Negli sport da combattimento sei sempre soggetto a regole e limitazioni che variano di volta in volta:
Sparring leggero/pesante,solo con alcune tecniche,solo con altre,incentrato su un ambito,su un altro.
I match variano per tipologia e per regolamento, a volte combatti di kick a volte di k1 a volte di thai e qualche volta pure di pugilato giusto per farsi pestare un poco.
(per i professonisti questa cosa e' leggermente meno accentuata,ma cmq ci sono gia' passati e continuano a farlo,solo in misura minore).
Non combatti mai "fino in fondo" con tutto quello che sai,sei anzi abiutato ad avere un sacco di limitazioni.
Semmai sono i tradizionalisti che non sono abiutati a limitarsi e concepiscono il combattimento solo come "o morte o niente".
Quante volte hai sentito di gente che non combatte perche' ha tecniche letali?
O perche' non si puo' colpire la gola?
e se gli dici "bhe ma tu combatti con il resto,mica di dobbiamo uccidere" risponde piccata "ma io mica faccio uno sport,la mia e' un arte da guerra"....
dunque, provo a fare un pò d'ordine ma qui c'è un bel pò di carne al fuoco
(e poi sai che sono un pò ignorantello...)
1° io non ho detto che gli SDC non servono a niente, anzi
mi sembra più che ovvio che ci si prepari di più al combattimento con questi rispetto alle bocce
ho specificato/riflettuto ad alta voce assieme a voi su un aspetto specifico, che io ritengo vero:
lo sportivo è viziato dalla presenza dell'arbitro, non c'è niente da fare,e lo è sia da un lato (limitativo in quanto quel determinato regolamento non consente certe azioni, ma questo già si sapeva)
e dall'altro, ovvero da quello che forse non so bene neppure come definire
la possibilità di mettere tutta la determinazione possibile nell'azione perchè comunque in qualche modo, è finta,
è interrompibile in qualsiasi momento,
2° è vero che esistono varie forme di combattimento, vari tipi di compromesso mettiamola così
e probabilmente qualcuno è meno peggio degli altri (si tratta caso mai di capire quale)
ed inoltre è vero che se non si hanno alternative molto meglio fare combattimento
ma ciò non toglie che sempre di compromessi si tratta
3° provo a difendere la storia dei tradizionalisti ma purtroppo in molti casi oggi hai ragione: trovare scuse per non combattere lo trovo ridicolo - se non ti va di combattere non lo fai punto e fine
ma non è solo questione che il dito nell'occhio non lo possiamo provare in allenamento
e neppure i colpi alla trachea
ma che
controllando i colpi si persegue realmente il controllo, non certo affondandoli
se sei abituato a menare, in una situazione reale non puoi avere vie di mezzo, o meni o non meni
se poi per sbaglio hai una gamma tecnica fatta solo di colpi è fatta
4° anche quella dell'arte da guerra può essere vera come una bella scusa
dipende dalla persona
certo continuo a chiedermi come mai il cosiddetto "combattimento da strada" (non so chi lo interpreti come)
debba sottintendere una strana deontologia implicitamente accettata:
uno contro uno armi pari (vale a dire senz'armi)questo ha senso su un ring
in una competizione sportiva appunto