Osu
Se mi è concesso, riguardo al secondo video...
- 2:33, non è
il soto uke del Karate come dice lui, ma eventualmente il primo soto-uke che si insegna alle cinture bianche. Il gyaku-tsuki che segue è onestamente fuori distanza e con una meccanica non corretta (dovrebbe essere ura o shita-tsuki da lì).
- 2:50 è una tecnica senz'altro corretta, che lui attribuisce al TKK, ma una meccanica simile, una delle applicazioni concrete del soto-uke, è ben presente in alcune scuole di Karate, tra cui lo Shotokan di Miura sensei, che su questo aspetto ha una cura ai limiti del maniacale e ne fa da anni un vero e proprio marchio di fabbrica.
- 3:16 abbiamo un nagashi-uke, molto presente anche nel kumite sportivo. Validissima, ma non rappresenta una novità
- 3:54 Innegabile che in molte scuole si tende a parare così. Andando contro anche la stessa definizione di questo uke-waza, che si chiama non a caso gedan-
barai e non gedan-uke. In tutte le scuole di Kakuto Karate la difesa si accompagna a uno spostamento e il contrattacco viene portato con il corretto maai. Anche in SKI, nel kihon ippon kumite di cintura gialla (o giù di lì), non appena si introduce il mae-geri, hiraki yori ashi (spostamento in diagonale) in accompagnamento a gedan-barai è espressamente previsto.
- 4:12 Non mi risulta effettivamente nulla del genere nel Karate, ad ogni modo, IMHO, ricevere un calcio in zona tibia a mani aperte, abbassando le mani e ritrovandosi scoperti nel caso di renzoku-waza (combinazione), non lo ritengo esattamente consigliabile.
- 4:37 con qualche differenza, in particolare la zona del bacino, la meccanica, alla ricerca della radice del calcio, è spesso utilizzata in uscita da parecchie scuole sia tradizionali (posso citare anche la mia, ma sono certo che non è l'unica) che moderne.
- 5:11 è una difesa un po' così (ulna contro tibia...
) su mawashi-geri che invero c'è tanto nello Shotokan (trasversalmente nello sportivo e nel tradizionale, ma ha senso solo nel primo caso per ovvi motivi), e devo ammettere l'ho vista spesso anche da me. Tuttavia anche qui, nel mondo del Karate abbiamo difese di tutt'altra solidità, spesso e volentieri con due braccia, nel Kakuto. Qualcosa di molto simile a quello che poi viene mostrato a 5:27, ma meno mani e più braccia.
- 5:50 è un discorso meno definito. Anche nel Karate è presente il concetto di agganciare ma, per quanto mi è stato insegnato, i calci si agganciano (laddove opportuno) da sopra (kakae-uke; tra l'altro uno dei bunkai attribuiti a un passaggio di Heian / Pinan Sandan) e non da sotto. Questo perchè in tal modo si evita che la gamba ci scivoli lungo il braccio e colpisca verso l'alto, magari il nostro volto, più velocemente di quanto noi riusciamo a farle girare attorno lo stesso braccio. Anche la presa conseguente poi risulta molto più stabile.
Mi rendo conto di essere stato un po' autoreferenziale citando le scuole a cui appartengo, ma sono quelle che conosco e di cui posso parlare con cognizione di causa. Immagino che altri potrebbero fare lo stesso delle proprie.
L'impressione è che le difese stilizzate attribuite qui al Karate in toto in realtà ne rappresentano delle applicazioni didattiche per principianti di primo pelo e pure eseguite in maniera piuttosto bruttina.