Taiki shisei kenpo

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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #45 on: April 15, 2011, 13:44:35 pm »
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non so come si muovono nell'Yiquan,quindi non posso fare raffronti...


Lavoro di base per gli spostamenti e per "testare la forza" delle gambe:

Yiquan Dachengquan mocabu

Notare che qui il passo è triangolare (45°).

C'è già un thread bello corposetto in Yi-Quan, comunque.

Lo so, ma in Yiquan parlerebbero solo della parte "cinese" del Taikiken: delle similitudini o differenze con l'YQ. E di quella parte se ne è parlato molto. Invece a me qui interessava la parte "giapponese" del Taikiken, la "matrice" di Budo giapponese che vi era dentro, cioè da dove e come si sono originate le differenze e se vi era una somiglianza tale tra i diversi stili di kenpo da raggrupparli in un unica famiglia, dove ci stava anche lo stile di Sawai. Sono già venuti fuori confronti interessanti secondo me, che lì non erano venuti fuori, sia con altri stili di Kenpo che col Jujutsu. :)
Sarò ignorante io, ma a me sembra prorio che un allenamento agli spostamenti come quello del video, aiuti anche per il karate.......
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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #46 on: April 15, 2011, 13:45:54 pm »
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Aggiungo qualche informazione interessante.

Il kenjutsu di Sawai:

TAIKIKEN "Spirit of Budo" Master Sawaï

Io da ignorante non ne so niente, date voi una valutazione e chi sa, magari anche lo stile di provenienza (sapevo che era principalmente un Kendoka di alto livello, non so quanto sapeva di spada tradizionale giapponese).

Questa invece è la versione Taikiken di quell'esercizio dell'Yiquan mostrato sopra (in giapponese: "Hai"), notate le differenze ( il modo di camminare non assomiglia al passo del maestro di Kenjutsu postato sopra?):

TAIKIKEN "Haî" Iwama Ryu

Descrizione: http://www.taikiken.org/book_crawling.html

 :blue:
Bello!! Non avevo mai visto questo video di Sawai!
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Offline Takuanzen

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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #47 on: April 15, 2011, 18:55:14 pm »
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non so come si muovono nell'Yiquan,quindi non posso fare raffronti...


Lavoro di base per gli spostamenti e per "testare la forza" delle gambe:

Yiquan Dachengquan mocabu

Notare che qui il passo è triangolare (45°).

C'è già un thread bello corposetto in Yi-Quan, comunque.

Lo so, ma in Yiquan parlerebbero solo della parte "cinese" del Taikiken: delle similitudini o differenze con l'YQ. E di quella parte se ne è parlato molto. Invece a me qui interessava la parte "giapponese" del Taikiken, la "matrice" di Budo giapponese che vi era dentro, cioè da dove e come si sono originate le differenze e se vi era una somiglianza tale tra i diversi stili di kenpo da raggrupparli in un unica famiglia, dove ci stava anche lo stile di Sawai. Sono già venuti fuori confronti interessanti secondo me, che lì non erano venuti fuori, sia con altri stili di Kenpo che col Jujutsu. :)
Sarò ignorante io, ma a me sembra prorio che un allenamento agli spostamenti come quello del video, aiuti anche per il karate.......

Secondo me si, tantissimo: dei buoni spostamenti (non solo nello spazio, ma anche del peso corporeo da un piede all'altro), abbinati ad un affinamento della sensibilità e dell'equilibrio, sono la base per qualsiasi arte marziale. Io li ho praticati assieme per due anni, venivo da lì e anche il mio karate era molto migliorato (salvo poi essere considerato "eretico"...).
Vi sono poi vari modi, a seconda dei maestri. Diciamo che questa versione - che è quella del maestro Guo Guizhi, di cui è allievo il mio maestro, vi è una forte influenza della sua precedente formazione nello shaolin, quindi posture più ampie e radicate rispetto ad altri maestri,che usano posizioni più corte - è quella più faticosa e radicale che ho visto. Il peso va spostato completamente da una gamba all'altra durante l'esercizio. Le braccia (così rispondo anche ad Ale) sono quasi tese: bisogna mantenerle come "appese" a degli elastici immaginari per mantenere la giusta postura corporea, il giusto allineamento della schiena e quindi la corretta connessione piedi-testa, indispensabile per muoversi agilmente quando poi si tiene una postura più comoda e alta, diciamo da "combattimento". La respirazione è naturale, libera, non ci si focalizza su un particolare tipo di abbinamento del respiro al movimento. Fondamentale è invece l'intenzione: lo sguardo, che deve essere diretto ad un punto posto davanti a noi, che simboleggia l'ipotetico avversario, e rimanere fissa tutto il tempo. Questo esercizio all'inizio è un inferno, come te lo fa fare Guo non ti riesci praticamente a muovere e le braccia ti fanno malissimo. Ora mi ci sto abituando e mi sta dando grandi soddisfazioni (l'ho provato ad eseguire anche con un elastico vero e proprio tra le gambe, molto carino...).  ;)
« Last Edit: April 15, 2011, 19:01:28 pm by TakuanZen »

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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #48 on: July 01, 2011, 09:29:49 am »
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Qui si vede qualche esercizio sull'idea di mantenere "le mani come antenne" tipica del Taikiken: tenere attiva la sensibilità, sviluppata in Neri e nel Ritsu Zen, anche sui colpi, aderire all'attacco avversario. Poi un po' di Kumite Taikiken style:

Stage mirepoix March 2011

 :)

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« Reply #49 on: July 17, 2011, 14:12:20 pm »
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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #50 on: July 17, 2011, 15:27:48 pm »
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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #51 on: July 17, 2011, 18:24:45 pm »
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Questo non è mica il maestro di Agostini, di Firenze?
In passato Agostini seguiva il maestro del video, non so se lo fa ancora.
« Last Edit: July 17, 2011, 18:27:56 pm by n.loy nonno bassotto »
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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #52 on: July 18, 2011, 09:37:09 am »
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意拳 武術中級編・武術上級編 med-872

Questo non è mica il maestro di Agostini, di Firenze?
In passato Agostini seguiva il maestro del video, non so se lo fa ancora.

Da quel che ho sentito, mi sembra che Agostini non lo segua più da un pezzo...

Sun Li è il maestro di Hatsuo Royama, quindi il principale riferimento dell'Yiquan per i praticanti di Kyokushin. Mi sembra che sia anche il tramite per cui alcuni maestri di Taikiken giapponese hanno riallacciato i legami con l'Yiquan (vedi ad es. il mio topic su Isato Kubo: https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8441.msg189625#new). Si dice che anche per insegnare abbia adottato il modello giapponese, quindi scandendo lo Shili e il Fali allo stesso modo in cui si danno i comandi nel Karate: per questo alcuni maestri tradizionalisti di Yiquan lo considerano ormai "un giapponese". In generale, noto che il suo modo di praticare è più chiuso e "compresso" ad es. rispetto a quello del maestro Guo Guizhi che seguo, che insiste invece molto sull'allungamento e la distensione, con posizioni più lunghe e basse rispetto a Sun Li. Comunque piccolo e grande sono due facce di una stessa medaglia. Vi sono delle cose interessanti nel suo Yiquan e lui mi sembra forte.
Grazie Ninni per il video, non sai quanto mi rendi contento... :-* :-*

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« Last Edit: August 22, 2011, 10:59:28 am by TakuanZen »

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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #54 on: December 30, 2014, 22:14:04 pm »
+2
Un paio di regali di fine anno.
Naotake Shimamura, maestro di Karate e Taikiken:

https://www.youtube.com/watch?v=W1UBuhX0fkU

Il maestro Iwama, allievo di Sawai, sulle differenze tra Karate e Taikiken:

https://www.youtube.com/watch?v=IVeouX5rxvU

Buona visione!  ;)





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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #55 on: December 31, 2014, 00:15:48 am »
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Osu XD
Se mi è concesso, riguardo al secondo video...

- 2:33, non è il soto uke del Karate come dice lui, ma eventualmente il primo soto-uke che si insegna alle cinture bianche. Il gyaku-tsuki che segue è onestamente fuori distanza e con una meccanica non corretta (dovrebbe essere ura o shita-tsuki da lì).
- 2:50 è una tecnica senz'altro corretta, che lui attribuisce al TKK, ma una meccanica simile, una delle applicazioni concrete del soto-uke, è ben presente in alcune scuole di Karate, tra cui lo Shotokan di Miura sensei, che su questo aspetto ha una cura ai limiti del maniacale e ne fa da anni un vero e proprio marchio di fabbrica.
- 3:16 abbiamo un nagashi-uke, molto presente anche nel kumite sportivo. Validissima, ma non rappresenta una novità :P
- 3:54 Innegabile che in molte scuole si tende a parare così. Andando contro anche la stessa definizione di questo uke-waza, che si chiama non a caso gedan-barai e non gedan-uke. In tutte le scuole di Kakuto Karate la difesa si accompagna a uno spostamento e il contrattacco viene portato con il corretto maai. Anche in SKI, nel kihon ippon kumite di cintura gialla (o giù di lì), non appena si introduce il mae-geri, hiraki yori ashi (spostamento in diagonale) in accompagnamento a gedan-barai è espressamente previsto.
- 4:12 Non mi risulta effettivamente nulla del genere nel Karate, ad ogni modo, IMHO, ricevere un calcio in zona tibia a mani aperte, abbassando le mani e ritrovandosi scoperti nel caso di renzoku-waza (combinazione), non lo ritengo esattamente consigliabile.
- 4:37 con qualche differenza, in particolare la zona del bacino, la meccanica, alla ricerca della radice del calcio, è spesso utilizzata in uscita da parecchie scuole sia tradizionali (posso citare anche la mia, ma sono certo che non è l'unica) che moderne.
- 5:11 è una difesa un po' così (ulna contro tibia... :-X) su mawashi-geri che invero c'è tanto nello Shotokan (trasversalmente nello sportivo e nel tradizionale, ma ha senso solo nel primo caso per ovvi motivi), e devo ammettere l'ho vista spesso anche da me. Tuttavia anche qui, nel mondo del Karate abbiamo difese di tutt'altra solidità, spesso e volentieri con due braccia, nel Kakuto. Qualcosa di molto simile a quello che poi viene mostrato a 5:27, ma meno mani e più braccia.
- 5:50 è un discorso meno definito. Anche nel Karate è presente il concetto di agganciare ma, per quanto mi è stato insegnato, i calci si agganciano (laddove opportuno) da sopra (kakae-uke; tra l'altro uno dei bunkai attribuiti a un passaggio di Heian / Pinan Sandan) e non da sotto. Questo perchè in tal modo si evita che la gamba ci scivoli lungo il braccio e colpisca verso l'alto, magari il nostro volto, più velocemente di quanto noi riusciamo a farle girare attorno lo stesso braccio. Anche la presa conseguente poi risulta molto più stabile.

Mi rendo conto di essere stato un po' autoreferenziale citando le scuole a cui appartengo, ma sono quelle che conosco e di cui posso parlare con cognizione di causa. Immagino che altri potrebbero fare lo stesso delle proprie.
L'impressione è che le difese stilizzate attribuite qui al Karate in toto in realtà ne rappresentano delle applicazioni didattiche per principianti di primo pelo e pure eseguite in maniera piuttosto bruttina.
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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #56 on: January 03, 2015, 22:38:30 pm »
+1
OSU Ryujin! :ohi: Grazie delle tue risposte, vedrò di risponderti punto per punto:
Osu XD
Se mi è concesso, riguardo al secondo video...

- 2:33, non è il soto uke del Karate come dice lui, ma eventualmente il primo soto-uke che si insegna alle cinture bianche. Il gyaku-tsuki che segue è onestamente fuori distanza e con una meccanica non corretta (dovrebbe essere ura o shita-tsuki da lì).

In parte vero. A me persino quando praticavo Shotokan in effetti insegnavano che da quella distanza bisognava tirare ura-tsuki. Tuttavia è anche vero che, almeno in FIKTA, quel tipo di pugni non era studiato con la dovuta cura in maniera specifica, quindi, anche tra le cinture nere, molti lo tiravano fuori distanza perché non sapevano fare altro. Io me li imparavo da altre parti, grazie ad amici, e le inserivo nel mio Karate. Nel Kakuto invece, come abbiamo recentemente osservato, è tutta un'altra storia come profondità di studio della tecnica...



- 2:50 è una tecnica senz'altro corretta, che lui attribuisce al TKK, ma una meccanica simile, una delle applicazioni concrete del soto-uke, è ben presente in alcune scuole di Karate, tra cui lo Shotokan di Miura sensei, che su questo aspetto ha una cura ai limiti del maniacale e ne fa da anni un vero e proprio marchio di fabbrica.

Me l'hanno raccontato in molti di Miura e ho visto anche alcuni ottimi video suoi su queste tecniche (postati forse da te). Nel Kyokushin c'è sicuramente: interessante notare come una una delle ipotesi è che sia proprio una delle influenze del TKK sul KK.


- 3:16 abbiamo un nagashi-uke, molto presente anche nel kumite sportivo. Validissima, ma non rappresenta una novità :P
- 3:54 Innegabile che in molte scuole si tende a parare così. Andando contro anche la stessa definizione di questo uke-waza, che si chiama non a caso gedan-barai e non gedan-uke. In tutte le scuole di Kakuto Karate la difesa si accompagna a uno spostamento e il contrattacco viene portato con il corretto maai. Anche in SKI, nel kihon ippon kumite di cintura gialla (o giù di lì), non appena si introduce il mae-geri, hiraki yori ashi (spostamento in diagonale) in accompagnamento a gedan-barai è espressamente previsto.


Concordo, ottima analisi. :)


- 4:12 Non mi risulta effettivamente nulla del genere nel Karate, ad ogni modo, IMHO, ricevere un calcio in zona tibia a mani aperte, abbassando le mani e ritrovandosi scoperti nel caso di renzoku-waza (combinazione), non lo ritengo esattamente consigliabile.

Capisco quello che intendi e in effetti è parecchio pericolosa. Sono molto critico. La allenavamo ogni tanto anche noi, ma non come unica soluzione contro un calcio frontale, per fortuna. Nel Taikiken si usa spesso tuttavia e mi sono chiesto il perché. Ho visto anche chi la usa per andare a prendere la gamba, sbilanciando l'avversario per poi colpirlo di piede a ginocchia o testicoli di solito. Tuttavia la trovo difficile come soluzione, estrema e pericolosa per chi la esegue.
La mia ipotesi è che si tratta di un ottimo esercizio didattico per imparare uno dei tre principi base del TKK che è quello di "assorbire" (gli altri sono inserirsi e deviare) e la capacità di utilizzare la parata sull'attacco avversario per caricare un contrattacco in maniera fluida con un tempo solo.
Buona anche come possibile applicazione di alcuni movimenti di kata, in particolare del Taijiquan, anche se la preferisco sui pugni.
- 4:37 con qualche differenza, in particolare la zona del bacino, la meccanica, alla ricerca della radice del calcio, è spesso utilizzata in uscita da parecchie scuole sia tradizionali (posso citare anche la mia, ma sono certo che non è l'unica) che moderne.

Vero. Questo è invece una applicazione del principio dell'"inserirsi" (Sashite)...grazie a questa tecnica, mi sono evitato tanti lividi agli avambracci.


- 5:11 è una difesa un po' così (ulna contro tibia... :-X) su mawashi-geri che invero c'è tanto nello Shotokan (trasversalmente nello sportivo e nel tradizionale, ma ha senso solo nel primo caso per ovvi motivi), e devo ammettere l'ho vista spesso anche da me. Tuttavia anche qui, nel mondo del Karate abbiamo difese di tutt'altra solidità, spesso e volentieri con due braccia, nel Kakuto. Qualcosa di molto simile a quello che poi viene mostrato a 5:27, ma meno mani e più braccia.
- 5:50 è un discorso meno definito. Anche nel Karate è presente il concetto di agganciare ma, per quanto mi è stato insegnato, i calci si agganciano (laddove opportuno) da sopra (kakae-uke; tra l'altro uno dei bunkai attribuiti a un passaggio di Heian / Pinan Sandan) e non da sotto. Questo perchè in tal modo si evita che la gamba ci scivoli lungo il braccio e colpisca verso l'alto, magari il nostro volto, più velocemente di quanto noi riusciamo a farle girare attorno lo stesso braccio. Anche la presa conseguente poi risulta molto più stabile.
Altro mio punto critico.
Questo è infatti una difesa da calcio che ho visto solo nel Taikiken, nemmeno nell'Yiquan. Credo sia per applicare contro un calcio un movimento circolare molto diffuso nel Tuishou a due mani. Hanno insegnato anche a me, sia nelle MMA che nell'Yiquan, oltre che nel Karate (bellissimi insegnamenti di Moai alla lezione di apertura del corso di Kudo su questo aspetto...). Nondimeno ho provato ad applicarla e ogni tanto funziona con alcuni (non l'applicherei mai con un Thaiboxer sia chiaro... :-X), un po' come con l'altra a due mani.



Mi rendo conto di essere stato un po' autoreferenziale citando le scuole a cui appartengo, ma sono quelle che conosco e di cui posso parlare con cognizione di causa. Immagino che altri potrebbero fare lo stesso delle proprie.
L'impressione è che le difese stilizzate attribuite qui al Karate in toto in realtà ne rappresentano delle applicazioni didattiche per principianti di primo pelo e pure eseguite in maniera piuttosto bruttina.
Hai fatto bene invece e non lo trovo affatto autoreferenziale, in un mondo (come quello delle AM tradizionali) in cui questa sembra una costante e si è visto molto peggio. Osservazioni intelligenti e costruttive.
Cosa ne pensi invece nel primo video?
Si, credo anch'io che non sia affatto il miglior Karate. A parte forse alcune modalità di esecuzione nostrane, purtroppo diffuse. Ma forse lo sa anche Iwama, visto che la maggior parte dei suoi allievi (lui compreso) proviene dal Karate. Io ipotizzo che abbia qui esagerato un po' le differenze per farle risultare più visibili. Però sono interessanti da studiare, se hanno suscitato le tue belle osservazioni. Visto che poi le "ibridazioni" in realtà, al di là di schemini illustrativi semplificati, ci sono state e continuano tuttora...Nemmeno Iwama, per il mio modesto punto di vista, è rappresentante del miglior Taikiken; come invece uno Shimada, in cui sono ben visibili pure i legami con l'Yiquan. :thsit:

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Re:Taiki shisei kenpo
« Reply #57 on: January 04, 2015, 16:51:49 pm »
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OSU Ryujin! :ohi: Grazie delle tue risposte, vedrò di risponderti punto per punto:
In parte vero. A me persino quando praticavo Shotokan in effetti insegnavano che da quella distanza bisognava tirare ura-tsuki. Tuttavia è anche vero che, almeno in FIKTA, quel tipo di pugni non era studiato con la dovuta cura in maniera specifica, quindi, anche tra le cinture nere, molti lo tiravano fuori distanza perché non sapevano fare altro.
Non me la sento di generalizzare, ma di sicuro è una situazione che si riscontra facilmente, e non solo in FIKTA.

Io me li imparavo da altre parti, grazie ad amici, e le inserivo nel mio Karate. Nel Kakuto invece, come abbiamo recentemente osservato, è tutta un'altra storia come profondità di studio della tecnica...
:thsit:

Me l'hanno raccontato in molti di Miura e ho visto anche alcuni ottimi video suoi su queste tecniche (postati forse da te).
OK, mi fa piacere che hai il riscontro altrui.

Nel Kyokushin c'è sicuramente: interessante notare come una una delle ipotesi è che sia proprio una delle influenze del TKK sul KK.
E' un'ipotesi che non escluderei :) Ipotizzo anche però che, banalmente, possa arrivare anche dalle influenze del Goju, dove sicuramente l'attenzione per le tecniche a corta distanza è di gran lunga maggiore rispetto allo Shotokan.
Tom Hill's Karate Dojo; Short rib 'Ura Tsuki' punch[1]
A tutto questo poi dobbiamo senz'altro aggiungere comunque anche le influenze della Boxe occidentale che con il passare del tempo si sono fatte spesso più marcate ;)

Capisco quello che intendi e in effetti è parecchio pericolosa. Sono molto critico. La allenavamo ogni tanto anche noi, ma non come unica soluzione contro un calcio frontale, per fortuna. Nel Taikiken si usa spesso tuttavia e mi sono chiesto il perché. Ho visto anche chi la usa per andare a prendere la gamba, sbilanciando l'avversario per poi colpirlo di piede a ginocchia o testicoli di solito. Tuttavia la trovo difficile come soluzione, estrema e pericolosa per chi la esegue.
Fatico a immaginare il successo in questa manovra anche con un mae-geri o mae-keage dichiarato, ma eseguito realisticamente. Cioè, metacarpo VS tibia... :pla:

La mia ipotesi è che si tratta di un ottimo esercizio didattico per imparare uno dei tre principi base del TKK che è quello di "assorbire" (gli altri sono inserirsi e deviare) e la capacità di utilizzare la parata sull'attacco avversario per caricare un contrattacco in maniera fluida con un tempo solo.
Buona anche come possibile applicazione di alcuni movimenti di kata, in particolare del Taijiquan, anche se la preferisco sui pugni.
Qui sono un po' meno d'accordo perchè, come sai, a me piace che il principio si impari con la tecnica corretta. Caricare il contrattacco per sfruttare il controtempo è senz'altro uno skill molto utile. Ma trovo che possa oltretutto essere pericoloso instillare un automatismo (perchè volente o nolente a forza di ripetere si acquisisce anche se "è didattica") potenzialmente così pericoloso per chi lo esegue. Preferisco di gran lunga che, laddove ci sia un qualche assorbimento, lo si impari con la tecnica che si utilizzerà a tutti gli effetti.

Vero. Questo è invece una applicazione del principio dell'"inserirsi" (Sashite)...grazie a questa tecnica, mi sono evitato tanti lividi agli avambracci.
Lividi e pure fratture direi ;)

Altro mio punto critico.
Questo è infatti una difesa da calcio che ho visto solo nel Taikiken, nemmeno nell'Yiquan. Credo sia per applicare contro un calcio un movimento circolare molto diffuso nel Tuishou a due mani. Hanno insegnato anche a me, sia nelle MMA che nell'Yiquan, oltre che nel Karate (bellissimi insegnamenti di Moai alla lezione di apertura del corso di Kudo su questo aspetto...). Nondimeno ho provato ad applicarla e ogni tanto funziona con alcuni (non l'applicherei mai con un Thaiboxer sia chiaro... :-X), un po' come con l'altra a due mani.
Anche qui. Se non sai se è un Thai boxer o se è solo un rozzo facinoroso, rischi? Ovviamente no. Quindi rientra in quelle tecniche la cui meccanica funziona solo presupponendo l'incompetenza (o non sufficiente competenza) altrui. Meglio forse le tecniche la cui meccanica è corretta sempre, o comunque nella maggior parte dei casi.

Hai fatto bene invece e non lo trovo affatto autoreferenziale, in un mondo (come quello delle AM tradizionali) in cui questa sembra una costante e si è visto molto peggio. Osservazioni intelligenti e costruttive.
Tengo d'acconto l'apprezzamento :thsit:

Si, credo anch'io che non sia affatto il miglior Karate. A parte forse alcune modalità di esecuzione nostrane, purtroppo diffuse.
Forse non solo nello spaghettikarate, ma...

Ma forse lo sa anche Iwama, visto che la maggior parte dei suoi allievi (lui compreso) proviene dal Karate. Io ipotizzo che abbia qui esagerato un po' le differenze per farle risultare più visibili.
... ma mentre per l'uomo che è al di fuori dell'ambiente posso anche comprendere se identifica il soto-uke con quella cosa che ha visto nel corso di Karate quando andava alle elementari, diciamo che da un esperto che comunque ha stretti rapporti con la disciplina, vuoi perchè l'ha praticata o vuoi perchè ci sono esponenti di tutt'altra qualità che vengono a praticare da lui il TKK mi aspetterei un'analisi un po' più approfondita.
Fermo restando che è fuori discussione che ci siano parecchi praticanti anche di livello del KK che integrano con il TKK, visto così il filmato potrebbe essere interpretato come l'utilizzo di un un uomo di paglia.

Però sono interessanti da studiare, se hanno suscitato le tue belle osservazioni. Visto che poi le "ibridazioni" in realtà, al di là di schemini illustrativi semplificati, ci sono state e continuano tuttora...
Questo è fuori discussione e sarà sempre così :om:

Nemmeno Iwama, per il mio modesto punto di vista, è rappresentante del miglior Taikiken; come invece uno Shimada, in cui sono ben visibili pure i legami con l'Yiquan. :thsit:
Capisco.

Cosa ne pensi invece nel primo video?
Poichè io non sono un addetto ai lavori, ho senz'altro bisogno che indirizzi la mia opinione. Cosa devo valutare più nel dettaglio?
 1. Non sono certo il primo fan di Tom Hill e c'è sempre da chiedersi se il Goju mostrato sia davvero come era o se invece è Kyokushin più o meno raffazzonato con su appiccicata l'etichetta Goju. Non essendone sicuro parto comunque dall'ipotesi più ottimistica e posto il video a titolo esemplificativo.
« Last Edit: January 04, 2015, 16:53:59 pm by RJ »
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