si dice che in aikido la forza non serva...
eppure ad un certo punto della tecnica, forse dove ormai siamo sicuri di aver "vinto" o forse proprio nei punti dove altrimenti avremmo "perso" un minimo di forza fisica, quella che il nostro istinto di conservazione ci grida di tirar fuori, alla fine esce sempre.
io per un problema ad un braccio sto sperimentando l`impossibilita` di mettere anche un minimo di forza muscolare nei miei movimenti...e non e` facile. sono costretto a rivedere tutta la mia base e a scoprirne i difetto. anche in un esercizio come il suwari kokyuho, il dolore alla spalla mi gridava che stavo usando la forza delle braccia/spalle e ho dovuto ricominciare dai miei appoggi in seiza. dopo anni di "vanto" per non aver mai trovato scomodo il seiza anche per un`ora di seguito, ho scoperto che lo tenevo in modo scorretto, disallineato. e senza quello anche il kokyuho senza forza alcuna non funzionava.
posso a malapena muovere le braccia a vuoto, ma gia` con un peso come un libro in mano sento dolore.
in teoria potrei fare aikido senza problemi, in pratica scopro di dover ricominciare.
la cosa paradossale e` che il corpo ce la farebbe anche, ma la testa non accetta il concetto, non accetta di praticare un`arte marziale senza quelle piccole botte "virili" di forza fisica.
manca il coraggio. manca il coraggio di fare le proprie quattro ripetizioni di una tecnica rischiando di fallirle tutte e quattro. e ritorna quindi la forza, l`impatto dove sono sicuro che dei due io non mi faro` male perche` sono spigoloso, abituato, affilato...
ma il dolore mi spiega. e purtroppo ha ragione...
ho fatto davvero aikido fino ad oggi?
ricordo un articolo di endo shihan dove raccontava un`esperienza simile, negli anni l`ho letto tante volte pensando di averlo capito, di essere d`accordo.
evidentemente non era cosi`, cosi` come per tutti quesgli insegnanti o allievi avanzati che si riempiono la bocca di "non c`e` bisogno di forza" ma che all`atto pratico mancano del coraggio che adesso devo trovare anch`io.