Ciao Federico,
un consiglio per imparare bene il mae ukemi e famigliarizzarti con il contatto a terra è quello di sezionare la caduta, un po' come si fa in tutti gli esercizi di arti marziali... scusami per questa intro banale
Incomincia da posizione inginocchiata e fai attenzione ad
appoggiare prima l'avambraccio, è bene abituarsi ad ammortizzare con i muscoli dell'avambraccio ed evitare di cadere ammortizzando la caduta con il polso.
Non che sia sempre pericoloso appoggiare con il polso (noi la chiamiamo mae ukemi con la flessione), ma se si subiscono delle proiezioni violente e dei controlli violenti in seguito a disarticolazione, se appoggi il polso corri il rischio di logorarti l'articolazione e in alcune situazioni, di fratturartela.
E' quindi di fondamentale importanza fare questo esercizio
piegando prima le ginocchia e cadendo di piatto con gli avambracci. Man mano diventerà una cosa sempre più istintiva. Fallo sia con le braccia ampie, sia con le braccia aderenti al petto, così da naturalizzare completamente il movimento.
Altro esercizio che io faccio eseguire alle cinture basse è proprio quello dei monaci: dico a loro di
immaginarsi di essere una rana e che quando cadono di piatto devono immaginarsi di cadere piatti come fanno le rane. E' una cosa che stuzzica anche la fantasia dei bambini
Anche quando sei esperto e puoi piegare le ginocchia, fallo sempre, così diminuisci l'impatto della caduta.
Diversamente, quando ti bloccano le gambe non hai scelta, ma almeno cadendo con gli avambracci non ti spezzi i polsi
Spero di esserti stato utile!
Gabriele