interessante , sarebbe bello che chi se ne intende ci desse un po' di info sulle pratiche prese in esame dal video. seguo
....argomento enorme,ma più ristretto rispetto il Vajiramushty....facciamo che ti evidenzio qualche peculiarità delle lotte in India.
Innanzi tutto,la costruzione del corpo:il lottatore indiano punta ad una forza flessibile e dinamica.
Questa viene ottenuta con una dieta finalizzata(prevalenza vegetale,proteine da yoghurt e latte,molta frutta,verdura cotta e semi....i lottatori di origine mussulmana usano anche la carne sopratutto di pollo)ed esercizzi globali di flessibilità e forza.
Se osservi i movimenti a solo,non c'è mai "isolamento"del gruppo muscolare,ma "partecipazione di tutti i muscoli con prevalenza di....";inoltre in molte movenze si inserisce la torsione per creare movimenti "rotondi".
Come nelle AM indiane,anche nella lotta è importante il massaggio,effettuati con olio aromatico.
I massaggi indiani sono duri;puntano a rendere lunghi e morbidi i muscoli,ed aprire le articolazioni;per chi non è abituato anche un massaggio base è abbastanza "traumatizzante";proprio per questo i massaggi sono fatti con attenzione da chi li sa fare.
La varietà delle tecniche è enorme;queste sono lotte antiche,influenzate non dalla sola tradizione indiana,ma anche da quella persiana e greca(pancrazio in primis,portato da Alessandro).
In diversi stili non si porta a finalizzazione(leva e chiave)per chiudere un incontro,in altri si....quindi possiamo trovare incontro simili per regole e tecniche ai nostri incontri olimpici,altri invece che ricordano l'attuale submission(o shotoo,se preferite).
Le scuole sono sovvenzionate dallo stato,ed i lottatori fanno vita dedicata,monastica:non possono sposarsi sino ai 35 anni,dedicano le giornate alla lotta(allenamenti,alimentazione,massaggi,pisolini,etc),e gli viene richiesto di frequentare il luogo di pratica almeno(chi vuole va oltre)fino i 65 anni.
Il lottatore indiano fa mostra di se in competizioni che coincidono con le feste nazionali,ma non lottano per la gloria;piuttosto nel momento del confronto incarnano il loro paese,la scuola,la famiglia,il maestro,in un prolungamento della condizione "monastica":non esiste "io",piuttosto"noi".