dunque, provo a fare un pò d'ordine ma qui c'è un bel pò di carne al fuoco
(e poi sai che sono un pò ignorantello...)
1° io non ho detto che gli SDC non servono a niente, anzi
ho specificato/riflettuto ad alta voce assieme a voi su un aspetto specifico, che io ritengo vero:
lo sportivo è viziato dalla presenza dell'arbitro, non c'è niente da fare,
e lo è sia da un lato (limitativo in quanto quel determinato regolamento non consente certe azioni, ma questo già si sapeva)
e dall'altro, ovvero da quello che forse non so bene neppure come definire
la possibilità di mettere tutta la determinazione possibile nell'azione perchè comunque in qualche modo, è finta, è interrompibile in qualsiasi momento,
2° è vero che esistono varie forme di combattimento, vari tipi di compromesso mettiamola così
e probabilmente qualcuno è meno peggio degli altri (si tratta caso mai di capire quale)
ed inoltre è vero che se non si hanno alternative molto meglio fare combattimento
ma ciò non toglie che sempre di compromessi si tratta
3° provo a difendere la storia dei tradizionalisti ma purtroppo in molti casi oggi hai ragione: trovare scuse per non combattere lo trovo ridicolo - se non ti va di combattere non lo fai punto e fine
ma non è solo questione che il dito nell'occhio non lo possiamo provare in allenamento
e neppure i colpi alla trachea
ma che controllando i colpi si persegue realmente il controllo, non certo affondandoli
se sei abituato a menare, in una situazione reale non puoi avere vie di mezzo, o meni o non meni
se poi per sbaglio hai una gamma tecnica fatta solo di colpi è fatta
4° anche quella dell'arte da guerra può essere vera come una bella scusa
dipende dalla persona
certo continuo a chiedermi come mai il cosiddetto "combattimento da strada" (non so chi lo interpreti come)
debba sottintendere una strana deontologia implicitamente accettata:
uno contro uno armi pari (vale a dire senz'armi)
questo ha senso su un ring
in una competizione sportiva appunto
Rispondo per punti:
4) Ma non e' vero!
Scherzi a parte, credo che nessuno dia per scontata una cosa del genere.
Ma se non ne stendi uno certo non ne stendi due.
Camminare prima di correre...quella roba li insomma.
(e prego che nessuno voglia questionare questo punto...altrimenti finiamo in rissa
)
3) Non condivido la premessa, da che mondo e mondo le cose si imparano facendole.
Se non affondi i colpi impari solo a non affondare i colpi.
Ma il "limitarsi" non significa tirare colpi poco forti,significa sapere dove colpire e quando fermarsi. E questo dovrebbe essere lampante a chiunque abbia fatto a pugni almeno una volta nella vita!
Se sei abiutato a menare sai esattamente quanto male fa un tuo colpo messo in un certo punto.
Se non sei abiutato di solito scopri che i tuoi colpi sono come carezze,ma mettiamo l'eccezzione in cui invece si pesti come fabbri,non sai controllarti perche' non l'hai mai fatto,non sai "controllarti rispetto a cosa".
2) poco da dire e probabilmente gia' detto.
1) Ma questo li dici perche' l'hai provato o perche' lo supponi? Perche' io non ho mai sentito nessuno che e' salito sul ring pensare una cosa del genere.
Andare fino in fondo significa non preoccuparsi piu' di regole e tecniche ma pensare solo all'annientamento del proprio avversario.