A - la prevenzione si fa tenendo d'occhio i soggetti a rischio,non impedendone l'entrata.
B - in molti locali la selezione si fa con il prezzo del biglietto d'ingresso
C - parliamo di discoteche? c'è gente della security anche all'interno e all'esterno del locale così la situazione diventa gestibile.Non da oggi,da anni.
D - la prima andava,la seconda andava, la terza trovava qualcuno con poca pazienza che gli stampava la faccia su uno specchio fino a quando non luccicava come un mirror ball.
anyway aveva poco senso almeno che non avessero sempre i soliti clienti abituali.
E - ognuno deve fare il suo mestiere e quello della security non è di menare le mani.
A: certo che li si tiene d'occhio, solo che li si può buttare fuori solo quando hanno fatto qualcosa, e quando l'hanno fatta è già cominciato il parapiglia, quindi prevenzione fallita. Anche stargli attaccati al sedere facendosi vedere presenti non sortisce un grosso effetto, quelli se ne fregano o non capiscono. Poi è ovvio che se lo tieni d'occhio (anche se di solito ne hai decine da tener d'occhio) puoi intervenire sulle prime fiammelle invece che sull'incendio, questo è pacifico. ma secondo me non è prevenzione, è intervento rapido.
Non sottovalutare poi il fatto che i proprietari si accorgono che la sicurezza serve solo quando ci sono grosse risse, ogni volta che le fermi in tempo quelli non si accorgono di nulla e finiscono per ridurre il numero di uomini di settimana in settimana per risparmiare ("tanto qui la clientela è bella e non succede mai nulla"). E così ti trovi poi in 3 dove avreste dovuto essere in sei, e non riesci ad essere ovunque quindi anche l'intervento rapido salta.
B - in passato era così. A Bologna c'erano locali senza problemi pieni di "bella gente" (bella per loro, a me sembrano tutti finocchi con le loro puttane, senza offesa per omosessuali e professioniste). Il prezzo alto teneva fuori la "gentaccia". Poi però molti stranieri hanno cominciato a scegliere questo tipo di locali, avendo soldi non si sa come e trovando il prezzo abbordabile. Solo che anche se non si potrebbe dire, non importa se ti sei vestito con la camicia: se vieni da un paese in guerra, hai stuprato ed ammazzato, ed entri in un locale fighetto coi tuoi connazionali benestanti non si sa come e poi pretendete di ubriacarvi e litigare con la "bella gente" di Bologna... insomma, con l'invasione di stranieri il prezzo alto ha tenuto fuori solo certi italiani poco abbienti.
C - certo, è normale, forse non ho capito in che senso lo specifichi.
D - c'era gente molto cattiva, tra i colleghi. Ora il decreto ha tagliato i denti al serpente e privato del lavoro chi ha precedenti, ma era molto difficile e rarissimo che qualcuno avesse la meglio, soprattutto se la squadra era affiatata (e poi pagavano di più, più uomini). Al massimo qualche butta è stato gambizzato o fatto secco in seguito per vendetta, ma sul momento di gente che lucidasse specchi con le facce ce n'era poca, ricordo giusto un episodio per sentito dire, di un gruppo di nomadi giostrai che finirono pari e patta per resa bilaterale dopo due ore di rissa con i butta. (ma usavano crick e varie armi da botta). Diverso era il discorso dei locali dove si lavorava da soli o in due, in quei casi di situazioni in cui i butta le hanno prese da gruppi numerosi ci sono stati, in qualche caso anche da sole due persone (due combattenti molto pesi).
E - nei paesi dove funziona, sì, o almeno se non è quello di menare le mani non può essere certo quello di avere le mani legate dalla legge. Va bene il rispetto per la vita, va bene non infierire, ma inviterei il ministro a mandare sua figlia in una discoteca sapendo che i buttafuori non possono picchiare il gruppo di pazzi esagitati che stanno spaccando bottiglie mentre si menano intorno a sua figlia, coinvolgendola. Lo inviterei a sapere che i butta sono rimasti con le mani in mano a cercare di impostare un dialogo responsabile e costruttivo da amico paciere mentre gente che non capisce l'italiano con cicatrici in faccia aveva sbattuto a terra la figlia e la calpestava per menarsi con un'altra etnia. Mi chiedo in che mondo viva chi scrive le leggi. Poi, per carità, niente di personale, non mi offendo se mi insultano e non mi sento sfidato se mi danno un pugno. Solo, devono uscire dal locale.