Come si fa a capirsi con gente così? Boh a me viene naturale, ma direi che ascoltare potrebbe aiutare
Si Giorgia, per capirsi basta che uno si spieghi e l'altro ascolti.
Se poi ci si aspetta che gli altri abbiano la stessa idea per potersi "capire" allora é indubbio che non si andrà lontano. In pratica, se l'unica maniera di fare Taijiquan per Usque é quella della sua scuola allora é inutile discutere, ed é per questo che alla terza risposta smetto di discutere. Lui vuole non solo una spiegazione, ma ne vuole una che soddisfi le sue aspettative ...
Bisogna considerare che, sebbene la linea Yang di Chengfu (dalla quale con tutte le modifiche personali di 2-3 generazioni quella di Usque deriva) sia la più diffusa e quindi quella che un non addetto ai lavori riconosce come "Taijiquan", in realtà é la più lontana al Taijquan come praticato dalla stessa linea nelle generazioni precedenti. Basta guardare allo stile Chen dal quale deriva, e con il quale non ha più praticamente nulla in comune, o naturalmente alle linee derivanti dalle generazioni precedenti a Chengfu.
Le famose "regole" di Yang Chengfu per esempio sono riconosciute soltanto da quelli della sua linea e molte sono considerate "errori" in altre derivazioni.
Personalmente quindi, mentre ho detto e ripeto che il signore del video non é "nulla di che" (cioè secondo me non particolarmente bravo o capace), trovo nel suo movimento e nelle caratteristiche del suo corpo qualità migliori - dal punto di vista della mia povera esperienza nel TJQ - a quelle che vedo nei video di CMC per esempio.
E naturalmente a quelle dei praticanti viventi di quella linea, compreso Usque ed i suoi.
YM
si evince che, anche se uno non pratica (come spesso veniva rimproverato da mario napoli..della serie se non lotti non puoi discutere), può comunque partecipare alla discussione "anche" da semplice spettatore che, PRENDENDO ATTO DI FONTI STORICHE ATTENDIBILI, lascia spazio a considerazioni plausibili e pone argomentazioni legite e logiche....
il problema di Usque è che negando LA STORIA DEL TCQ affronta il problema partendo dalla sua pratica negando A PRIORI la storia stessa e l'evoluzione dell'arte in tutte le diversificazioni.....
del tutto inutile quindi proseguire a discutere.....
un pò come tradurre i geroglifici disconoscendo la lingua morta chiamata copto, un pò come spiegare la storia contemporanea negando l'esistenza dell'olocausto, un pò come ieri in una trasmissione nota parlare di nucleare dicendo che a Chernobil le vittime sono inesistenti...
mi viene da pensare che, a prescindere poi da questi ed altri contenuti, sia importante l'APPROCCIO nell'introdursi alla conoscenza onesta dei fenomeni...se gli aristotelici negavano l'esistenza dei nervi, seppur evidenti nel corpo sezionato, credendo che fosse un'illusione demoniaca la stessa evidenza...allora è il caso di accettare parole come "
la tua verità qual'è?quante verità hai?
la mia è che se il tipo si muove a quella maniera non va da nessuna parte
la tua?" senza avere la pretesa di farsi capire....
mi viene in mente per esempio lo stile dell'ubriaco (giusto per dare un'idea...non conosco lo stile)...l'approccio di chi non conosce le probabili potenzialità dello stile (se mai sia esistito nella forma originale) e che vive solo del "suo" pozzo considererà i movimenti disordinati e bislacchi come appartenenti a manifestazioni psicotiche deliranti....
ripeto: ci vuole umiltà....(e non credo che sia un delirio indurre ad interiorizzare un'approccio agnostico alle cose)
....ci vuole anche la consapevolezza che con mio nonno era inutile parlare di facebook....col cazzo che riuscivo a spiegargli lontanamente cosa fosse un computer ed il suo funzionamento ...ah ah ah l'apertura mentale è importante, mio nonno è stato condizionato irrimediabilmente dalla zappa ed a stento ha compreso la tv in bianco e nero....
..per cui arrivati a questo punto credo che Usque muoia con le sue verità...