Anche se ci scrivo solo io non importa...
Piccolo report dello stage di due giorni coi maestri Wang Fu Lai e Huang Su Chun:
Sabato abbiamo iniziato con riscaldamento tipico della Cheng Ming, seguito dai movimenti singoli fondamentali di base della scuola. In seguito sono stati divisi principianti e avanzati. I principianti hanno lavorato con la tostissima e sorridente maestra Huang Su Chun i 5 elementi dello Xing Yi Quan. A quanto mi hanno detto sono stati tutti entusiasti, con lei che, come al solito, cambiava letteralmente espressione durante la pratica, trasformandosi da una signora dolce e gentile, in una guerriera con una forte intenzione continuamente proiettata in avanti: questa è una cosa che mi sorprende sempre. Per gli avanzati, posso dire di più visto che vi ho partecipato: il tema della giornata era il Bastone Corto dello Xing YI (forma e applicazioni). Dopo un buon numero di ripetizioni senza sosta della sequenza per intero all'aperto e sotto il sole concente, si è passati alla ripetizione delle singole parti, con relative applicazioni mostrate nel dettaglio. Il maestro, sempre sorridente, non ha lesinato particolari molto interessanti e la possibilità di variazioni a seconda del contesto e dell'intenzione avversaria ( es. colpi col "codolo" del bastone e l' esecuzione di molte tecniche sulle mani o sugli arti avversari per rendere inoffensivo l'avversario). La mattina abbiamo studiato in maniera molto approfondita la prima parte. Il pomeriggio invece ci siamo dedicati alla seconda.
La
domenica era invece dedicata al Taijiquan della scuola Cheng Ming. Abbiamo iniziato con una serie di Zhang Zhuan (posture) specifiche per patologie quali la depressione e l'insonnia. Si sono poi divisi i principianti e gli avanzati, i quali hanno eseguito rispettivamente le prime due sezioni e le ultime quattro della forma. Il maestro è stato come al solito molto preciso e disponibile a rispondere alle nostre domande, dimostrando una vitalità e una scioltezza davvero inaspettate per una persona di 71 anni!! La mattina abbiamo lavorato soprattutto sulla tecnica, sull'aspetto formale e sui parametri strutturali della sequenza, anche se ad alcune insistenti domande sulle applicazioni ( il mio orecchio ne sa qualcosa...), il maestro non ha lesinato a rispondere con esempi e dimostrazioni, ricche di spiegazioni dettagliate e aneddoti sul gran maestro Wang Shu Jin.
La mattina si è conclusa con le consuete dimostrazioni, prima dei gruppi di allievi, poi gradualmente degli insegnanti, fino ad arrivare ai due maestri, che hanno letteralmente sbalordito tutti i partecipanti, che hanno potuto apprezzare un raffinato assaggio di sequenze avanzate, con armi e non, dell'immenso bagaglio tecnico del Xingyi e del Bagua della scuola.
Al pomeriggio si sono lavorate in coppia diverse applicazioni, in cui il maestro ha mostrato tutta la sua conoscenza di "trucchi" e "tecniche nascoste" all'interno dei movimenti, come leve, colpi sui punti vitali, prese sulla pelle, strangolamenti, leve ecc...dimostrando ancora la completa e versatile applicabilità del Taiji della scuola Cheng Ming.
Si respirava un aria "di famiglia" davvero internazionale, con praticanti non solo della nostra scuola di Milano, ma anche da Pordenone, Olbia, Firenze, Lione, Zurigo e Australia. Gli amici francesi sono stati ospitati da noi allievi italiani, per ricambiare la squisita ospitalità che ci avevano offerto ad Ottobre nello stage a St Germain Au Mont D'Or. Ci siamo sentiti tutti come fratelli e io ho potuto farmi delle appassionanti chiaccherate su qualsiasi argomento, dalla politica all'ambiente a naturalmente alle arti marziali - in un 'melange' linguistico improvvisato di inglese, francese, italiano, onomatopeiche e vocaboli inventati - col mio ospite Pierre Ive (spero sia giusto!!), una persona davvero gentile e disponibile, con cui sono stato onorato di condividere queste intense giornate.
Come non sottolineare infine poi il grandissimo piacere di avere con noi l'amico Beppe, che ci ha deliziato con la sua positività, la sua energia e le sue vastissime conoscenze linguistiche e marziali, con cui mi sono sentito fin da subito in sintonia, testando varie versioni e possibilità delle applicazioni mostrate in maniera intensa e appassionata, quasi da "Mazzate Tribali": una amicizia che spero continui in tante altre esperienze... Stamattina è stata una delirante ed epica impresa alzarmi, ho il corpo stanchissimo e dolorante, dopo due giorni con più di sette ore di allenamento ciascuno (gli orari previsti si sono naturalmente espansi in quell'atmosfera stimolante), in cui non mi sono risparmiato nemmeno un momento, tanta era la passione profusa e la voglia d'imparare.
I maestri sono stati come sempre una sicurezza e una vera enciclopedia sulle conoscenze tradizionali del maestro Wang Shu Jin, condividendo quella sorridente armonia e quella sensazione di calma spirituale, che ha donato un atmosfera magica all'allenamento. Un augurio che la Cheng Ming Europe si espanda nel nostro continente, per una sempre maggiore partecipazione allo stage dell'anno prossimo e ai futuri eventi di questa grande famiglia marziale!!!