Piccolo report:
Lo stage è stato una vetrina di tutto quello che è il Kyokushinkai.
Abbiamo iniziato con il riscaldamento, breve ma intenso che ci ha fatti partire pronti e tonici.
Qualche esercizio di potenziamento, giustamente pochi perchè immagino che Wakiuchi shihan abbia deciso che era opportuno mostrare a degli esterni le peculiarità dello stile piuttosto che ammazzarci di piegamenti.
Kihon geiko in sanchin dachi, abbiamo ripetuto per 6 piano + 20 forte volte ogni tecnica del programma basilare del Kyokushin, tsuki, uchi, uke e keri waza.
Ido kihon geiko, come sopra.
Sparring condizionato per scioglierci un po', con particolare sulle tecniche di calcio, campo in cui Wakiuchi dall'alto della sua età è un MOSTRO (
).
L'intensità è stata costantemente alta per tutte e 3 le ore della prima metà e vorrei sottolineare che ogni tecnica è stata ripetuta allo spasimo, spiegata, rifatta fino a che almeno la maggior parte dei partecipanti non avesse grosso modo compreso.
Pausa di 2 ore in cui ho avuto il piacere di sedere al tavolo di un ristogiappo (finto) con shihan, sensei Bruno, Joe e soprattutto con Manlio di cui ho fatto la conoscenza con vero piacere
Mi hanno anche raccontato delle cose su di te nonno...
adesso sono ancora più curioso di consocere pure te
La pausa è finita troppo presto e le due ore sembravano essere volate quando abbiamo rimesso i karategi ancora zuppi di sudore (ovviamente) per ricominciare.
La seconda metà della giornata è cominciata con i kata, i 3 Taikyoku, i 5 Pinan e Yantsu, ognuno di questi ripetuto almeno 5 o 6 volte. Garantisco che lì per lì iniziavo ad avere le allucinazioni e a vedere i Puffi che scappavano da Gargamella.
L'ultima parte del pomeriggio è stata dedicata ancora a degli esercizi di kumite, poi sparring condizionato come piace a me, in mille salse diverse (limitando prima solo a certe tecniche, poi a solo pugni, poi solo calci... e girando in continuazione), e poi ovviamente kumite libero a giro... a mani nude
Mi sono davvero sballato con Manlio e con Michele, oltre che con altri di cui non ricordo i nomi, e naturalmente c'erano gli allievi di Bruno con cui bisogna sempre stare in campana
Abbiamo concluso con esercizi a piena potenza sui colpitori e lì ho capito davvero di essere allo stremo perchè vedevo i Puffi inseguire Gargamella.
Infine ho capito perchè il riscaldamento era stato leggero
Non mi interessa dilungarmi sui particolari per convincere chi legge di quanto intenso sia stato questo sabato, basti sapere che sono state 6 ore davvero "mitiche".
Come anticipavo prima ho avuto il piacere di passare 2 giornate con Joe (e ci siamo fatti davvero delle grasse risate), di conoscere Manlio e anche tantissimi esponenti del Kyokushin, e davvero sono tutti, tutti, tostissimi e nel contempo corretti e leali, a partire dalle cinture nere più rocciose alle ragazzine principianti. Di shihan ho già detto. Si meritano il massimo rispetto senza se e senza ma.
Un piccolo neo è stato per me il fatto che speravo di vedere più tamarrate (ci sono state comunque e pure molto interessanti
), ma ripensandoci mi sono reso conto che lo stage andava fatto così e soprattutto questa è la prima volta in cui un esponente del Kyokuhin di cotanto calibro tiene uno stage apposta per gli esterni
[1] e quindi è giusto che abbia mostrato in parti uguali tutto ciò che compone questa scuola, soprattutto per chi viene da altri lidi.
Che dire altro se non... OSU!