In generale per movimento rallentato intendo questo :
e' fondamentale imparare a non contrastare la forza di gravità e un eventuale forza in arrivo (in genere la forza dell’avversario), come sappiamo il nostro cervello e le nostre reazioni sono gestite dal cervello Rettiliano: dobbiamo quindi riprogrammare i nostri movimenti. Uno degli esercizi che ci porta a questi risultati è proprio la pratica al rallentatore.
Tutta la difficoltà di questo esercizio sta nel capirsi sul termine "al rallentatore": intendo proprio dire di cercare di muoversi il più lentamente possibile, in modo che il movimento sia impercettibile.
Le persone hanno molte difficoltà ad accostarsi a questa tecnica. Nella nostra civiltà maniaca della grandezza, ricca e consumista, pare assurdo che un piccolo movimento lentissimo possa ottenere un vero grande risultato. Oltre al fatto che in genere le attività sportive sono molto dinamiche, e si cerca molto spesso il potenziamento muscolare (che tende a bloccare il movimente e a rendere il corpo poco sensibile). La pratica al rallentatore è un elemento chiave, un segreto, della nostra pratica che portiamo avanti anche tramite un lavoro di adattamento in coppia.