Ma infatti non stavo parlando di kata qui, ma di puro kihon.
Esempio banale: se in kumite tu tiri sempre gyaku con tallone alzato e con l'altra mano in guardia invece che in hikite (senza entrare nel merito se sia giusto o sbagliato), allenarsi a fare i gyaku tradizionali con hikite e tallone su è un inutile dispendio di energie perchè insegni al corpo uno schema che poi non usi.
Il kihon tradizionale ha senso secondo me solo se può essere riportato nella realtà (leggasi kumite / sparring).
Quindi sacco pads e makiwara vanno bene purchè alleni quella tecnica, proprio quella per cui ti stai preparando. Geometria, stabilità eccetera di un pugno si trovano allenando QUEL pugno... tanto più ti discosti da quel gesto e tanto meno l'allenamento è redditizio.
Un articolo interessante al riguardo:
http://www.performanceengineering.org/2011/02/00088/
Più che la questione della mano che fa o no hikite, che a mio parere risulta essere marginale come schema motorio se si evita di tirare indietro con forza ogni volta, la questione sul tallone alzato o meno è invece pertinente. Ti rispondo dicendo che quando io attacco in gyaku, nel kihon mi concentro sullo strisciare il braccio sul fianco e stringere il gomito, sul girare la mano solo all'ultimo istante, sul fare un passo perfettamente dritto, sullo spingere con il peso in basso invece che alzare l'anca, sull'essere stabile ma "rilassato", sull'evitare movimenti inutili, sull'affondare e spingere bene in avanti senza squilibrarmi ecc. In combattimento, o comunque al sacco o nella shadow boxing, quel tipo di precisione non è ricercabile allo stesso modo perchè subisco il contraccolpo, devo subito scattare in un'altra direzione o devo inserire un colpo o una parata in combinazione. Se non ho coltivato per bene quelle caratteristiche che mi permettono di sviluppare un colpo efficace, tirerò un pugno "più o meno" che manca di efficacia o di velocità o precisione ecc. (e questa è una cosa che spesso capita di vedere). Per estensione io trovo il principio dell'ikken hissatsu anche in questo, nella ricerca del colpo perfetto, che funziona perchè fatto bene e non perchè ho più muscoli di te. Anche nel "il kata è perfezione dello stile, il combattimento è un'altra cosa" puoi trovare lo stesso concetto, ovvero: attento, perfeziona lo stile, ovvero il come e il perchè del movimento, poi in combattimento fa quel che puoi.
Con l'articolo da te postato sono d'accordissimo, ma lì il concetto è un pò diverso. Parliamo del fatto per esempio spingere 250 kg di pressa non vuol dire correre più veloce di un centometrista che spinge 100 kg. E infatti come dicevo non basta SOLO il kihon o il kata, ma ANCHE con il loro aiuto si sviluppano qualità utili. proprio come dice l'autore dell'articolo da te postato nel paragrafo:
"un velocista della corsa troverà riscontri più diretti allenandosi alle uscite dai blocchi trainando un sacchetto di sabbia piuttosto che facendo serie da tre ripetizioni di piegamenti delle gambe (squat) col bilanciere caricato all’inverosimile. Non è vero, però, che il lavoro col bilanciere sarà andato sprecato: ma l’atleta dovrà imparare a mettere a frutto nello sprint le capacità motorie acquisite con l’attrezzo. Ad esempio, allenando l’uscita dai blocchi con un sacco di sabbia a traino."
Oppure quando dice:
"Dopo aver fatto tante distensioni su panca col bilanciere, il discobolo va in pista e lancia un disco più pesante di quello di gara, in modo da cercare degli stimoli intermedi che possano creare un ponte – funzionale e motorio – tra due gesti tanto distanti. Un altro modo di creare continuità consiste ad esempio nel ridurre i carichi sul bilanciere ed aumentare la velocità delle ripetizioni."
In pratica ciò che dicevo prima: studiare qualità del movimento, o allenarne nello specifico alcune, al fine di trasferirle su quelli che sono i gesti tecnici più sciolti e situazionali di un combattimento. Allenando solo movimenti sciolti e situazionali si avrà però una scarsa qualità tecnica, soprattutto per quanto riguarda i dettagli insiti NEL moviemnto tecnico.
Questione diversa e forse non inerente al 3d è invece questa:
perchè devo tirare gyaku col tallone alzato stile boxe se la mia disciplina prevede una tecnica diversa?