... Effettivamente in Giappone non c'è stato l'illuminismo. Qui da noi la traduzione di koryu si avvicina a "setta".
NO, SE C'è INTELLIGENZA DALLE DUE PARTI.
Se no, ci si può sempre chiedere se si vuole continuare.
Ricordo un discorso tra un senpai giapponese ed un allievo Canadese:
CAN: ma questa è una prigione!
Jap . no, da qui te ne puoi andare quando vuoi.
Nelle sette non è sempre così
[/quote]
Immagina un Italiano che proponga un suo metodo, fondato sull'esecuzione di esercizi.
Senza dire quanti sono gli esercizi, di cosa facciano parte, perché, per quanto tempo debbano essere eseguiti, il loro scopo.
Immagina che ad ogni tentativo di approfondimento la risposta invariata sia che il metodo va accettato così com'è, non va discusso, nè in esso va cercata una spiegazione e che l'unico modo per imparare (non si sa bene cosa) è quello di praticare e ancora praticare.
Periodicamente, immagina, che quest'uomo chieda a tutti coloro che praticano dei soldi e che in talune occasioni, chiamate esami, vengano chiesti soldi.
Immagina che gli esami servano per passare di grado in un'attività che poiché non conosciuta non si sa descrivere esattamente, il tutto mentre nessuno ti spiega il motivo per il quale debbano esistere dei misteri in quello che stai facendo.
Come chiameresti un'organizzazione di questo genere se non ci fossero kimoni e cinture?