senza forza

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Offline Aiki

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Re: senza forza
« Reply #30 on: February 03, 2010, 11:29:40 am »
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però non è successo niente....che delusione  ???

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beno

Re: senza forza
« Reply #31 on: February 03, 2010, 11:30:40 am »
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però non è successo niente....che delusione  ???

lo dici tu....e` successo...e` successo...

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marco

Re: senza forza
« Reply #32 on: February 03, 2010, 11:32:54 am »
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La percezione è la tua, i parametri sono i tuoi, l'unico a poter sapere come interpretarli e sfruttarli sei tu.

si ma allora che stamo a fa` qui sul forum?
mica ho detto "parliamo del mio problema"...era un discorso in generale, ripeto, sulla percezione del movimento partendo da una mia esperienza...magari qualcuno ha esperienze simili e cosi` via...


E mica ho detto che non se ne può parlare  :P..ti ho risposto nel primo post che è un ottima occasione per fare lavori di sensibilità, per ricercare nuovi spunti, per trovare soluzioni diverse.
Quindi, se vuoi, dacci le strade che hai trovato e ne parliamo :-*

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Offline Aiki

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Re: senza forza
« Reply #33 on: February 03, 2010, 11:40:00 am »
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cosa è successo?.......mi sa che mi dovrei leggere le spiegazioni del funzionamento....ma porcaccia sono troppo pragmatico per farlo!, magari dopo ti dò un'altra bastonata e poi un'altra ed un'altra ancora, sino a che non capisco!......

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Offline Raptox

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Re: senza forza
« Reply #34 on: February 03, 2010, 11:46:51 am »
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come ai bei tempi del fam quando si parlo` di "no pain no gain" scopro che il mio discorso terra terra e` stato confuso con un discorso esoterico o che si allontana dalla normale pratica sana, vigorosa e virile!
il mio discorso e` piuttosto semplice.
ho un campanello (il dolore) sul braccio che mi dice che sto attivando i muscoli oltre la normale necessita` che richiede un movimento a vuoto.
questo mi indica che quando interagisco con un altro corpo sto incontrando un contrasto nel movimento e lo sto inconsciamente superando con un quantitativo di forza muscolare che altrimenti non avrei percepito, scambiandolo per il minimo di forza necessaria.
se avessi fatto quel movimento a vuoto, come fosse una forma o un ballo  8)  non avrei sentito dolore.
nel momento che c`e` uke invece mi fa male.
se riesco a fare/finire la tecnica senza dolore (l`1% delle volte), come quando mi muovo a vuoto significa che ho seguito una strada priva di contrasti, frizioni e ostacoli. senza il campanello del dolore avrei finito la tecnica comunque ma non capendo dove avevo superato con i muscoli i suddetti ostacoli.
non e` un discorso difficile. magari dovevo firmarlo endo seishiro invece che daniele bevivino per farlo passare...  :D

quando faccio uke ci metto la forza, la presa, tutti i muscoli che posso e cosi` via. quando faccio tori se riesco senza questo so che i muscoli che uso da uke sono un plus perche` la tecnica entra a prescindere.

dov`e` che non si capisce? :(


io ti capisco benissimo!!
non a caso contrarre i muscoli più del necessario, adesso (dopo svariati anni di pratica del tjq) mi fa "male" nel senso che mi provoca una sensazione fastidiosa
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione


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marco

Re: senza forza
« Reply #35 on: February 03, 2010, 11:53:42 am »
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quando faccio uke ci metto la forza, la presa, tutti i muscoli che posso e cosi` via. quando faccio tori se riesco senza questo so che i muscoli che uso da uke sono un plus perche` la tecnica entra a prescindere.
dov`e` che non si capisce? :(


Questo seguito a non capire..

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beno

Re: senza forza
« Reply #36 on: February 03, 2010, 11:56:31 am »
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allora ti prendo in parola.
l`esperimento che mi ha dato piu` riscontro e` stato proprio il suwari waza kokyu ho praticato senza compiere movimenti con le braccia.
quindi senza rotazioni, incanalamenti, spirali, tegatana e tecniche varie che rispecchiano ottimi metodi per incanalare e incanalarsi ma che richiedono una meccanica che adesso non posso permettermi.
il metodo che propone uno degli insegnanti del dojo che segue la scuola kobayashi (non quello di osaka ma quello dell`honbu) e` molto simile ad esercizi fatti in precedenza con il mio insegnante di riferimento in italia, ossia una volta afferrati ai polsi il movimento delle braccia praticamente non c`e`, si cerca il kuzushi solamente spostando il proprio centro, basculando, senza muoversi pero` dal posto.
ora, questo non e` un metodo migliore o peggiore degli altri ma come esercizio mette bene l`accento sul concetto di shisei, attitudine, perche` e` necessario considerare il ma-ai, l`apertura delle proprie braccia e gomiti, la postura e gli appoggi fin dall`inizio perche` mancando i movimenti spiraliformi delle braccia non puoi poi recuperare le mancanze di questi punti.
lasciando quindi le braccia morbide e basculando soltanto il proprio centro e` necessario che questo venga fatto in modo corretto perche` e` in pratica l`unica azione che si fa.
nel mio caso benche` fossi sicuro che il seiza fosse ormai un mio punto solido, ho visto che dove non riuscivo ad entrare in uke con questo movimento del centro mettevo quella forza che senza il dolore non avrei percepito.
fino a questo trauma pensavo di aver compreso questo esercizio perche` comunque uke, compreso questo insegnante che mi ha "sistemato" questa modalita` di pratica in passato, alla fine cadeva.
dovendo per forza di cosa fermarmi al suonare del campanellino del dolore, adesso invece uke non cadeva mai.
ho dovuto rivalutare il fatto che il mio seiza non era corretto e che lo spazio tra glutei e talloni non era "vivo". o ero in fase iperattiva tendendo ad alzarmi spingendo sulle ginocchia, o ero troppo seduto verso i talloni.
immaginando uno spazio minimo tra cosce e polpacci e cercando di realizzarlo senza pero` che diventasse questione di centimetri o addirittura millimentri, ho dovuto lavorare sull`attivita` di questa parte che invece avevo considerato "immobile" solo perche` non dovevo spostarla.
distribuire la forza, la giusta attenzione, in questa zona e di conseguenza nel tanden (o nella panza se preferite!) ha sciolto la parte superiore dall`obbligo di attivare i muscoli ed ho potutto lavorare soltanto con il centro.
come se fossimo un pezzo unico """rigido""" e l`unica parte mobile fosse il mio hara.
senza il dolore alla spalla non l`avrei capito. lo capivo in teoria, ero convinto di farlo (uke cade...) ma non lo stavo facendo. dove non ero arrivato in consapevolezza supplivo in muscolarita`.
quindi non ho alzato il mio livello, tipo che adesso faccio le tenciche senza forza muscolare (magari) ma l`ho rivalutato da un`altra prospettiva...
il discorso di non usare la forza non e` mirato a dire che la forza sia negativa per l`aikido ma che a volte copre alcuni aspetti della pratica anche se non ce ne accorgiamo.

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beno

Re: senza forza
« Reply #37 on: February 03, 2010, 11:59:32 am »
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quando faccio uke ci metto la forza, la presa, tutti i muscoli che posso e cosi` via. quando faccio tori se riesco senza questo so che i muscoli che uso da uke sono un plus perche` la tecnica entra a prescindere.
dov`e` che non si capisce? :(


Questo seguito a non capire..

spero di averlo spiegato sopra ma intendevo dire che se la tecnica riesco a farla a prescindere dalla quantita` di forza fisica (quindi potendo cambiare corpo a piacere non devo preoccuparmi della sua riuscita o meno relativamente ai muscoli del corpo che scelgo) al limite se sono anche forte posso aggiungere un aspetto in piu`.

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Offline Aiki

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Re: senza forza
« Reply #38 on: February 03, 2010, 12:04:48 pm »
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chiarissimo, ma pensavo che già facevi questo tipo di lavoro....generalmente viene detto come forma mentis, immaginate di essere sempre più deboli e svantaggiati ed eseguite con questi presupposti la forma....
Un vecchio insegnante a tal proposito suggeriva di praticare come se si fosse la venere di Milo...
Il metodo del tuo insegnante di riferimento in italia è un irimi che tende ad occupare lo spazio dietro la schiena nel momento in cui si stabilisce il primissimo contatto......

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Leomanga

Re: senza forza
« Reply #39 on: February 03, 2010, 12:06:01 pm »
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Vi nivito anche solo per divertimento a  guardarvi Temakura sul tubo!
Ciao
Kage


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beno

Re: senza forza
« Reply #40 on: February 03, 2010, 12:07:33 pm »
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chiarissimo, ma pensavo che già facevi questo tipo di lavoro....generalmente viene detto come forma mentis, immaginate di essere sempre più deboli e svantaggiati ed eseguite con questi presupposti la forma....
Un vecchio insegnante a tal proposito suggeriva di praticare come se si fosse la venere di Milo...
Il metodo del tuo insegnante di riferimento in italia è un irimi che tende ad occupare lo spazio dietro la schiena nel momento in cui si stabilisce il primissimo contatto......
visto che lo conosci meglio di me quell`insegnante, sai che stavo lavorando su questo da tempo.
diciamo che il problema al braccio e` stato una brutta sorpresa proprio perche` ho dovuto rivalutare i progressi che credevo di aver fatto.

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marco

Re: senza forza
« Reply #41 on: February 03, 2010, 12:07:46 pm »
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Benissimo bell'esposizione dell'esperienza e tra l'altro comprensibile (che non è facile).
La considerazione è quella generica del miglior impiego della forza/energia, dovrebbe sempre essere da riferimento nella nostra pratica.
Sono ghiotte occasioni di ricerca

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Offline sunaomakoto

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Re: senza forza
« Reply #42 on: February 03, 2010, 17:00:19 pm »
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..qualche domenica fa anche a me un tipo ha parlato della venere di Milo..o forse era Sandra Milo http://www.jsrpages.co.uk/scansm/milo/sandra_milo03.jpg...bjo...
cmq questo mi ha dato spunto a ragionare in termini piu aiki,,il fatto di fare aikijujutsu a volte mi "svantaggia" perchè non uso aiki ma ju e a volte mentre devo usare ju,mi slata fuori aiki!
questo tipo mi faceva "immaginare" quando un giovane vede per terra qualcosa che gli interessa e piega la schiena per raccoglierlo,mentre un vecchio cercherebbe di piegare le gambe...e questo esempio mi ha ricordato la gente che ha problemi di mal di schiena,durante le fasi di dolore fa attenzione a come si muove,durante le fasi di nondolore si muove alla cavolo e il dolore torna.....
se non mi trovate al tempio,
cercatemi in macelleria,
alla taverna o
al quartiere dei piaceri

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marco

Re: senza forza
« Reply #43 on: February 03, 2010, 17:08:20 pm »
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..il fatto di fare aikijujutsu a volte mi "svantaggia" perchè non uso aiki ma ju e a volte mentre devo usare ju,mi slata fuori aiki!

praticamente sei schizzofrenico  :o  :-*

si scherza suvvia

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beno

Re: senza forza
« Reply #44 on: February 03, 2010, 17:10:35 pm »
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questo tipo mi faceva "immaginare" quando un giovane vede per terra qualcosa che gli interessa e piega la schiena per raccoglierlo,mentre un vecchio cercherebbe di piegare le gambe...e questo esempio mi ha ricordato la gente che ha problemi di mal di schiena,durante le fasi di dolore fa attenzione a come si muove,durante le fasi di nondolore si muove alla cavolo e il dolore torna.....
vero. ci sarebbe poi da dire che siamo anche condizionati culturalmente, sia quando stiamo bene che quando stiamo male.
qui per esempio gli anziani si stendono e si alzano da terra, si siedono in seiza o a gambe incrociate e come in tutto l`oriente la posizione di riposo momentaneo preferita e` l`accosciata con i talloni a terra che noi invece dobbiamo proporre al limite come esercizio e che molti non riescono a fare senza cadere all`indietro...
purtroppo siamo portati all`abitudine e le posizioni antalgiche sono spesso le piu` scorrette...