non pensavo di far tanti danni
provo a risponderti,ma sono pensieri personali
Ero stra-sicuro che negli SDC full contact l'allenamento e la competizione fossero due dimensioni ben separate. La maggior parte dei praticanti non compete e chi compete ha una preparazione specifica.
ho fatto l'esempio del pugilato perchè è quello con cui ho più familiarità,ma pensavo che la discussione fosse inerente il karate.
negli sdc,ma volendo anche nel karate, ci sono 3 possibilità:
- allenamento mirato unicamente all'evento
-allenamento "generico" indipendente dalle competizioni
- allenamento più mirato rispetto a quello generico, ma non curato come il primo. es. il dedicare una parte della sessione in vista della gara/allenarsi per un breve periodo im modo mirato.
Il vantaggio di fare uno SDC, pur non competendo, é quello di beneficiare di un allenamento con uno stadard generalmente piú alto che in arti marziali non a contatto pieno.
beneficiare di un allenamento serio come dovrebbe essere in qualsiasi dojo di am.
perdonami,ma se si parla di am non si può parlare di non contatto pieno, altrimenti che am è?
al limite regolamento, ma il regolamento ha senso solo in gara
Peró in allenamento, avevo capito, non si usa mai il contatto pieno (ovviamente per salvaguardare la salute tanto degli agonisto come dei non agonisti, che giá hanno il loro bel da fare a prendere mazzate in competizione).
in allenamento è più attento l'atleta a non arrivare al contatto pieno,rispetto a chi non lo è.
il primo deve salvaguardarsi meticolosamente per l'evento, gli altri potrebbero andare più a cuor leggero.
il contatto non è prerogativa di uno stile ,al massimo consduetudine in un dojo.
se io e te ,in piena consapevolezza, vogliamo tirare non è certo un regolamento da ippon a potercelo negare
Avevo compreso che un'eccezione potesse essere trovata negli esami, dove il contatto diventa piú tosto, anche se immagino comunque non sia totale come in una competizione.
come sopra,non esistono regole fisse , aggiungo per fortuna.
Per questo la differenza pensavo corresse piú tra competizione o sparring e non tra praticare con gente dello stesso dojo o con gente di altri dojo o anche di altri nazioni come puó essere in un gassuku internazionale...
stiamo sempre lì:qual'è l'obiettivo, quale il fine?
in un evento importante c'è un premio ( di gloria, simbolico,economico, pappaero etc...) in un incontro tra dojo amici o nello stesso dojo a cambiare sono le motivazioni.
Alla fine si vuole sempre prevalere,ma sono due pesi due misure .
Giocare una finale dei mondiali o giocare una partita di un trofeo dilettantistico non mi dite che portano le stesse motivazioni