la differenza la fa l'uomo o l'arte?

Ieri in palestra, mentre facevo 400 piegamenti sulle nocche con un allievo seduto sulla schiena mi sono fatto per la prima volta questa domanda. Ho avuto una illuminazione. Mi sono detto: possibile mai che nessuno si sia mai posto questo quesito, dai risvolti oserei dire epocali?

Dopo, a cena, mentre facevo mangiare i tortellini in brodo alla mia bimba mi è tornato in mente questo annoso dilemma; sono rimasto per un attimo assente, col cucchiaio di brodo a mezz'aria, la mia bimba mi guarda come per dire: "papà, ma che hai? che c'è che turba la tua proverbiale serenità?".

Così ho pensato di chiedere a gente esperta e sagace quali voi siete. Sono sicuro che otterrò risposte inaspettate.

IMHO:
La differenza la fa l'uomo.

Perchè ?

Le varie discipline a volte hanno lacune, magari non studiano la parte a terra ( è un esempio, prima che mi scannino ) allora il praticante maturo deciderà di andare a vedere/provare una disciplina che studi quella parte in quanto per lui nella sua disciplina è mancante/carente.

Questa è la mia verità, ma non ci tornerò sopra!

dipende anche dal tortellino.

eh? non parlavi di questo?

ah...

in tal caso, dipende da mille fattori. in generale, comunque, ogni fattore va ricondotto all'uomo: puoi avere avuto il miglior maestro, ma essere distratto per un momento da qualcosa. o magari sei una pippa ma in quel momento (ossia nel momento del pericolo) scatta qualcosa che ti dà la grinta di un orso.

dipende dall'uomo, sì, ma non per forza dalla sua parte conscia.

e allora a che servono tanti allenamenti? forse, a darci una possibilità in più. ma se al momento famoso del bisogno non siamo noi, per primi, a destarci dal torpore, tanto vale restarsene sotto le coperte a guardare un film.

dipende anche dal tortellino.

eh? non parlavi di questo?

ah...

in tal caso, dipende da mille fattori. in generale, comunque, ogni fattore va ricondotto all'uomo: puoi avere avuto il miglior maestro, ma essere distratto per un momento da qualcosa. o magari sei una pippa ma in quel momento (ossia nel momento del pericolo) scatta qualcosa che ti dà la grinta di un orso.

dipende dall'uomo, sì, ma non per forza dalla sua parte conscia.

e allora a che servono tanti allenamenti? forse, a darci una possibilità in più. ma se al momento famoso del bisogno non siamo noi, per primi, a destarci dal torpore, tanto vale restarsene sotto le coperte a guardare un film.

Dipende dal film...

qualunque arte marziale è stata inventata, sviluppata, evoluta, tramandata da uomini...non è caduta dal cielo insieme alle tavole della legge!!
quindi poche cazzate...la differenza la fanno solo gli uomini!

Ieri in palestra, mentre facevo 400 piegamenti sulle nocche con un allievo seduto sulla schiena mi sono fatto per la prima volta questa domanda. Ho avuto una illuminazione. Mi sono detto: possibile mai che nessuno si sia mai posto questo quesito, dai risvolti oserei dire epocali?

Dopo, a cena, mentre facevo mangiare i tortellini in brodo alla mia bimba mi è tornato in mente questo annoso dilemma; sono rimasto per un attimo assente, col cucchiaio di brodo a mezz'aria, la mia bimba mi guarda come per dire: "papà, ma che hai? che c'è che turba la tua proverbiale serenità?".

Così ho pensato di chiedere a gente esperta e sagace quali voi siete. Sono sicuro che otterrò risposte inaspettate.

ho letto il quesito e tutta la mia RAM è stata occupata da questo
trovandomi immobile d'innanzi alla pagina aperta del forum il mio datore di lavoro a ben pensato di vantidarmi giu per la schiana con un tondino di ferro diametro 15

ma ho capito

la differenza la fa l'arte!!!

l'uomo ha sempre due braccia e due gambe ed almeno una testa, a volte due

quindi se pratico un'arte scazugliata verrò scazugliato


AMEN

Secondo la mia esperienza la differenza la fanno entrambi: sia l'arte che l'uomo.

L'arte (o le arti) mette a disposizione tanti strumenti, ma è l'uomo che sarà in grado di scegliere quelli che meglio gli si confànno e ad usarli proficuamente.

Quoto Raven....l'arte fornisce, o dovrebbe, fornire uno strumento per risposte specifiche, ma lo strumento lo usa l'uomo.
Se prendiamo il miglior pilota del mondo e uno che corre nel circuito regionale dei rally e li mettiamo a gareggiare su uno sterrato, il primo con la F1 e il secondo con la Subaru Impreza, avremo uno squilibrio notevole...

Proverò a rispondere a questo quesito facendo una variante della solita domanda:

"ma fra un thaiboxer e un pugile, chi vince?"

La variante è questa:

"ma fra un thaiboxer e un thaiboxer, chi vince?"

Proviamo a rispondere alla seconda domanda...

Proverò a rispondere a questo quesito facendo una variante della solita domanda:

"ma fra un thaiboxer e un pugile, chi vince?"

La variante è questa:

"ma fra un thaiboxer e un thaiboxer, chi vince?"

Proviamo a rispondere alla seconda domanda...

"ma fra un thaiboxer ed un boxer, chi vince?

"ma fra un thaiboxer ed un boxer, chi vince?

No, parlavo di rispondere alla variante!

Quoto Raven....l'arte fornisce, o dovrebbe, fornire uno strumento per risposte specifiche, ma lo strumento lo usa l'uomo.
Se prendiamo il miglior pilota del mondo e uno che corre nel circuito regionale dei rally e li mettiamo a gareggiare su uno sterrato, il primo con la F1 e il secondo con la Subaru Impreza, avremo uno squilibrio notevole...

..in effetti..in alcune interviste i piloti di F1, giudicano pazzi quelli di rally per come guidano sullo sterrato...

"ma fra un thaiboxer e un thaiboxer, chi vince?"

Proviamo a rispondere alla seconda domanda...

Grande Dorje...finalmente qualcuno che ragiona!!

Il problema è che spesso e volentieri i confronti sono extradisciplinari....