In moltissime (troppe) dimostrazioni, così come in molti Dojo durante la lezione (non solo nel Karate) si vede spesso il maestro che, su tal attacco para o schiva, afferra e colpisce una incredibile quantità di volte in punti diversi.
Parata, presa e messa in sicurezza, colpo al tronco, al plesso, alla gola, agli occhi, gomitata, leva, proiezione e colpo di grazia.
Uke, che è un bravo e disponibile ragazzo, sta li, con la sua manina saldamente in mano al maestro, fermo impassibile, a prenderli tutti quanti, per poi stramazzare come etichetta richiede.
A me sta cosa mi fa incazzare a bestia!
Mi sta benissimo che, mostrando la tecnica lentamente, spiegando a voce quello che sta succedendo, si spieghi che possiamo colpire in molti modi e posti differenti.
Il problema è che poi, la stessa sequenza, la vedo spesso eseguire in velocità, in Kinonagare, con tanto di Kiai e faccia truce finale.
Mi pare ovvio che sia una cosa IMPOSSIBILE anche solo da pensare (fatti salvi i B-Movie e i Cartoni animati) non fosse altro che, Uke non starà realmente fermo paralizzato a prendere 10 colpi, o reagisce, o istintivamente si ritrae, oppure va a terra.
Quella che ritengo causa di questo brutto modo di fare, è l'ignoranza di molti, ossia, l'aver visto pinco pallo che fa delle ipotesi, non essendo stati attenti a questo dettaglio, per poi proporre come tecnica tutta la sequenza una volta divenuti istruttori.
Oppure, è una vendita di fumo usato.
Voi come vedete quelle sequenze quando vengono portate a massima velocità come fossero roba vera e verosimile?