Complimenti, hai un ottimo occhio! Me lo sono chiesto anch'io. Quando ho iniziato a studiare questa forma, tenevo anch'io le dita completamente chiuse e raccolte, poi, osservando questo particolare, l'ho modificato anch'io eseguendolo come lui. La differenza? Applicandolo chiudo sicuramente le dita: tenere tutte le dita raccolte, permette una maggiore forza, compattezza e stabilità (minore possibilità di farsi male), sia quando si aggancia che quando si colpisce. Mentre lo eseguo nella forma invece, sento che quel tipo di presa alleggerisce il movimento, lo rende più fluido, morbido e non mi cambia la percezione energetica del gesto. Non escludo che sia solo una questione di gusti personali o artistici del maestro. Mi viene però da chiedermi se, collegando il pollice al medio e all'anulare, lasciando liberi indice e mignolo, non vi sia un collegamento energetico di qualche canale. E' una domanda e un dubbio che pongo a tutti e a cui non so rispondere, perchè le mie conoscenze in medicina cinese sono davvero limitatissime e scarsissime. Non so se è una risposta, chiederò direttamente a lui al prossimo stage.
Io, a differenza di Mr. Naples, credo che le forme rappresentino (anche) lo studio del movimento del combattimento e che quindi vadano praticate *esattamente* come l'applicazione. O per meglio dire, che l'applicazione dovra' essere eseguita esattamente come la forma.
In questo senso la maggior parte delle forme che si vedono sul web o in giro totalmente sono inutili, e per questo il mio commento iniziale alla foto postata.
Altre linee di praticanti meno noti utilizzano una struttura di "frusta semplice" totalmente diversa, tanto diversa che spesso non viene riconosciuta come tale da chi la vedesse. Le gambe stanno in maniera differente. Le braccia, sopratutto il "posteriore" (che in realta' 'posteriore' non e'), sono chiuse o raccolte, le mani sono DURE in chiusura come dovrebbero esserlo in utilizzo.
Purtroppo, e per questo motivo facevo riferimento a quel dito ballerino, hanno tutti dimenticato che "Taiji(quan)" significa sintonia di yin e yang.
Sempre presenti, in proporzioni variabili durante il movimento o la quiete, e comunque in bilanciamento alla fine nella totalita' del tempo.
Questo significa che ci dovranno essere tanti momenti *duri* quanto passaggi *morbidi*, durante la pratica, e che se quella mano che raccogli esegue una tecnica sull'avversario - che sia un "colpo con il polso" (come dice Usque) o una leva o qualunque altra cosa - la stessa dovra' essere DURA COME L'ACCIAIO in chiusura di quella tecnica.
Tutto gli altri discorsi sui meridiani, te lo dico con il cuore, lasciamoli ai medici tradizionali che lo fanno di professione e con scopi diversi da quelli marziali.
Loro almeno sanno di cosa parlano
YM