A dire il vero non ci ho mai pensato, cioè non ho mai pensato ad una definizione "cristallizzata" e leggibile del mio Kamae.
Debbo dire che nel tempo si è spesso modificato e anche molto, non so di preciso perchè ma gli sganassoni sul muso e i maegeri lampo hanno molto influito.
Diciamo che come preferenza sono solito tenere una posizione di gambe abbastanza morbida rispetto agli Shotokanisti, una specie di Fudodachi molto più corto e più alto e rilassato. Il piede anteriore rivolto all'interno di circa 30° e quello posteriore parallelo, il peso a metà pronto a gravare in avanti se attacco/avanzo e/o indietro se difendo/indietreggio fino ad arrivare al limite degli Zenkutsu e Kokutsu ma, ovviamente, meno esasperati rispetto a Kihon e Kata.
Busto di circa 45°, retto e rilassato, con mento basso e costante retroversione del bacino.
Braccia un pochino più corte del praticante Shotokan medio con i gomiti dolcemente appoggiati sulle fluttuanti, pugno anteriore in prossimità o appena sotto la linea del mento, pugno posteriore appena oltre la linea del gomito braccio anteriore.
Costante e leggera tensione addominale, comunque a livello di Harà ma spalle, braccia, pugni sempre molto mobili e rilassati senza tensione alcuna. Avete presente quei pupazzetti con le braccia fatte di molle meccaniche, che una volta toccate continuano ad oscillare....
Poi ovviamente questa è solo la linea con cui approccio al combattimento, la fase di partenza, poi (mi sono filmato) tutto cambia in continuazione, quando attacco, quando difendo, quando "attendo", quando trovo uno che spinge, uno che scappa, ecc. tutto quello che ho raccontato sopra non lo trovate più.
Ho precisato questo così per sfizio, ma sono certo che era ovvio e uguale per tutti, vero?