Competizione si? Competizione no?

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Offline Il Tano

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Competizione si? Competizione no?
« on: April 18, 2011, 23:53:25 pm »
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Amici
Una o due volte all'anno ci viene offerta la possibilitá di partecipare ad una competizione di kata / kumite, generalmente organizzata dalla nostra federazione.

Io sono sempre in dubbio sul da farsi.

Sin da piccolo non mi sono mai sentito a mio agio nelle competizioni individuali di alcun tipo... atletica, tiro con l'arco etc. Non mi é mai piaciuta l'esposizione pubblica (che sofferenza quando ero piccolo e il sacerdote mi costringeva a leggere il vangelo durante la messa). Quando praticavo capoeira, ho partecipato a varie esibizioni, ma il fattore "pubblico" mi ha sempre condizionato negativamente. Anche nella "roda" in palestra, quando ero sotto gli occhi degli amici, il mio rendimento scadeva molto rispetto al "gioco a due". E si che ho praticato per piú di 3 anni. Sono stato soddisfattro di me solo in un'esibizione... era il mio addio alla capoeira (sapevo che non avrei praticato piú) e sono riuscito a liberarmi di ogni menata ed insicurezza.
Ho partecipato anche ad una competizione di taekwondo ed ho perso tutta la luciditá che avevo negli allenamento. Ho perso i due incontri, non in modo umiliante, ma veramente mi sono fatto schifo. L'ansia da prestazione ha di nuovo giocato a mio sfavore

Insomma, le competizioni non mi piaciono.
Quando si presenta la possibilitá di partecipare ad una, sempre sono in contrasto...

Una parte di me repelle l'idea... non é un momento che mi provoca piacere e divertimento e preferisco 20.000 volte passare un bel weekend con la mia famiglia


Un'altra parte mi istiga a considerare l'idea...
"Il momento della competizione é un interessante momento di crescita"
"Comunque sei bravo e dopo la seconda e terza competizione ti troverai a tuo agio e potrai provare piacere o anche mostrare le tue qualitá"

e anche il kumite e irikumi mi piaciono e cerco sempre di superare i miei limiti e mettermi alla prova...

Fino ad oggi ha sempre prevalso la parte di me che schiva la competizione, costruendomi scuse ed impegni piú o meno veri.

Peró ogni volta sta cosa mi attanaglia.

A 37 anni dovrei poter aver risolto questo "conflitto cosí secondario" ed avere una posizione piú derminata:

"Fregatene delle competizioni"
o
"Partecipa e fregate delle figure di cacca che potresti fare"

Peró non riesco a prendere questa decisione.

Per lavoro ho dovuto necessariamente superare certi limiti... Un tempo avevo problemi ad esporre un concetto in una riunione con piú persone, adesso lavoro nell'aerea commerciale e posso gestire tranquillamente una riunione spinosa con 20 persone...

Ho affrontato questa paura / insicurezza preparandomi seriamente, prima di una ruinione o di un viaggio. Ossia supero l'insicurezza rispetto alle mie capacitá (un'insicurezza irrazionale perché so che "tecnicamente" ho tutte le capacitá per fare bene), attraverso una preparazione seria e estremamente professionale. Vedo molti compagni di lavoro che se ne fregano di questo e se si trovano ad una riunione e non sanno... inventano. Io invece non riesco a vivere queste situazioni alla leggerera e sento il bisogno di prepararmi.

Sento il bisogno di fare lo stesso nel karate. Parteciperei piú tranquillamente ad una competizione se potessi prepararmi veramente bene... tipo fare un mese allenandomi 4 volte a settimana in kumite...
Peró questo non posso farlo, per questioni di tempo.

Allo stesso modo in cui mi sorprendono i compagni di lavoro, guardo con meraviglia i ragazzi che partecipano a competizioni di kumite con delle performances sgangerate, riuscendo pure ad essere contenti, editare il video e metterlo in you tube con muscia e "moviola" in slow motion... Invidio un po' quella "leggerezza" ed indulgenza con se stessi.

Cosí non riesco a superare il blocco ma neppure a rassegnarmi.

Gli esami e i gasshuku invece mi piaciono. C'é un po' di emozione ma é un momento bello. Anche un kumite duro in un esame non mi dispiacerebbe affatto.

So che é un problema minore ed effettivamente nella vita ho preoccupazioni differenti... peró quelle due volte all'anno si ripresenta il tema e mi fa pensare.

Un saluto che vado ad allenarmi

« Last Edit: April 18, 2011, 23:55:58 pm by roroarro »

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Offline Darth Dorgius

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Re: Competizione si? Competizione no?
« Reply #1 on: April 18, 2011, 23:56:37 pm »
+2
Sono dell'idea che, se lo percepisci come un problema, allora merita affrontarlo (e quindi darci dentro con le competizioni per 'risolverlo').

Altrimenti fregatene. :)

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Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Il Tano

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Re: Competizione si? Competizione no?
« Reply #2 on: April 19, 2011, 03:18:04 am »
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Sono dell'idea che, se lo percepisci come un problema, allora merita affrontarlo (e quindi darci dentro con le competizioni per 'risolverlo').

Altrimenti fregatene. :)

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Innanzitutto grazie per aver letto la pappardella... ti meriti un +1 per la buona volontá e perché con poche parole hai detto molto
Hai proprio ragione...

Ci penseró...
Sono sicuro che se il nostro dojo non partecipasse a gare, me ne fregherei totalmente delle competizioni e senza farmi alcuna paranoia.

Il fatto che ce lo propongano e che vengano presentate come un momento di crescita e che ci incentivino a partecipare, fa scattare in me un meccanismo da "bravo alunno"... che mi porta a ragionare su cioé che "dovrei" piuttosto che su ció  "vorrei".

Su ció che gli altri si aspettano che io faccia piuttosto che su ció che mi interessa.

Certo che a quasi 40 anni uno non dovrebbe cadere in questi meccanismi... ma evidentemente ho da risolvere qualche nodo che mi portano a dubitare di me e a farmi domande.

Grazie mille!!!

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shitake

Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #3 on: April 19, 2011, 04:51:27 am »
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io penso che forse, in infanzia/adolescenza potrebbe essere che sei stato sottoposto a forti aspettative forse nello studio, da parte dei tuoi genitori o da tuo padre o forse da una figura di insegnante. Potrebbe essere che la tua ansia da prestazione perfetta derivi da qualcosa del genere?

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muteki

Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #4 on: April 19, 2011, 07:33:09 am »
0
anche io detesto le competizioni, ma sotto sotto mi piacerebbe partecipare a qualcosa a contatto pieno, e ora che ho scoperto il regolamento delle competizioni IOGKF, sono tentato fortemente, pur avendo superato i 30 da un po'.

un tempo, quando ero adolescente, partecipavo a gare di kata e di kumite sportivo, e non mi divertivo moltissimo, nemmeno quando vincevo o ero comunque sul podio, cosa che in genere accadeva. ora che ho perso i capelli, invece, mi sento più motivato. chissà, forse è il desiderio di sentirsi ancor giovincello... ok, ho solo 32 anni, ma non mi muovo più come a 18. e quindi un po' sono tentato...

che ti devo dire, amico mio? prova. tentar non nuoce. magari alla fine ti diverti e fai qualche bella esperienza.


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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #5 on: April 19, 2011, 08:21:29 am »
+1
Boh se lo fai perchè gli altri lo fanno ma tu non credi sia positivo per la tua pratica allora non farlo. In genere io funziono che se quello che non mi va di fare è un mio blocco tento di superarlo, se invece è un condizionamento esterno me ne frego.

Secondo me la domanda a cui devi in sincerità risponderti è: partecipare alla gara potrebbe essere utile per me o per la mia pratica? Se la risposta è sì allora vinciti
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Fabio Spencer

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Re: Competizione si? Competizione no?
« Reply #6 on: April 19, 2011, 09:02:55 am »
0
Ci penseró...
Sono sicuro che se il nostro dojo non partecipasse a gare, me ne fregherei totalmente delle competizioni e senza farmi alcuna paranoia.

Il fatto che ce lo propongano e che vengano presentate come un momento di crescita e che ci incentivino a partecipare, fa scattare in me un meccanismo da "bravo alunno"... che mi porta a ragionare su cioé che "dovrei" piuttosto che su ció  "vorrei".

Su ció che gli altri si aspettano che io faccia piuttosto che su ció che mi interessa.
Questa parte del tuo messaggio mi ha colpito molto.
Più del tuo messaggio precedente.
Credo che il vero nodo da indagare sia li, e che la tensione da gara/pubblico si asecondaria.
Tu stesso dici che in ambito lavorativo, ambito in cui eri giustamente molto più motivato dipendendone la tua sussistenza e quella della famiglia, il problema è stato affrontato e superato.
In modo diverso da quello dei tuoi colleghi, ma coerentemente per comesei fatto lo hai superato.

Secondo me è sul cosa ti spinge ad essere attirato adlla gara che dovresti indagarti.
Lo vuoi fare tu? oppure ti senti in qualche maniera "spinto" a farlo?
Anche io, che di anni ne ho 38, ho iniziato qualche anno fa a frmi questo tipo di dimonade e a cercare di analizzarmi.
Consolati che non sei l'unico "cresciutello" che si fa 'sti viaggi...  :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Ethan

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #7 on: April 19, 2011, 09:11:25 am »
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le ho sempre considerate un gioco  :om:

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Offline Paguro49

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #8 on: April 19, 2011, 10:33:27 am »
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A mio avviso, il solo fatto che tu sia dibattuto indica che la voglia c'è, quindi credo che la dovresti assecondare.
Poi c'è di sicuro una quota dubbi, di varia natura, magari dei timori, ma trovano soluzione solo sul tatami, in nessun altro posto, quindi torna d'attualità la prima idea.
Non c'è nulla di più entusiasmante del dover ricominciare daccapo, ritrovando quelle sensazioni perdute del principiante, quindi se la gara può metterti davanti alla conferma di certi dubbi, ben venga, avrai tanto bellissimo lavoro da fare.
Quindi credo tu debba partecipare, divertirti, sentire le gambe che tremano e i cuore che batte forte, abbattere gli ostacoli senza porti problemi sul risultato che sarà comunque buono.
Sarebbe giusto archiviare il discorso se tu non ne avessi nessuna voglia, se non sentissi nessuna necessità di trovar conferme o smentite, ma se così fosse non saresti li a macerarti nei dubbi, quindi non puoi archiviare nulla, puoi solo, al limite, seppellire il problema sapendo che si ripresenterà sotto forma di rimorso.
Vai e divertiti, poi tirerai le somme, qualunque siano. ;)
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Offline metal storm

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #9 on: April 19, 2011, 11:30:35 am »
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Roro, ti rispondo in maniera terra terra.

quello che ti frega è proprio l'ansia da prestazione. se ti va di metterti in gioco in una competizione, allora fallo senza pensare nè alle figure di cacca, nè a fare figuroni, concentrati e parti... quello che viene viene.
pensa che io ho iniziato a praticare a 38 anni, quindi al di fuori di qualsiasi schema agonistico pensabile... eppure, sono salito sul tatami, un po' per fare numero, un po' per consentire ad altri di gareggiare seriamente.
beh, non è che sia andato malissimo.... sono andato proprio male! ho preso un sacco di mazzate e basta.
ma ero soddisfatto cisì, perchè ho preso il fatto per quello che era: un gioco. ed almeno che tu non voglia vincere un mondiale a 37 anni, continua a prenderlo come un divertimento.  ;)


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Offline joe

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #10 on: April 19, 2011, 12:00:59 pm »
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Roro, ti rispondo in maniera terra terra.

quello che ti frega è proprio l'ansia da prestazione. se ti va di metterti in gioco in una competizione, allora fallo senza pensare nè alle figure di cacca, nè a fare figuroni, concentrati e parti... quello che viene viene.
pensa che io ho iniziato a praticare a 38 anni, quindi al di fuori di qualsiasi schema agonistico pensabile... eppure, sono salito sul tatami, un po' per fare numero, un po' per consentire ad altri di gareggiare seriamente.
beh, non è che sia andato malissimo.... sono andato proprio male! ho preso un sacco di mazzate e basta.
ma ero soddisfatto cisì, perchè ho preso il fatto per quello che era: un gioco. ed almeno che tu non voglia vincere un mondiale a 37 anni, continua a prenderlo come un divertimento.  ;)

scusa Storm , rispondo a te ma più in generale mi rivolgo a tutti, ma cosè stà storia che le gare son un gioco??...quello che viene viene???...badate bene io non sono assolutamente uno con ambizioni agonistiche, anche perchè non sono certo un campione, ma nel mio pccolo quando mi alleno, ci investo tanto tempo, sacrifico gli affetti ecc... col cavolo che poi penso "come viene viene" fosse anche la gara dell'oratorio ,che non vuol dire che non metto in conto di perdere anzi ma di come "starò in piedi" sul ring/tatami si, di come mi rialzerò ogni volta che mi schintano in terra, di come darò tutto fino all'ultimo secondo, del desiderio di non deludere i compagni di allenamento ecc..; poi, pur assolutamente consapevole che (se leggete i miei vecchi post l'ho sempre detto) il tutto avviene in un ambiente controllato e con tanto di regolamento e tutte le sicurezze del caso, col cavolo che lo percepisco come un gioco, ma proprio per niente, credo che sarebe irrispettoso verso il mio avvesario e il mio maestro e sicuramente sarebbe l'atteggiamento mentale che più mi metterebbe a rischio.

p.s. spero davvero di non aver dato l'idea del megalomane e del "fighter" perchè chi mi consoce sà quanto io non sia così 

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Offline G.S.H.

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #11 on: April 19, 2011, 12:11:16 pm »
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Gli esami e i gasshuku invece mi piaciono. C'é un po' di emozione ma é un momento bello.



Dipende chi hai davanti ad esaminarti...   ;)

cmq, a me piace da matti fare l'arbitro !

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Offline Paguro49

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #12 on: April 19, 2011, 12:12:39 pm »
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Beh io non credo proprio che sia un giochetto e stop, concordo con chi separa il ring dalla realtà per tutte le questioni di regole e tutele già dette, ma è ovvio che se ci si mena, per quanto in modo tutelato, ci si fa male.
Così come la questione del vincere o perdere, che non deve essere un problema perchè altrimenti è meglio lasciar stare, ma è ovvio che se salgo sul ring lo faccio per vincere senza tante balle, poi se perdo non mi farò mille menate, cercherò di capire perchè ho perso e di porvi rimedio, solo in quel senso è giusto non menarsela per la eventuale sconfitta.
Qualunque sia la competizione, se parto da perdente (con l'idea che tanto perderò) allora perderò di certo, anche se fosse palla prigioniera.
Si tratta di onestà con se stessi, perchè è ipocrita combattere se non si vuole combattere, è stupido affrontare chi siamo certissimi ci ammazzerà, quindi è il caso, se abbiamo deciso di salire su quel ring, di non menarsela, perchè non è più tempo per le menate, c'era tempo prima e ce ne sarà dopo.
Inoltre, sempre in ordine al problema vittoria/sconfitta/figuradimerda, bisognerebbe tenere a mente che, chi oggi mena e vince, lo fa perchè tante ne ha prese e ha imparato ;)
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Offline metal storm

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #13 on: April 19, 2011, 12:25:27 pm »
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scusate, ma il mio post faceva riferimento esclusivamente a me.

Joe, io ho 45 anni... cosa pensi che possa fare sul tatami con un ventenne? io mi diverto sul tatami e basta. non ho alcun tipo di velleità agonistica, sia perchè non ho i mezzi tecnici sia perchè non ho quelli fisici.

quindi, quando ho fatto una gara l'ho fatto solo perchè in categoria mancava qualcuno e non si sarebbe potuta disputare. non dico che sono andato a combattere per farmi menare o rimanere fermo come uno stoccafisso, ma ad una certa età non mi sono fatto illusioni sulle mie performances. tutto qui.

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Offline Paguro49

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Re:Competizione si? Competizione no?
« Reply #14 on: April 19, 2011, 12:41:58 pm »
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scusate, ma il mio post faceva riferimento esclusivamente a me.

Joe, io ho 45 anni... cosa pensi che possa fare sul tatami con un ventenne? io mi diverto sul tatami e basta. non ho alcun tipo di velleità agonistica, sia perchè non ho i mezzi tecnici sia perchè non ho quelli fisici.

quindi, quando ho fatto una gara l'ho fatto solo perchè in categoria mancava qualcuno e non si sarebbe potuta disputare. non dico che sono andato a combattere per farmi menare o rimanere fermo come uno stoccafisso, ma ad una certa età non mi sono fatto illusioni sulle mie performances. tutto qui.
E ci sta tutto :)
Ma credo che tu non sia andato li a fare l'agnello sacrificale, penso invece che una volta partito, tu abbia provato a vincere.
Che poi tu non fossi li a consumarti per l'eventualità di perdere, semplicemente è ciò che chiunque dovrebbe fare ;)
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