Stilomania

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Re:Stilomania
« Reply #30 on: April 09, 2011, 17:21:21 pm »
+2
Beh le interpretazioni , le correnti e financo le scuole esistono anche nella boxe e nella thai. Solo che in queste discipline c'è un terreno di confronto , il match , che non ammette tanti discorsi. Tu puoi dire che la mi boxe non ti piace ma se vengo a combattere e vinco non puoi dire che i miei metodi sono sbagliati o che io non faccio pugilato. Tutto qui. Noi invece siamo dei segaioli : se uno non fa i kata allora non fa karate , se uno combatte coi guantoni non fa karate ecc ecc. Tanto ciascuno può sempre dire di fare karate o che gli altri non fanno karate senza dover mai dimostrare una sega...

Secondo me il concetto di stile e' diventato troppo fragile per colpa della globalizzazione.


Ok,ora che ho detto una frase che sembra una cazzata la spiego:

Tanto tempo addietro la preoccupazione per lo "stile" era ben poca, contava chi picchiava piu' duro,chi vinceva e portava a casa la pelle.
Quando arrivava qualcosa di "nuovo" si vedeva se funzionava e se si si intruduceva nella pratica.
Così si sono sviluppati tutti gli stili del mondo in tutte le epoche.

Dove sta la fregatura?
E che' in un paese tutti quelli che facevano arti marziali venivano definiti praticanti di "silat", gli scambi con gli altri paesi erano molto limitati per via dei limiti fisici cosi' gli "stili" tendevano ad essere simili in zone limitrofe e diversi su scala maggiore, e quindi l'etichetta "silat" raccoglieva stili con degli effettivi punti di similitudine,ma come effetto a posteriori!

Nei punti di contatto tra civiltà si sviluppavano le arti marziali piu' "progredite" secondo una meccanica di contaminazione che per efficacia ricorda quella biologica.

A quei tempi aveva senso dire che gli stili del nord della cina avevano una maggiore mobilita' delle gambe rispetto a quelli del sud...


Un tempo inoltre gli stili "soffrivano" di grandi periodi di inattività di scambio,era possibile che passassero generazioni tra uno scontro con un determinato stile e quello successivo, perdonate l'esempio becero, tra la prima volta che il kung fu incontro gli stili indonesiani e quelli successivi, e l'allenamento era spesso coperto da segreto per proteggere le tecniche....
Insomma lo scambio era minimo e quindi l'evoluzione piu' lenta.


Oggigiorno il confronto ha dimensione globale percio' quello che funziona non emerge tra uno scontro tra due paesi vicini ma si determina a scala modiale e lentamente si tende all'uniformità di cio' che funziona.

Ed anche la velocita' e' immensamente aumentata.

Che piaccia o meno le "mma" hanno dato alle arti marziali una spinta evolutiva come non se ne e' mai vista.



Quindi cosa resta dello "stile"?

Si presentano due strade:

Si cristallizza per preservarsi come tradizione ma in questo modo snatura il concetto di arti marziali che storicamente si sono sempre evolute.

Accetta di evolversi sacrificando la propria "unicità" e scendendo a compromessi.





giusto per buttare due pensieri sparsi.
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Re:Stilomania
« Reply #31 on: April 09, 2011, 17:23:03 pm »
+1
Beh le interpretazioni , le correnti e financo le scuole esistono anche nella boxe e nella thai. Solo che in queste discipline c'è un terreno di confronto , il match , che non ammette tanti discorsi. Tu puoi dire che la mi boxe non ti piace ma se vengo a combattere e vinco non puoi dire che i miei metodi sono sbagliati o che io non faccio pugilato. Tutto qui. Noi invece siamo dei segaioli : se uno non fa i kata allora non fa karate , se uno combatte coi guantoni non fa karate ecc ecc. Tanto ciascuno può sempre dire di fare karate o che gli altri non fanno karate senza dover mai dimostrare una sega...
Altra grande e triste verità questa del confronto.
Oltre alla squallida voglia di essere chi non si dovrebbe (Soke, 10° Dan ecc) e all'aspetto economico/personale delle iscrizioni e di tutto il resto (esami, diplomi ecc) più il nutrimento dell'ego in merito alle cariche, c'è anche questo aspetto, che consente di avere validi motivi per no ncombattere e confrontarsi, anteponendo i regolamenti, le libertà tecniche, le protezioni eccetera, senza considerare che si parla comunque tutti di Karate, allora o è Karate o non lo è.
Anche ammettendo le scuole, personalmente trovo irritante l'enorme numero di stili e regolamenti, li trovo una scusa per non dover menare mazzate e rischiare figuracce.
Si pone lo snobistico alibi dei colpi mortali eccetera, ma se sono un karateka esperto, se sono un maestro davvero, se sono realmente in grado di uccidere allora ono anche in grado di scegliere se e quando farlo.
Insomma, le ragioni degli stili di 50 anni fa (poca roba) intese come differenziazione pro marketing, per distinguersi, oggi sono divenute ridicole e decisament eipocrite.
Se fai Karate e anche io lo faccio, del resto me ne frego, vediamo chi è meglio e chi peggio!
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Re:Stilomania
« Reply #32 on: April 09, 2011, 17:30:30 pm »
0
Beh le interpretazioni , le correnti e financo le scuole esistono anche nella boxe e nella thai. Solo che in queste discipline c'è un terreno di confronto , il match , che non ammette tanti discorsi. Tu puoi dire che la mi boxe non ti piace ma se vengo a combattere e vinco non puoi dire che i miei metodi sono sbagliati o che io non faccio pugilato. Tutto qui. Noi invece siamo dei segaioli : se uno non fa i kata allora non fa karate , se uno combatte coi guantoni non fa karate ecc ecc. Tanto ciascuno può sempre dire di fare karate o che gli altri non fanno karate senza dover mai dimostrare una sega...
Altra grande e triste verità questa del confronto.
Oltre alla squallida voglia di essere chi non si dovrebbe (Soke, 10° Dan ecc) e all'aspetto economico/personale delle iscrizioni e di tutto il resto (esami, diplomi ecc) più il nutrimento dell'ego in merito alle cariche, c'è anche questo aspetto, che consente di avere validi motivi per no ncombattere e confrontarsi, anteponendo i regolamenti, le libertà tecniche, le protezioni eccetera, senza considerare che si parla comunque tutti di Karate, allora o è Karate o non lo è.
Anche ammettendo le scuole, personalmente trovo irritante l'enorme numero di stili e regolamenti, li trovo una scusa per non dover menare mazzate e rischiare figuracce.
Si pone lo snobistico alibi dei colpi mortali eccetera, ma se sono un karateka esperto, se sono un maestro davvero, se sono realmente in grado di uccidere allora ono anche in grado di scegliere se e quando farlo.
Insomma, le ragioni degli stili di 50 anni fa (poca roba) intese come differenziazione pro marketing, per distinguersi, oggi sono divenute ridicole e decisament eipocrite.
Se fai Karate e anche io lo faccio, del resto me ne frego, vediamo chi è meglio e chi peggio!

Il pezzo e' di Massimo Fenu, l'avevo gia' riportato su questo forum ma mi sembra adatto a questa discussione.
Il suo blog: http://faitcleb.splinder.com/ se non lo conoscete ve lo consiglio vivamente  :)


Come diventare Maestri imbattibili


Non penserete davvero che diventare “maestri imbattibili” sia così difficile?

E’ un traguardo come un altro, basta sapere esattamente come raggiungere l’obiettivo e fare, puntigliosamente, tutti i passi necessari per raggiungerlo.

Continuate a leggere.

(prego immaginare voce impostata alla Vittorio Gassman)

“LEGGERLO VI FARA’ APRIRE GLI OCCHI”

O, nella peggiore delle ipotesi, vi spingerà a cercare di diventare maestri imbattibili.

…E se vi va davvero male… davvero davvero male, potreste anche riuscirci.

 

Vediamo di analizzare l’obiettivo.

 

Punto uno: diventare Maestri.

Questo lo risolviamo in fretta in fretta.

Fate un corso (spesso basta un weekend),

Fatelo lontano, il più lontano possibile per dare un tono ricercato al vostro attestato;

Fatelo se possibile con qualcuno molto quotato in modo da brillare di luce riflessa;

Fate molte foto con tutti i maestri importanti con cui venite in contatto.

Serve altro?

Livello tecnico, capacità di insegnare, esperienza?

No.

 

Il livello tecnico non è misurabile.

Potete sempre dire che non mostrate tutto quello che sapete.

Perché: “E’ riservato solo ai miei discepoli più meritevoli” (che ovviamente rimangono segreti)

La vostra capacità di insegnamento non è misurabile.

Potete sempre dire che l’allievo non si impegna abbastanza o che la vostra arte non è per tutti.

Perché: “… ci vuole dedizione assoluta… Io quando mi allenavo…” e qua inventatevi una qualche storia mirabolante ma non troppo. Lasciate intendere senza svelare. Come le spogliarelliste migliori.

La vostra esperienza non è misurabile né quantificabile.

Siete troppo giovani? Vuol dire che siete dei talenti.

Siete troppo anziani? … chissà quanta esperienza avete alle spalle.

Non si sa da chi avete imparato o da quanto praticate?

Questo è il caso migliore… ognuno si immaginerà chissà cosa, se sapete stimolarne la fantasia.

Tutto ciò che serve davvero è un po’ di faccia tosta. Nemmeno tanta.

 

Punto due: Diventare imbattibili.

Anche questo, se sapete gestirvi, più che raggiungibile.

Anche questo richiede solo un po’ di faccia tosta.

Per diventare imbattibili, infatti basta evitare di combattere.

Non:

 Evitare di combattere spesso

 o evitare di combattere con i vostri allievi

o evitare di combattere per motivi poco onorevoli o quant’altro.

Ma:

Evitare di combattere, sempre e in ogni caso.

Punto.

… e dire tutto il contrario…

Ovviamente.

 

 

Naturalmente avrete bisogno di alcuni metodi efficaci per gestire una “politica” del genere.

 

Mistico: “Il tuo livello di energia interiore è troppo basso. Non reggeresti un confronto con me.”

Morale: “Si combatte solo quando è a rischio la propria vita”

Pietistico: “Potrei ferirti gravemente… o persino ucciderti.”

Segreto: “… già… per farmi rubare le mie strategie di combattimento vero? No grazie!”

Religioso: “ Ho fatto un voto.”

Sprezzante: “Non sei degno.”

 

Infine… quello che funziona meglio di tutti…

 

Dimostrativo/educativo:

Quando dimostrate una tecnica colpite l’allievo con violenza.

Fategli male.

Fategli capire chi comanda.

Instillategli il terrore nella vostra stessa presenza.

Deve tremare se solo alzate un braccio.

Siate spietati… funziona solo se in palestra si respira un clima da campo di concentramento...

… e voi siete l’SS che passa con occhi di ghiaccio…

Se siete abbastanza bravi in questo, potete mandare alle ortiche i precedenti passaggi.

 

Nessuno vi batterà mai…

MAI

… se vi basta alzare un braccio.
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Re:Stilomania
« Reply #33 on: April 09, 2011, 17:42:45 pm »
0
In sostanza si può riassumere che l'importanza di uno stile è inversamente proporzionale alla propensione al confronto dei suoi rappresentanti.
Laddove i confronti mancano fioriscono innumerevoli e disparati metodi le cui differenze si assottigliano quando c'è interscambio.

Molto bello il brano Mad :thsit:
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Re:Stilomania
« Reply #34 on: April 09, 2011, 17:44:35 pm »
0
In sostanza si può riassumere che l'importanza di uno stile è inversamente proporzionale alla propensione al confronto dei suoi rappresentanti.
Laddove i confronti mancano fioriscono innumerevoli e disparati metodi le cui differenze si assottigliano quando c'è interscambio.


eccellente sintesi  :thsit:
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Re:Stilomania
« Reply #35 on: April 09, 2011, 18:00:38 pm »
0
In sostanza si può riassumere che l'importanza di uno stile è inversamente proporzionale alla propensione al confronto dei suoi rappresentanti.
Laddove i confronti mancano fioriscono innumerevoli e disparati metodi le cui differenze si assottigliano quando c'è interscambio.

Molto bello il brano Mad :thsit:
ESATTO :sur: :sur:
Fai il tuo Karate, io faccio il mio, uno dei due risulterà più completo, ma se siamo bravi, vinceremo una volta tu e l'altra io e, se siamo ancora più bravi, ce ne fregheremo di chi vince, perchè avremo fin troppo da imparare l'uno dall'altro.
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Offline Dipper

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Re:Stilomania
« Reply #36 on: April 09, 2011, 18:24:08 pm »
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Hai dimenticato questo XD
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Re:Stilomania
« Reply #37 on: April 09, 2011, 19:54:25 pm »
0
Dimostrativo/educativo:
Quando dimostrate una tecnica colpite l’allievo con violenza.
Fategli male.
Fategli capire chi comanda.
Instillategli il terrore nella vostra stessa presenza.
Deve tremare se solo alzate un braccio.
Siate spietati… funziona solo se in palestra si respira un clima da campo di concentramento...
… e voi siete l’SS che passa con occhi di ghiaccio…
Se siete abbastanza bravi in questo, potete mandare alle ortiche i precedenti passaggi.


questo è il passaggio che preferisco  XD

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Offline Dipper

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Re:Stilomania
« Reply #38 on: April 09, 2011, 20:18:29 pm »
0
Comunque è troppo vero, anche a me è successo di avere a che fare con chi dimostrava l'efficacia della sua tecnica su un uke colaborativo e colpirlo per fargli sentire quanto fa male :dis:
E' un trucchetto psicologico in apparenza banale, ma molto subdolo e tremendamente efficace sulle menti deboli (perchè guarda caso, non abituate al contatto).
Uno di questi (non faccio nomi) una volta provò con me una delle sue tecniche, fu interessante il suo sguardo di smarrimento quando non battei nemmeno un ciglio :sbav:
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Re:Stilomania
« Reply #39 on: April 09, 2011, 20:24:35 pm »
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Offline happosai lucifero

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Re:Stilomania
« Reply #40 on: April 09, 2011, 21:18:11 pm »
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:) davvero un bel thread.. seguo con interesse  :)
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Offline Paguro49

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Re:Stilomania
« Reply #41 on: April 10, 2011, 12:24:17 pm »
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Comunque è troppo vero, anche a me è successo di avere a che fare con chi dimostrava l'efficacia della sua tecnica su un uke colaborativo e colpirlo per fargli sentire quanto fa male :dis:
E' un trucchetto psicologico in apparenza banale, ma molto subdolo e tremendamente efficace sulle menti deboli (perchè guarda caso, non abituate al contatto).
Uno di questi (non faccio nomi) una volta provò con me una delle sue tecniche, fu interessante il suo sguardo di smarrimento quando non battei nemmeno un ciglio :sbav:
Quello è successo anche a me, a casa mia, quando ho visto che tu, certi punti del Kyusho, chissà dove diavolo li hai :sbav: :sbav:
« Last Edit: April 10, 2011, 12:44:34 pm by Ronin44 »
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Re:Stilomania
« Reply #42 on: April 10, 2011, 13:00:23 pm »
0
Naturalmente non era riferito a te :thsit: perché tutte le volte che spieghi qualcosa sei disposto a mostrarla anche senza un uke fantoccio XD poi per quella cosa che "non funzionava", almeno con me, ne hai fatte vedere tante altre ottime e utili.
Soprattutto...sei sincero in quello che fai e sei pronto a fare kumite senza problemi :)
I millantatori sono ben altri... :=)
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rockyjoe

Re:Stilomania
« Reply #43 on: April 10, 2011, 13:18:37 pm »
-1
Probabilmente hai ragione.
Ma mi chiedo allora a maggior ragione perché esiste questa frammentazione...
sei sicuro che tu stesso non sia una delle cause della frammentazione?
in fondo le domande che poni,non creano esse stesse frammentazione?

bisogna decidere.
o il karate,e non solo,è stato sempre una cacca,o alcune condizioni hanno portato a essercelo.

faccio notare che io non porto il nome delle arti marziali che pratico,proprio perchè non credo nelgi stilismi.

come si può essere contrari agli stilismi e portare gli stili sotto l avatar?
come si puo dire che c è differenza tra aikido e kali quando il movimento che si esegue è lo stesso?

non è che magari quando fa comodo si difende lo stile,e quando non fa comodo si recita il ruolo di persona open mind?

naturalmente non dico a te,ma parlo in generale.

come dico sempre,non è un arte che ci rende piu forti,ma un buon maestro.il professore ha un importante ruolo all interno di cio che insegna!

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Re:Stilomania
« Reply #44 on: April 10, 2011, 13:39:01 pm »
0
Naturalmente non era riferito a te :thsit: perché tutte le volte che spieghi qualcosa sei disposto a mostrarla anche senza un uke fantoccio XD poi per quella cosa che "non funzionava", almeno con me, ne hai fatte vedere tante altre ottime e utili.
Soprattutto...sei sincero in quello che fai e sei pronto a fare kumite senza problemi :)
I millantatori sono ben altri... :=)
Hahaha non avevo pensato ti riferissi a me.....ma mi è venuta in mente quella volta nella mia sala :gh: :gh:
Vabbè che poi, tutto sono tranne che un esperto di Kyusho :D :D
Comunque condivido su certi personaggi ;) ;)
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