Mah, ho iniziato Karate Shotokan piccolissimo, dopo 3 o 4 anni volevo ad ogni costo essere bravo come i grandi, avevol'assillo di non deludere il maestro e mi vergognavo da morire se non sapevo fare le cose come gli altri, così come mi vergognavo a frignare, quindi ho imparato a reggere le botte per vergogna
Per recuperare i miei gap rispetto ai più grandi, alle due volte a settimana che facevo, ne ho aggiunte altre due in un'altra palestra.
Intorno ai 14/15 anni ero iscritto in tre palestre, mia mamma era disperata per i costi
e utilizzando la faccia di culo, riuscivo a pagare le due ore e scroccare le successive due.
Iniziai l'agonismo intorno ai 9 anni e fino ai 25, in quel periodo non pensavo ad altro.
Durante quel periodo frequentai la prima palestra di Full Contact a Milano per 3 anni, poi litigai ferocemente con l'istruttore e lasciai, per quei tre anni sacrificai una delle tre palestre dove andavo.
Sempre in quel periodo provai più competizioni differenti, con e senza contatto o Ko, le prime gare erano decisamente più rischiose perchè ancora le protezioni non erano obbligatorie.
A 18 anni sono entrato nel GS FFOO Karate a Nettuno (RM) per il servizio di leva, li ho conosciuto quelli dello Judo e del TKD (Ricordo con grande affetto l'eccezionale Luca Massaccesi) ed è stato un confronto decisamente costruttivo, specialmente quando i ragazzi del judo, che erano tantissimi, ci caricavano nei momenti di relax o svago.
Un pò di anni fa ho iniziato la pratica dell'Aikido (pur senza poter smettere il Karate) per una mia necessità di ritrovare determinate cose e una certa marzialità.
L'abbandono alle gare è maturato perchè sono sopraggiunti gli scrupoli, ho iniziato a capire certe lezioni ricevute anni prima, volevo trovare un senso alla pratica che andasse oltre la furia agonistica.
Da allora mi interessa la storia delle AM, il Budo e Bushido intesi come concezione della pratica, le origini dei gesti e delle tecniche.
In tutto questo periodo ho girato parecchie federazioni, molte ne ho viste nascere e morire, ho visto nascere e morire più volte l'utopia Olimpica del karate, i maneggi, i giochetti politici e tutto il repertorio, fino a che, nauseato, ho buttato ogni tessera, rinunciato all'insegnamento e alle certificazioni.
Oggi pratico per me e per chi mi è accanto, dico volentieri la mia se mi viene chiesto, ho una sola tessera da Aikidoka.
Forse, le lezioni più importanti, le ho ricevute per strada, crescendo in zone poco tranquille di Milano e dovendo imparare a star fuori dai casini ma senza diventare il sacco di allenamento di nessuno.
Quando posso, mi interesso di più discipline, frequentando qualche stage o lezione privata, mi affascina lo Iaido e il Kyusho, mi piace chi conosce la lotta, adoro tirare con l'arco.
In tanti anni, ho certamente imparato che......c'è troppo da imparare.