic

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Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #66 on: March 02, 2011, 13:49:28 pm »
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Negli ultimi vent’anni le neuroscienze hanno fatto progressi notevoli nella conoscenza del funzionamento della mente umana. Da un lato la neurologia, che si occupa del funzionamento dei processi neurologici della mente, dall’altro la psicologia, che ne descrive la natura, e la neurolinguistica, che li associa al linguaggio, ci possono fornire informazioni preziose su come avviene l’apprendimento. Un altro fattore importantissimo per il sano sviluppo del cervello risiede nel movimento (del corpo): il movimento non solo deriva dal cervello, ma il cervello stesso si sviluppa tramite il movimento!

La Scienza ha scoperto da tempo che il nostro cervello è come un computer che può cambiare o “espandersi”: ogni giorno svariate migliaia di cellule vengono aggiunte all' ippocampo (parte del cervello, localizzato nella zona mediale del lobo temporale), che è una zona legata alla memoria e apprendimento (fondamentale nelle Arti Marziali!). Se paragoniamo queste nuove cellule alle 100 bilioni presenti nel cervello, potranno sembrare insignificanti; in realtà queste (nuove) cellule sono sufficienti a cambiare l’architettura interna del cervello stesso.

Le recenti ricerche indicano come l’attività muscolare porta alla produzione di Neurotrofine le quali stimolano la crescita delle cellule nervose ed incrementano il numero di connessioni neuronali. In quest’ottica il movimento non viene inteso semplicemente come “sport”; per esempio fare jogging può essere molto utile e si possono trarre differenti benefici (al contrario di stare davanti alla televisione seduti per ore!); ad ogni modo la corsa non ci iunsegnerà nulla di nuovo, ma solo a mettere una gamba davanti all’altra (quindi, in termini di movimento, nulla di nuovo rispetto a quello che si fa durante tutto il giorno)! Modelli di movimento ripetitivi generano anche modelli di pensiero ripetitivi.

Per il nostro allenamento la parte del cervello a cui facciamo riferimento è denominata “cervello rettile”: è una piccola struttura a tre lobi dietro il lobo occipitale nella parte posteriore del cervello. È attaccato al midollo allungato nella parte più posteriore del cranio ed ha l’aspetto di un cervello in miniatura, rugoso, pieno di pieghe. Assieme al midollo allungato, il cervelletto è la parte più antica del cervello, che si è evoluto da quando i primi rettili cominciarono il loro viaggio nell’evoluzione: è indigeno a tutti i rettili.

È parte del cervello rettile perché tutti i rettili e tutti gli altri regni di specie più grandi dei rettili hanno sviluppato ed ospitato un cervelletto nella loro massa encefalica. Ad esempio, rettili, mammiferi e persino primati, condividono una struttura anatomica simile del cervelletto, ma possono mantenere differenze nelle dimensioni e nella struttura interna dell’organo individuale: durante l’ultimo milione di anni di evoluzione, il cervelletto umano ha triplicato le sue dimensioni.

Gli scienziati del ventunesimo secolo hanno pochi dati sul ruolo del cervelletto nel corpo umano. Questa struttura assomiglia ad un cavolfiore ed è stata considerala la zona del cervello responsabile per la stabilità, l’equilibrio, il movimento, la coordinazione, la postura e la propriocezione (il nostro orientamento nello spazio). La sua unicità, però, gli permette di comportarsi come un motore o come un freno. Ha la capacità di elaborare gli stimoli provenienti da muscoli, articolazioni e tendini per mantenere o eseguire movimenti fluidi e coordinati. Inibisce anche la perdita di controllo del corpo raffinando di riflesso la nostra capacità di eseguire attività coordinate come infilare un ago senza che il nostro corpo faccia scatti casuali. Sembra che la memoria per certe “risposte” apprese possa essere immagazzinata qui, specialmente in quelle zone del cervelletto che si sono evolute più recentemente. Qualsiasi cosa dal camminare al mangiare, al guidare la macchina, al farsi la barba, all’andare in bicicletta, all’allacciarsi le scarpe ha le sue connessioni nella mente subconscia.

La chiave del nostro allenamento deve focalizzarsi ad “addestrare” e facilitare il dialogo tra cervello e movimento/corpo. Questo è fondamentale perché durante uno “scontro” non avremo il tempo di pensare alla tecnica/movimento idoneo per fare fronte al pericolo imminente.

Il Wing Chun possiede due strumenti utilissimi per migliorare il dialogo e la connessione “corpo/mente”: le forme e il chisau.

Mediante le forme possiamo “smontare” e trovare nuovi modi di generare la tecnica; è importante praticare le forme in maniera libera, e non copiare/riprodurre una postura e dei movimenti solo perché “il maestro li fa così”. Copiare e ripetere gli stessi movimenti non porta ad alcun miglioramento in termini motori. Col Chisau, invece, possiamo portare alla pratica ed imparare ad usare gli strumenti sviluppati nelle forme.

Il presupposto fondamentale (nulla di nuovo però perché viene utilizzato da anni in differenti metodi di integrazione strutturale) è lavorare con movimenti estremamente lenti e leggeri, questo non ha alcuna relazione con il taiji o QiGong (volti più che altro ad sviluppare aspetti mistici/energetici).


Cos’è
??

E’ una tecnica di educazione al movimento che sviluppa le capacità di percezione del corpo per ottenere un miglioramento funzionale della persona.

Mira alla riprogrammazione del sistema nervoso centrale per migliorarne il funzionamento attraverso movimenti lenti che consentono di svincolarsi da schemi posturali e motori scorretti dovuti a sforzi non adeguati, stress e problemi legati alla salute.

Permette di controllare e ridurre gli sforzi muscolari inutili, sfruttando le naturali capacità di apprendimento e la consapevolezza del proprio corpo.

Non è una forma di ginnastica, neanche una forma di terapia o di riabilitazione, e neppure un sistema psicologico o filosofico. E' un sistema innovativo di lavoro su di sé che utilizza il movimento, il tocco e la conoscenza degli schemi motori.

Agisce intervenendo sulle relazioni scheletro-muscoli-sistema nervoso-ambiente, attraverso un processo di apprendimento lento, senza modelli da imitare, senza la ripetizione meccanica, ma basandosi su movimenti consapevoli.
Agisce stimolando il funzionamento di muscoli che non vengono mai sollecitati, utilizzando circuiti nervosi prima inattivi, ristabilendo così in tutto il corpo un tono muscolare equilibrato.
« Last Edit: March 02, 2011, 17:07:27 pm by Dynamic »
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

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kortobrakkio

Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #67 on: March 05, 2011, 23:36:22 pm »
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Non ho capito....il "nuovo sistema di apprendimento"sarebbe il Chi Sao o cosa?

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Offline Dynamic

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Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #68 on: March 06, 2011, 15:14:56 pm »
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Non ho capito....il "nuovo sistema di apprendimento"sarebbe il Chi Sao o cosa?

Possiamo chiamarlo come preferiamo, in realtà è slo un nome.... io lo chiamo "adapting" ... sono esercizi propedeutici per "riprogrammare" i movimenti, la struttura del corpo e le reazioni "istintive" (che come ho scritto sono sempre le stesse: aggressione "cieca" o fuga / paura).

Non è tanto cosa si esercita, ma come lo si fa.... questo fa sicuramente la differenza...
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

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kortobrakkio

Il Cervello Rettiliano
« Reply #69 on: March 07, 2011, 00:12:36 am »
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È bello avere uno strumento di lavoro per approfondire la propria ricerca.
Direzione di lavoro e consapevolezza di intenti:ok.
Peró mi viene da chiedere....sei straniero?
Perché se molli il nome tradizionale di Chi Sao(cosa in se buona e giusta)perché piombare in altra esterofilia(adapting...)?
Adattamento non andava bene?
Oh,va da se che se sei anglosassone la mia perplessità va a cadere....


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Offline Dynamic

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Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #70 on: March 07, 2011, 10:50:01 am »
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Perché se molli il nome tradizionale di Chi Sao(cosa in se buona e giusta)perché piombare in altra esterofilia(adapting...)?
Adattamento non andava bene?
Oh,va da se che se sei anglosassone la mia perplessità va a cadere....

Motivazioni particolari non ce ne sono, però studiando all'estero tendo a colloquiare in Inglese.... inoltre la tipologia di allenamento, sviluppo e teoria del sistema sono molto lontani dal wing chun o dal chisau classico (che tra l'altro non fornisce alcun attributo utile...imho).
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

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rockyjoe

Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #71 on: March 07, 2011, 11:12:16 am »
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sarebbe a questo punto da chiedere perche' il sistema che segui si chiama body concept,mentre come avatar usi la scritta in cinese wing chun kuen

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Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #72 on: March 07, 2011, 11:33:02 am »
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sarebbe a questo punto da chiedere perche' il sistema che segui si chiama body concept,mentre come avatar usi la scritta in cinese wing chun kuen

Cara  :) lo sai che non amo chiamarlo wing chun... ma che dal wing chun "arrivo".... i nomi cambiano in fretta... poi quel "logo" ha (volendo) un suo significato :P


Tornando al discorso del Chisau, vorrei aggiungere che i metodi per lo sviluppo della "sensibilità" tradizionale tendono a rafforzare i comandi dettati dal Rettiliano... ora, Rocky, aspetto una tua domanda  :sur:

"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

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rockyjoe

Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #73 on: March 07, 2011, 13:02:51 pm »
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sarebbe a questo punto da chiedere perche' il sistema che segui si chiama body concept,mentre come avatar usi la scritta in cinese wing chun kuen

Cara  :) lo sai che non amo chiamarlo wing chun... ma che dal wing chun "arrivo".... i nomi cambiano in fretta... poi quel "logo" ha (volendo) un suo significato :P


Tornando al discorso del Chisau, vorrei aggiungere che i metodi per lo sviluppo della "sensibilità" tradizionale tendono a rafforzare i comandi dettati dal Rettiliano... ora, Rocky, aspetto una tua domanda  :sur:
no no,tranquilla cuccioletta mia,nessuna domanda.anche perche' sei stato cosi chiaro che quale domanda potrei mai fare?

solo che piu che dal wing chun arrivo,avrei detto dal wing chun provengo.ho riletto 4 volte per capire.sara' che oggi non ho preso il mio solito(scrauso)caffe' e quindi sto ancora in fase rem  ;)

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Offline Dynamic

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Re:Il Cervello Rettiliano
« Reply #74 on: March 07, 2011, 13:03:56 pm »
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solo che piu che dal wing chun arrivo,avrei detto dal wing chun provengo.ho riletto 4 volte per capire.sara' che oggi non ho preso il mio solito(scrauso)caffe' e quindi sto ancora in fase rem  ;)
;D    :hakama:
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