Lento o veloce? Spinoff sul movimento.

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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #45 on: April 21, 2011, 17:21:39 pm »
0


Appunto,non tutti gli allenamenti per acquistare velocità si devono fare velocemente...
...a volte camminare serve per imparare a correre.

guarda che col sacco legato addosso, cercava comunque di andare piu' veloce possibile

Ok Master,te la faccio più semplice...
Chiedi a Nicola se quando preparava le gare correva e basta oppure se studiava i movimenti della corsa...
se studiava i movimenti della corsa,chiedigli se lo faceva correndo o lì provava a rallentatore...
Li provavo correndo Usque, santo dio. Di certo non in poltrona. Camminando provo i movimenti della camminata, correndo della corsa, saltando del salto. Non mi pare un concetto così complicato. Se poi vuoi sapere se ogni tanto analizzo con movimenti da fermo un gesto, ovvio che lo faccio, ma farà parte del 10% di una preparazione.
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #46 on: April 21, 2011, 17:24:15 pm »
0

Dilla, siamo qui per questo  ;)


http://web.mac.com/stephenlevin1/_StephenLevins_Biotensegrity/Tensegrity__The_New_Biomechanics.html

ok,premesso che di fisica non capisco un cazzo e che di biomeccanica teorica non so nulla...e che non mi leggero' tutto quell'articolo  :P

...se non ho capito male quel pezzo parla di struttura e tensione,in che modo riguarda la lentezza di un gesto?

In parole adatte a un buzzurro ignorante come me  :-[
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #47 on: April 21, 2011, 17:25:55 pm »
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Appunto,non tutti gli allenamenti per acquistare velocità si devono fare velocemente...
...a volte camminare serve per imparare a correre.

guarda che col sacco legato addosso, cercava comunque di andare piu' veloce possibile

Ok Master,te la faccio più semplice...
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io quando vogavo,per imparare a vogare,che è diverso dall'agitare un remo in acqua,lo fatto molto lentamente...
la prima volta dal muggiano alla diga c'ho messo 2h perchè non riuscivo a fare 3 vogate consecutive fatte bene,si vede che tu sei nato maestro,e nel tuo caso conosci i movimenti della corsa grazie allo spirito santo disceso su di te
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #48 on: April 21, 2011, 17:26:42 pm »
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http://www.noivelocisti.net/saperne-di-piu/approfondimenti/941-dal-vedere-al-fare-lapprendimento-motorio.html

Ho aperto il primo, dice cose sensate ma non tiene conto di alcuni dettagli... ora il discorso va affrontato nello specifico imho...  possiamo aprire un 3d specifico in modo da evitare di "inquinare" questo... poi Gibi si incazza :P
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #49 on: April 21, 2011, 17:30:26 pm »
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Gibi e' mod, che splitti la discussione lui  :P
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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il test d'ingresso funziona così
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va bene
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #50 on: April 21, 2011, 17:32:35 pm »
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Gibi e' mod, che splitti la discussione lui  :P

sveltone pigrone che sei
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #51 on: April 21, 2011, 17:36:17 pm »
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Appunto,non tutti gli allenamenti per acquistare velocità si devono fare velocemente...
...a volte camminare serve per imparare a correre.

guarda che col sacco legato addosso, cercava comunque di andare piu' veloce possibile

Ok Master,te la faccio più semplice...
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se studiava i movimenti della corsa,chiedigli se lo faceva correndo o lì provava a rallentatore...
Li provavo correndo Usque, santo dio. Di certo non in poltrona. Camminando provo i movimenti della camminata, correndo della corsa, saltando del salto. Non mi pare un concetto così complicato. Se poi vuoi sapere se ogni tanto analizzo con movimenti da fermo un gesto, ovvio che lo faccio, ma farà parte del 10% di una preparazione.

io quando vogavo,per imparare a vogare,che è diverso dall'agitare un remo in acqua,lo fatto molto lentamente...
la prima volta dal muggiano alla diga c'ho messo 2h perchè non riuscivo a fare 3 vogate consecutive fatte bene,si vede che tu sei nato maestro,e nel tuo caso conosci i movimenti della corsa grazie allo spirito santo disceso su di te
Io non sono particolare, facevo parte di uno dei 200 ragazzi che 4 volte a settimana facevano atletica al campo dove mi sono sempre allenato. E non venivo allenato diversamente da altri. In tutti gli altri campi d'italia facevano e fanno così. A spezia ci si allena così, a genova così a savona così, a rimini così, all'acquacetosa a roma così, a trento così.
Si prova il gesto (non al massimo, ma non al rallentatore), si viene corretti, si riprova, si riviene corretti, si fanno esercizi specifici che simulano parti del gesto per rendere più semplice l'apprendimento, poi altri, poi si mettono insieme, poi si migliora la coordinazione motoria. Si chiama preparazione atletica. In ogni sport si fa così. Provare molto lentamente un gesto può aiutare in certi casi, e fa sicuramente parte di un programma di allenamento, ma è una componente molto minoritaria, specie nelle discipline in cui i gesti vanno ripetuti in gara alla massima velocità, che sia trazionare un remo, correre 100 metri, schiacciare una palla.
A tutto ciò si possono aggiungere i "duri di comprendonio", oppure i "talenti". In mezzo ci sono tutti gli altri.
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #52 on: April 21, 2011, 17:41:25 pm »
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Appunto,non tutti gli allenamenti per acquistare velocità si devono fare velocemente...
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Li provavo correndo Usque, santo dio. Di certo non in poltrona. Camminando provo i movimenti della camminata, correndo della corsa, saltando del salto. Non mi pare un concetto così complicato. Se poi vuoi sapere se ogni tanto analizzo con movimenti da fermo un gesto, ovvio che lo faccio, ma farà parte del 10% di una preparazione.

io quando vogavo,per imparare a vogare,che è diverso dall'agitare un remo in acqua,lo fatto molto lentamente...
la prima volta dal muggiano alla diga c'ho messo 2h perchè non riuscivo a fare 3 vogate consecutive fatte bene,si vede che tu sei nato maestro,e nel tuo caso conosci i movimenti della corsa grazie allo spirito santo disceso su di te
Io non sono particolare, facevo parte di uno dei 200 ragazzi che 4 volte a settimana facevano atletica al campo dove mi sono sempre allenato. E non venivo allenato diversamente da altri. In tutti gli altri campi d'italia facevano e fanno così. A spezia ci si allena così, a genova così a savona così, a rimini così, all'acquacetosa a roma così, a trento così.
Si prova il gesto (non al massimo, ma non al rallentatore), si viene corretti, si riprova, si riviene corretti, si fanno esercizi specifici che simulano parti del gesto per rendere più semplice l'apprendimento, poi altri, poi si mettono insieme, poi si migliora la coordinazione motoria. Si chiama preparazione atletica. In ogni sport si fa così. Provare molto lentamente un gesto può aiutare in certi casi, e fa sicuramente parte di un programma di allenamento, ma è una componente molto minoritaria, specie nelle discipline in cui i gesti vanno ripetuti in gara alla massima velocità, che sia trazionare un remo, correre 100 metri, schiacciare una palla.
A tutto ciò si possono aggiungere i "duri di comprendonio", oppure i "talenti". In mezzo ci sono tutti gli altri.
MaxSp si è allenato con l'allenatore di Mennea...
Si allenava come ti ho scritto io...
Sulla terra battuta,con scarpette non chiodate fece i 100 in 11 netti

Io ho imparato a vogare con una delle società sportive più titolate della Liguria...Il G.S. Ringressi
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #53 on: April 21, 2011, 17:45:55 pm »
0
Luisa Iovane salì la via del pesce alla sud della Marmolada 20 anni fa con i collant, un k-way e le superga ai piedi.
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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #54 on: April 21, 2011, 17:49:55 pm »
0
Gibi e' mod, che splitti la discussione lui  :P

Tempo di andare a ritroso e trovare il punto da cui iniziare a stralciare   :hakama:



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Re:Re:La finzione di una finzione
« Reply #55 on: April 21, 2011, 17:50:53 pm »
0
Luisa Iovane salì la via del pesce alla sud della Marmolada 20 anni fa con i collant, un k-way e le superga ai piedi.

Correndo?
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Re:La finzione di una finzione
« Reply #56 on: April 21, 2011, 17:56:58 pm »
0
Usque la differenza è su quale percentuale del lavoro sia fatto lentamente rispetto alla totalità, Maxsp avrà provato anche lentamente ma i 100 in 11 non li avrà fatti lentamente o le tue vogate dopo la prima volta non saranno rimaste lente


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Re:La finzione di una finzione
« Reply #57 on: April 21, 2011, 18:01:13 pm »
0
Usque la differenza è su quale percentuale del lavoro sia fatto lentamente rispetto alla totalità, Maxsp avrà provato anche lentamente ma i 100 in 11 non li avrà fatti lentamente o le tue vogate dopo la prima volta non saranno rimaste lente
mi spiego peggio almeno non si capisce nulla :D

se vuoi imparare un movimento,nella maniera corretta,lo devi praticare lentamente
una volta che lo sai fare lo fai veloce
IMHO

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Re:La finzione di una finzione
« Reply #58 on: April 21, 2011, 18:03:48 pm »
0
Usque la differenza è su quale percentuale del lavoro sia fatto lentamente rispetto alla totalità, Maxsp avrà provato anche lentamente ma i 100 in 11 non li avrà fatti lentamente o le tue vogate dopo la prima volta non saranno rimaste lente
mi spiego peggio almeno non si capisce nulla :D

se vuoi imparare un movimento,nella maniera corretta,lo devi praticare lentamente
una volta che lo sai fare lo fai veloce
IMHO
facciamo così, tengo la prima riga e la seconda la sostituisco con
una volta che lo sai fare lentamente impari a velocizzarlo

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Re:La finzione di una finzione
« Reply #59 on: April 21, 2011, 18:04:16 pm »
0
ok...

ora se si parla di sparring,possiamo dire che inizialmente lo faremo in maniera "amichevole" poi un po' meno "amichevolmente"
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