Credo poco nella didattica che ti fa eseguire A mentre poi nella realtà il movimento quando si gira davvero è B. Il presupposto da cui parto sempre io è che se in un kihon c'è una posizione o una tecnica, questa deve essere anche utilizzabile così com'è.
Altrimenti o si sta sbagliando il kihon o si sta sbagliando il kumite...
Riguardo a posizioni tipiche dello Shotokan più o meno ho trovato dei contesti e delle situazioni dove ognuna di queste trova una sua applicazione anche senza bisogno di essere sporcata, con qualche rara eccezione tipo kosa dachi o tsuru ashi dachi che mi paiono un pelino meno pratiche.
Zenkutsu, kokutsu, kiba, shiko, sochin / fudo, oltre ovviamente a tutte quelle più alte e naturali per me hanno tutte valore così come sono.
Veniamo al punto.
Le posizioni basse (ovviamente non si intende "schiacciate", ma le dobbiamo distinguere da quelle medie e quelle naturali) che sono il pane quotidiano dello Shotokan hanno in prevalenza un utilizzo sulla lunga distanza, ampio respiro, entrata ed uscita.
Nel Kakuto Karate ho imparato a tenere un'impostazione più da SDC con il kumite dachi con cui invece mi trovo bene a distanza di scherma ed eventualmente anche nella corta quando ancora non si entra in fase di lotta.
Non essendo invece ferrato sull'argomento mi piacerebbe affrontare l'argomento dell'applicabilità di sanchin dachi in kumite.
C'è qualcuno di voi che gira con li altri utilizzando sanchin dachi (come guardia o come posizione di passaggio), portandola quindi fuori dal kata e dal kihon? Quale vantaggio pratico, se c'è, ci può dare questa posizione rispetto ad un "normale" kumite dachi?
Ovviamente questa domanda è rivolta principalmente agli esponenti di Goju e Uechi che sono gli specialisti in materia