Racconto di un'aggressione

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #15 on: May 02, 2011, 10:22:33 am »
0
Ovvero: a volte aggressioni, rapine e conseguenze si presentano nei modi più imprevisti

- cut -
In bocca al lupo al tuo amico.
Curiosità: ma se dopo il pugno al trans fosse salito in macchina e se ne fosse andato, la macchina era in condizioni di portarlo via velocemente oppure, dopo dici che procedeva a balzelloni, non ci sarebbe riuscita?
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Gargoyle

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #16 on: May 02, 2011, 11:59:40 am »
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Curiosità: ma se dopo il pugno al trans fosse salito in macchina e se ne fosse andato, la macchina era in condizioni di portarlo via velocemente oppure, dopo dici che procedeva a balzelloni, non ci sarebbe riuscita?

Ah non saprei proprio
è uno un po' pignolo su queste cose, già se prende una buca, crede di aver forato, vai a capire quali erano le reali condizioni della macchina

però ha detto che già sulla strada del pronto soccorso, assieme ad una spia sul cruscotto si è inserito il limitatore di gire del motore, che credo che a più di 50 Kh/h non faccia andare quindi non poteva essere questa gran fuga...
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline The Spartan

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #17 on: May 02, 2011, 12:13:12 pm »
0
Beh, a 50km all'ora in una macchina chiusa mi rendo conto che ci sia da preoccuparsi se ti insegue Superpappon.... XD
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Offline steno

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #18 on: May 02, 2011, 12:23:16 pm »
0
"Poi, non sa nemmeno lui perchè ma si avvicina e infierisce dandogli un paio di calci, non troppo forti.
Ma questo non lo fa accorgere che è già arrivato il protettore del trans..."

Per il resto ovviamente solidarietà al tuo amico. ;)
Mi limito a quotare tutto, in particolare gli auguri.

Lo ripeto sempre ai miei allievi, legnata e fuga, legnata e fuga, non fermatevi a guardare, subito scappare.
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Offline 360°kombat

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #19 on: May 02, 2011, 14:04:08 pm »
0
Personalmente credo che il tuo amico si sia fermato per parlare col trans (liberissimo di farlo e va rispettato) e poi chissà cosa è successo...............ma non è questo il punto. Il punto è che ha sbagliato. Dopo averlo steso, aveva due scelte: 1) scappare subito; 2) finalizzarlo velocemente tenendo d'occhio l'ambiente circostante.
Credo che uno dei pericoli che si possono incontrare in una tale situazione è l'AIDS. Una colluttazione comporta anche fuoriuscita di sangue e non si parla di atleti curati e controllati ma di bestie o malati.
Un sincero in bocca al lupo al tuo amico  ;)


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Offline Dipper

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #20 on: May 02, 2011, 14:27:25 pm »
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A questo non avevo pensato.
In effetti, senza voler generalizzare, le mie fonti mi dicono che solitamente i trans non sono aggressivi se non contro le FFOO quando fanno le retate.
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Offline Gargoyle

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #21 on: May 02, 2011, 15:57:00 pm »
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non so se vada a trans regolarmente
diciamo che è ma è stata venduta così e ve la ripropongo uguale

ma a me da anche da pensare, al di la della situazione particolare, di quanti rischi infidi si corrano in una "normale aggressione"
dal mio punto di vista la possibilità di trovarci in queste situazioni con sbandati o balordi vari è forse pari a quella di beccarci le cosiddette persone "normali"
e una contaminazione, non è assolutamente una cosa rara....  :o
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Wa No Seishin

Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #22 on: May 02, 2011, 22:34:12 pm »
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Personalmente credo che il tuo amico si sia fermato per parlare col trans

Se luogo e orario (a grandi linee) sono quelli, ne dubito.

In caso contrario, potrebbe anche essere.

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Offline Gargoyle

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #23 on: May 02, 2011, 22:39:34 pm »
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anche io ne dubito, ma qui non si può mai sapere

ma il discorso non era tanto quello
è che spesso diamo per scontato che di fronte ad un malintenzionato, specialmente un balordo o un tossico e in un caso di rapina, ci sentiamo autorizzati a reagire per bene, magari senza considerare che con un paio di pugni ben dati le nocche si sbucciano e le labbra si spaccano, e mischiare un po' il sangue non è difficile; anche i morsi ci possono stare per strada, e oggigiorno esistono anche questi rischi insidiosi: infezioni e malattie varie
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Offline Il Tano

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #24 on: May 03, 2011, 04:56:55 am »
0
Ciao Ragazzi...
Ultimamente ho ascoltato vari resoconti di aggressioni dove l'elemento decisivo é stata la presenza di un complice.

Anche essendone consapevoli é proprio difficile gestire una situazione simile perché generalmente scelgono un momento in cui sei impreparato (é impossibile tenere sempre la guardia alta... ti beccano quando stai scendendo dall'auto, stai aprendo la porta di casa, sei con tua figlia/moglie, sei pieno di pacchi o cose nelle mani), chi ti sta davanti ti tiene occupato ed é giá di suo una possibile minaccia e nel momento di confusione il complice ha tutto il tempo di avvicinarti e prenderti di sorpresa.






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Offline Ethan

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #25 on: May 03, 2011, 08:53:44 am »
0
anche io ne dubito, ma qui non si può mai sapere

ma il discorso non era tanto quello
è che spesso diamo per scontato che di fronte ad un malintenzionato, specialmente un balordo o un tossico e in un caso di rapina, ci sentiamo autorizzati a reagire per bene, magari senza considerare che con un paio di pugni ben dati le nocche si sbucciano e le labbra si spaccano, e mischiare un po' il sangue non è difficile; anche i morsi ci possono stare per strada, e oggigiorno esistono anche questi rischi insidiosi: infezioni e malattie varie

Questo è il punto più cazzimoso degli scontri,ottica dp e non.
IMHO più deterrente di coltelli e pistole  :ohiohi:

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Offline steno

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #26 on: May 03, 2011, 10:51:17 am »
0
Già sul FAM tempo addietro, avevo detto cose essenzialmente identiche.
Parlare di pugni in faccia, o peggio ancora di graffi e morsi, è l'anticamera dell'inferno.
Avevo già detto, ma ripeto volentieri.

Troppe volte, istruttori molto cazzuti ma poco accorti, non disdegnano di insegnare alle donne  ad usare le unghie, visto che già di loro tendono a reagire ad unghiate come le gatte.
Questo tipo di istruzione, premia tantissimo dal punto di vista economico, perchè dai alle femmine quello che pensano di volere, ma se solo avessero un minimo di cervello, capirebbero di essere vittime di un bidone.
Purtroppo, in Italia può insegnare ogni fesso che decide di farlo, non ci sono controlli, non ci sono garanzie e non ci sono documenti "più validi di altri", in pratica sei nella più totale anarchia.
Mi ricordo che tenni un corso per tre donne, insegnanti in una scuola difficile, non intendevano rinunciare alle unghiate, di tagliare quelle zappe a misure più umane non se ne parlava nemmeno per sbaglio, di rinunciare ad inutili tacchi 15 nemmeno.
Dovevo fare cinque lezioni di base, dopo la prima dissi loro, che le restanti quattro le avrei fatte solo dopo che, pestate a sangue e stuprate, avessero capito cosa vuol dire priorità serie ed effimere.
Lo dico prima, le lezioni erano totalmente gratuite, ovvero nessuno mi avrebbe dato nulla a nessun titolo, al massimo un grazie.

Il preside mi telefonò, perchè la versione data dalle tre oche era che io le avevo maltratate ed umiliate.
Spiegai al preside che la difesa consiste nella prevenzione, la quale prevede scarpe più basse e senza tacchi a spillo, per garantire stabilità, unghie corte per evitare che si spezzino, o peggio che graffiando l'aggressore contraggano l'HIV, che le microgonne inguinali attirano gli affamati di topa come mosche.
Comprese, ora insegno due lezioni all'anno in quella scuola, ma solo agli allievi, le oche vanno a fare pilates in un corso misto e con i fusò aderentissimi :nono: :nono:
« Last Edit: May 03, 2011, 10:57:44 am by steno »
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Offline 360°kombat

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #27 on: May 03, 2011, 11:36:52 am »
0
Già sul FAM tempo addietro, avevo detto cose essenzialmente identiche.
Parlare di pugni in faccia, o peggio ancora di graffi e morsi, è l'anticamera dell'inferno.
Avevo già detto, ma ripeto volentieri.

Troppe volte, istruttori molto cazzuti ma poco accorti, non disdegnano di insegnare alle donne  ad usare le unghie, visto che già di loro tendono a reagire ad unghiate come le gatte.
Questo tipo di istruzione, premia tantissimo dal punto di vista economico, perchè dai alle femmine quello che pensano di volere, ma se solo avessero un minimo di cervello, capirebbero di essere vittime di un bidone.
Purtroppo, in Italia può insegnare ogni fesso che decide di farlo, non ci sono controlli, non ci sono garanzie e non ci sono documenti "più validi di altri", in pratica sei nella più totale anarchia.
Mi ricordo che tenni un corso per tre donne, insegnanti in una scuola difficile, non intendevano rinunciare alle unghiate, di tagliare quelle zappe a misure più umane non se ne parlava nemmeno per sbaglio, di rinunciare ad inutili tacchi 15 nemmeno.
Dovevo fare cinque lezioni di base, dopo la prima dissi loro, che le restanti quattro le avrei fatte solo dopo che, pestate a sangue e stuprate, avessero capito cosa vuol dire priorità serie ed effimere.
Lo dico prima, le lezioni erano totalmente gratuite, ovvero nessuno mi avrebbe dato nulla a nessun titolo, al massimo un grazie.

Il preside mi telefonò, perchè la versione data dalle tre oche era che io le avevo maltratate ed umiliate.
Spiegai al preside che la difesa consiste nella prevenzione, la quale prevede scarpe più basse e senza tacchi a spillo, per garantire stabilità, unghie corte per evitare che si spezzino, o peggio che graffiando l'aggressore contraggano l'HIV, che le microgonne inguinali attirano gli affamati di topa come mosche.
Comprese, ora insegno due lezioni all'anno in quella scuola, ma solo agli allievi, le oche vanno a fare pilates in un corso misto e con i fusò aderentissimi :nono: :nono:

Quoto tutto e rilancio.........è vero che è quasi impossibile tenere d'occhio tutto ma accanirsi su un energumeno che hai appena atterrato, facendoti annebbiare il cervello dall'adrenalina è pericoloso due volte. Sia perchè ti fa perdere la visuale periferica, sia perchè potresti spingerti troppo oltre e finire a pentirtene tutta la vita. Per non parlare dell'HIV

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Offline steno

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #28 on: May 03, 2011, 12:10:38 pm »
0
precisamente.
Il concetto è scappa, se non puoi un paio di colpi e scappa.
Il resto è inutilmente pericoloso.
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Offline Paguro49

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Re:Racconto di un'aggressione
« Reply #29 on: May 04, 2011, 10:46:05 am »
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"Poi, non sa nemmeno lui perchè ma si avvicina e infierisce dandogli un paio di calci, non troppo forti.
Ma questo non lo fa accorgere che è già arrivato il protettore del trans..."

Per il resto ovviamente solidarietà al tuo amico. ;)
Concordo in pieno, ma non per ragioni morali di cui nulla mi interessa, solo perchè, in quel frangente, è stato stupido.
Personalmente credo che la DP consista nel cavarsi di impaccio, quindi nell'andare via dal pericolo più in fretta che si può, qui entrano in gioco i colpi o le tecniche più varie che dovessero servire per aprirsi quel varco e nulla di più.
In questo senso, il tuo amico, steso il trans se la doveva dare a gambe, o risalendo in macchina, oppure (se non c'erano le condizioni per montare in macchina) a piedi.
Credo che tutto quello che va oltre l'apertura del varco sia più una esibizione di forza, uno scaricare la propria aggressività e lo stress dell'aggressione in corso, ma non difesa personale.
Penso che solo quando non ci sono vie di fuga aperte ci si debba preoccupare di "neutralizzare" l'aggressore sperando sia da solo ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita