Mmmmh...nonostante quello che ho letto nel thread e quello che ho letto altresì nel resto del web, non posso dire di aver capito bene (semprechè mi sia possibile ) la "fisiologia" della PNL. Mi riferisco alla linguistica generale, che di questa sigla a tre lettere costituisce, credo, parte integrante.
Non ho capito, cioè, in base a quali principi prettamente "linguistici" dovrebbe funzionare. Cioè, se una tecnica di controllo o un colpo particolare si basano sull'anatomia e sulla biomeccanica umana, qual'è il potenziale segreto di aggettivi, di ordine marcato Vs ordine non marcato della frase ( con enfasi sull'agente o sul paziente, ovvero soggetto o oggetto), dei diversi significati di modo, tempo e coniugazione verbale (in inglese si coniuga solo gli ausiliari essere e avere, e anche la marca della 3a p.s. si usa sempre di meno), del "peso" che i sostantivi hanno nel funzionamento della lingua che parliamo (ad esempio, se portano solo le "informazioni "di genere e numero come in italiano o anche il caso usato come in latino o in russo), oppure meccanismi dinamici di agglutinazione di prefissi e suffissi (prendere/ri-prendere, bene/bene-volo, spostare/spostar-si) che danno diverse sfumature alla componente semantica attraverso cambiamenti della forma (morfologia).
Cioè, quanto dipende la PNL dalla struttura della lingua nella quale viene posta in essere, utilizzata, studiata? AiViA dice che nel passaggio dall'inglese all'italiano le tecniche e strategie perdono senso ed efficacia...niente di più vero, basti pensare alla difficoltà che si incontra nel tradurre un testo poetico (che deve quasi tutta la sua efficacia alla "forma" nel quale è espresso/composto/comunicato).
(Madonna quanto sono barboso quando faccio una domanda )
E' una domanda formulata impeccabilmente.
La PNL dipende moltissimo, nella sua parte linguistica e nella parte di derivazione ericksoniana, dall'utilizzo della lingua inglese.
La coniugazione verbale è un muro insormontabile per la PNL, pensa soltanto che nei recenti testi sulla PNL in americano è stato addirittura tolto il verbo essere perchè incasinava la comprensione.
Tutta la parte che si occupa di ipnosi conversazionale, di suggestioni ecc. E' gravemente inficiata da lingue come la nostra, ed è traducibile solo per conoscenza e non per funzione, come da te perfettamente espresso nell'analogia poetica.
Sin embargo, la PNL va ammesso che è anche molto di più della parte linguistica.
Esistono molti spunti interessanti che ognuno di noi può trovare in questa disciplina in evoluzione, sempre ricordando che:
- quando ti propongono un corso da 2000 euro per un fine settimana, controlla che non esista un libro o più d'un libro che ti spiegano la stessa cosa, meglio, per 20 euro.
- le premesse della PNL non sono oggettivamente vere, ma sono funzionali a scopi.
Per meglio chiarire quest'ultimo punto, uso un esempio di Lorenzo Ait:
Scenario:
Un criminale viene condannato alla sedia elettrica, voi siete incaricato dell'arringa per ottenere la grazia.
Premessa utile al vostro scopo: "le persone non sono il loro comportamento"
Scenario:
Un pedofilo frequenta lo stesso parco giochi di vostra figlia e voi lo venite a sapere.
Premessa utile al vostro scopo:"le persone sono il loro comportamento"
Come vedete, le premesse non sono mai vere, sono solo funzionali o non funzionali.
Purtroppo moltissima gente impreparata ha tenuto corsi costosissimi a gente ancor più impreparata convincendoli, forse in buona fede per ignoranza, che le premesse su cui si basa tutta la struttura della PNL fossero una rivelazione, una grande verità.
Dopo tre anni, quella gente che frequentava i corsi, ha tenuto corsi a sua volta...ecc ecc.
E' bellissimo, per una mente cinica e fredda, notare come le persone che sono 10 anni che frequentano corsi su come diventare ricchissimi grazie alla pnl, siano sempre le stesse, sempre ricche o povere come quando hanno cominciato, che cambiano trainer e provano nuovi approcci per poi finire a fare corsi anche loro su come diventare ricchi.
Riguardo alla enorme e vastissima letteratura motivazionale che viene consigliata ai frequentatori di detti corsi (della quale ho letto per conoscenza almeno 200 testi), una cosa che mi ha sempre fatto sorridere, da ex piccolo imprenditore finito fregato dal socio, è sempre stata che ricalcano il modello religioso di guarigione miracolosa:
se il 10% di malati di tumore guarisce spontaneamente, c'è un 90% che muore.
Quando qualcuno guarisce, se è credente, dirà all'intervistatore di essere stato a lourdes, o di aver pregato qualunque santo o divinità della sua cultura.
Quest'informazione servirà la causa dei miracoli, che fanno vendere ogni anno milioni di euro in donazioni e santini.
Nessuno però andrà ad intervistare i morti, per sapere quanti tra loro fossero stati a lourdes o avessero pregato qualche santo.
Così si crea il mito che chi è guarito lo deve al santo della sua cultura, in un paese sarà stato Padre Pio, da un'altra parte qualche altra dinvinità.
Con l'imprenditoria è lo stesso.
Già prima della crisi, solo il 3% delle aziende appena aperte superava indenne i primi 5 anni di attività.
Moltissime piccole aziende, ditte individuali, imprese, muoiono ogni giorno mentre altre ne nascono piene di belle speranze.
Ora, quello che fanno questi testi motivazionali, è andare ad intervistare quei bravi e fortunati che ce l'hanno fatta, che hanno fatto i soldi e non sono falliti.
Questi diranno: ce l'ho fatta perchè avevo un sogno e ci credevo fino in fondo. "sia che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione", è la frase di Enry Ford più citata in questi libri o corsi.
Ma...come nel campo dei "miracolati" si dimenticano SEMPRE di andare ad intervistare anche quelli che sono falliti... perchè se lo facessero, scoprirebbero tristemente che anche il 90% di loro aveva un sogno, ci credeva fino in fondo e ha perso tutto per cercare di raggiungerlo.
Se quest'informazione fosse recepita chiaramente, cadrebbe a pezzi tutta l'impalcatura motivazionale all'americana.
Per esempio, è facile chiedere ad Obama cosa abbia decretato il suo successo... risponderebbe che aveva un sogno e che ha lottato.
Ma anche i suoi avversari politici avevano un sogno ed hanno lottato....
Questa faciloneria entusiasta all'americana ha portato all'ennesima crisi economica, ad opera di quegli stessi investitori che hanno perso tutto dopo essere stati intervistati molte volte come esempi di successo, dopo aver essi stessi speso fortune in personal coach e in corsi.
Quando ho dato consigli in merito ad un mio amico investitore in immobili a Miami, prima della crisi, non mi ha ascoltato.
Dopotutto, perchè avrebbe dovuto ascoltarmi: è considerato il più esperto in italia in investimenti immobiliari all'estero, ha clienti più grossi di quello che posso immaginare, ha 50 anni e ricopre un ruolo importante. Inoltre questa è la sua materia, per cui ha studiato una vita.
Beh, i suoi calcoli di guadagni milionari si sono risolti così:
-i suoi soci sono incasinatissimi e pieni di debiti
-uno di questi ha tentato il suicidio ed è ricoverato in un ospedale psichiatrico
-lui invece di guadagnare sta perdendo cifre importanti ogni mese.
Cifre che non ha più e si sta indebitando con le banche.
Ho resistito alla tentazione di dirgli "te l'avevo detto".
ps. Dorje...ma perché il correttore mi segna sbagliate tutte le parole?