PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #30 on: May 26, 2011, 15:18:21 pm »
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....il segreto più grande è un serio allenamento (come per tutte le AM fatte bene poi), e quindi non c'è molta necessità di nascondere

Nascondere?

Un seminario Open, gratis, di quasi 15 gg....

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Offline Ale_ale

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #31 on: May 26, 2011, 15:26:43 pm »
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Nascondere?

Un seminario Open, gratis, di quasi 15 gg....

il mio scritto voleva intendere il contrario, ma probabilmente non si capisce  :-X sorry!

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Offline Ottavio Tramonte

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #32 on: May 27, 2011, 09:32:47 am »
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Nascondere?

Un seminario Open, gratis, di quasi 15 gg....

il mio scritto voleva intendere il contrario, ma probabilmente non si capisce  :-X sorry!

Non ti devi scusare Ale. Probabilmente è colpa mia.  ;)

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #33 on: May 27, 2011, 16:05:53 pm »
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Allora, prima di dedicarmi ai miei "impegni multimediali Systemici"  :P , passo a pagare il mio debito per la lezione di Pukulan dell'altro giorno. Come accennavo nell'altro post, in realtà c'è ancora un pò di confusione nel mio cervello riguardo quello che è stato fatto vedere e provare dal signor Walter, quindi mi riservo di completare il mio resoconto in altri messaggi.

Per forza di cose, la mia modesta analisi di quello che ho visto del Pukulan viene da me fatta attraverso le analogie e le differenze con quello che ho praticato e che pratico tutt'ora, e cioè Kung Fu tradizionale, (C)KM e Systema.
Ovviamente, mi rimetto al giudizio tecnico di chi quest'arte la pratica sul serio, e lo invito a correggermi.

I colpi
Parte essenziale del Pukulan, sono dati per puro sfruttamento dei principi, fra i quali l'uso del peso del corpo, il criterio di economia di movimento (molto più complesso di quanto si potrebbe immaginare), di distanza più breve dal bersaglio e di "processo" di distruzione della struttura del corpo dell'avversario.  Vengono provati "a vuoto" su posizioni molto basse e volutamente scomode a gambe divaricate, per propedeuticità al momento in cui invece si andarà ad applicarli, in postura molto più normale. La massima efficacia delle percussioni è data dal loro uso a strettissima distanza, di regola quella che va dalla nostra spalla al gomito; questa impostazione (di facile comprensione teorica ma di difficile attuazione pratica) è perfettamente funzionale ai principi di base di quest'arte marziale.
Alla mia obiezione riguardo l'eccessiva lesività di questo stile rispetto alle esigenze di un operatore di sicurezza, Walter mi ha spiegato (e fatto vedere  :ohiohi: ) che le medesime cose sono applicabili anche a mano aperta e pertanto con maggiore enfasi sul concetto di "controllo", e questo mi ha fatto riflettere sull'ingenuità della mia obiezione iniziale  :-[ .
 
Gli spostamenti
Altra parte integrante del sistema. Sebbene assecondino il naturale movimento del corpo umano quando cammina, in realtà sono regolati da geometrie precisissime, che servono a comprendere, ostacolare e anticipare gli spostamenti dell'avversario, a dare un "ordine" al caos del combattimento. Ad ogni passo corrisponde una "macrocategoria" di postura e impostazione di braccia, in cui niente è lasciato al caso: ad esempio, dopo una deviazione di un pugno, entrambe le braccia vanno a lavorare in sintonia per colpire l'avversario e coprirsi anticipandone una eventuale reazione. L'accuratezza di tale prassi è impressionante. Ma non si deve credere che all'attacco A1 si risponda con la tecnica T1, a quello  A2 con quella T2 ecc., infatti da queste macrocategorie si sviluppano poi delle singole reazioni che variano da situazione e situazione. Il lavoro di reazione (termine molto più adeguato di "difesa", dato che nel Pukulan non si usa difendersi passivamente) all'attacco però non varia tanto in base alla parte del corpo che attacca, quanto al "come" attacca, in base a quali linee segue e si sviluppa: in poche parole, contrattaccare a un diretto destro o un calcio sinistro non fa differenza, poichè si va ad agire sul "comune denominatore" dei colpi. Non a caso una delle costanti è quella di "tagliarne" la linea, prima di chiudere la distanza e continuare l'azione.

Il dolore
E qui si viene al punto dolente  ;) : nel Pukulan il dolore è usato come uno strumento. Uno strumento per fortificare a tutto tondo lo spirito, la mente e il corpo del praticante, per cercare la realtà del combattimento, e non ultimo per "scremare" chi è adatto da chi no. Cito più o meno a memoria le tranquille parole di Walter a tale proposito: "Se sei disposto ad assaggiare e nutrirti del frutto amaro, allora puoi andare avanti nell'addestramento; altrimenti, fai altro, non ci sono problemi. Nel Pukulan non ci interessa avere molti allievi, a noi interessa la qualità. Hai presente i grandi maestri dell'antichità, che avevano uno o massimo due o tre allievi? Ecco, noi facciamo così".
L'unica mia riserva che ho espresso a tale ragionamento è stata quella che distingue il dolore come sensazione mentale (controllabile in vari modi) dall'effettivo danno fisico del corpo di chi subisce, che pertanto ne può pregiudicare la continuità nell'addestramento. La sua risposta è stata lapidaria:
"Il Sarong (il panno avvolto intorno alla vita del praticante) veniva indossato proprio per essere usato come "Body Bag" in caso di morte. Chiunque praticava, ne accettava quindi le conseguenze pià estreme".
Si può essere o meno d'accordo con tale impostazione filosofica, ma fatto sta che tale mentalità è seguita ancora oggi, con le dovute proporzioni, con una onestà e coerenza adamantine.

La "segretezza"  :P della pratica
Ho già detto che a Walter interessa la qualità, e non la quantità degli allievi. Una delle ragioni per le quali non esistono video del loro stile di Pukulan, è prima di tutto per evitare lo "sputtanamento" marziale ad opera di chi cerca di copiare qua e là, mischiare a proprio piacimento e sfruttare quello che ne viene fuori per fini commerciali. Non è spocchiosità, ma semplice disinteresse verso tutto ciò che è marketing marziale. Loro alla fine non criticano niente e nessuno negativamente, ma allo stesso tempo sono "umilmente orgogliosi"   ;) di quello che fanno e come lo fanno. Ogni praticante di Pukulan ha un lavoro, un lavoro vero che gli permette di campare, ed è la stessa tradizione di insegnamento che proibisce di svilire l'arte scambiandola con il denaro.
Inoltre, nel Pukulan c'è una tale complessità a più livelli, un tale studio articolato dei dettagli, un tale lavoro "interno" di applicazioni dei principi e delle tecniche, che in effetti renderebbe nullo il valore didattico di qualsiasi video, anche se di punto in bianco si dovesse decidere di pubblicare qualcosa. Come nel Systema, si possono guardare tutti i video che si vuole, ma se poi non si va a provare di persona, se ne avrà solo una comprensione superficiale, suscettibile di interpretazioni errate, distorte o volutamente maliziose.

Vabbè, per ora mi fermo qua.
Se è il caso, aggiungo qualcos'altro in qualche altro post.  :)
 



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Offline GiBi

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #34 on: May 27, 2011, 16:51:19 pm »
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Alla mia obiezione riguardo l'eccessiva lesività di questo stile rispetto alle esigenze di un operatore di sicurezza, Walter mi ha spiegato (e fatto vedere  :ohiohi: ) che le medesime cose sono applicabili anche a mano aperta e pertanto con maggiore enfasi sul concetto di "controllo", e questo mi ha fatto riflettere sull'ingenuità della mia obiezione iniziale  :-[ .

Bhà..andando a memoria..un'applicazione  Walteriana a mano aperta non è tanto più "dolce" di una  mano chiusa

ricordo qualcosa..  :o


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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #35 on: May 27, 2011, 16:59:14 pm »
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Alla mia obiezione riguardo l'eccessiva lesività di questo stile rispetto alle esigenze di un operatore di sicurezza, Walter mi ha spiegato (e fatto vedere  :ohiohi: ) che le medesime cose sono applicabili anche a mano aperta e pertanto con maggiore enfasi sul concetto di "controllo", e questo mi ha fatto riflettere sull'ingenuità della mia obiezione iniziale  :-[ .

Bhà..andando a memoria..un'applicazione  Walteriana a mano aperta non è tanto più "dolce" di una  mano chiusa

ricordo qualcosa..  :o

Dipende... magari se gli stai simpatico forse non ti sfascia più di tanto..   :-X
 
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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #36 on: May 27, 2011, 18:43:50 pm »
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Avevo deciso di non scrivere per rispetto a quanto fattomi assaggiare, ma ho ricevuto l'invito a parlarne e quindi lo farò.

Intanto devo dire che Wolvie ha una capacità di analisi e di rielaborazione dei dati che ammiro, è come quei sommelier che assaggiano un vino e sono capaci di parlarne per minuti, riuscendo a dividere le sue caratteristiche fra loro e rispetto a quelle di altri vini.

Possiamo paragonare il suo approccio al sale coagulato, diviso in granelli e ben osservabile nei suoi componenti. Lo chiameremo per comodità "Coagula".

E' un modo di pensare importante, scientifico, analitico, che non potrei esprimere meglio, per cui mi dedicherò all'altro approccio: "Solve".

Una volta immersi nell'acqua, i granelli di sale non sono più divisibili e studiabili, non è possibile parlarne, ma si può sentire il sapore sulla lingua dell'acqua salata, dove se il sale (in zucca) rappresenta il raziocinio, l'analisi, la forza penetrante del pensiero nella sua massima espressione, l'acqua di cui parlerò rappresenta le emozioni, indistinte, l'inconscio, ciò che non è analizzabile e che difficilmente si può esprimere a parole.

Ecco:

Mi sono sentito come davanti ad una fortissima luce di Verità.

Tutto, nella mentalità, nella tecnica, nell'approccio, nelle spiegazioni, mi ha dato quest'idea.

L'idea di un diamante brillante, così tanto da non essere capace e degno di guardarlo direttamente.

Al suo cospetto, tante lucine che in passato avevo visto brillare erano ormai bui e torvi specchietti (magari anche per allodole).

Mi sono reso subito conto senza tante scuse di non avere la forza fisica e mentale per reggere lo sguardo diretto di quella luce, ma non mi sono sentito per niente svilito da questo: ne ho solo guadagnato in umiltà ed in una nuova forza che piano piano si stava svegliando dentro di me, dopo che non mi alleno seriamente da anni e che (molti se ne saranno accorti) mi ero anche stufato un bel po' della arti marziali (tant'è che scrivo solo in martial pub).

Questa sensazione dentro di me via via più incoraggiata dalle parole di Ottavio, Walter, Ronald, mi ha dato una grande fiducia:

e' vero che non sono in grado di guardare direttamente quella luce senza chiudere gli occhi, ma mi è stata mostrata una strada fatta di piccoli sforzi quotidiani, di piccole esposizioni alla luce costanti che possono portare chiunque ne abbia il coraggio a poter tenere gli occhi aperti e fissarla direttamente, lontano dai riflessi commerciali dei vari specchietti che offrono a caro prezzo l'illusione di guardare direttamente la luce.

Non è molto tecnica come esposizione, ma Wolvie ha già detto tutto quello che non avrei saputo spiegare meglio.

Volevo testimoniare le mie sensazioni di pancia, di cuore.

E riportare questa frase di Walter: Can you sell yuour wife, your brother, someone that you love? How can I sell what I love, my art, my life?

Ah, e devo aggiungere una nota tecnica: I sistemi rapidi ed efficaci di difesa personale stanno a quest'Arte come imbiancare casa sta a Giotto.

E' un'Arte, non un metodo.

E senza questa consapevolezza è inutile provare ad incamminarcisi.

L'arte è lunga, la vita è breve, diceva Ippocrate.

E non importa.

Non importa se alla fine della vita si sarà appreso solo l'un per cento di un'arte, perché nella pittura la cosa importante è il dipingere, fine a se stesso.

Non ci sono scopi, non si deve cercare di padroneggiare tutto, di conoscere tutto, lo si deve fare per il piacere di farlo. E' scopo e valore in se stesso, non è una montagna da scalare, è un attimo da cogliere ogni giorno.

Grazie Ottavio per avermi ospitato, nel mio piccolo ho rinunciato ad assicurare la moto per pagarmi il viaggio, e "Dio solo" capisce quanta voglia ho di scorrazzare su due ruote con queste belle giornate, ma sono felice di aver scelto.






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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #37 on: May 27, 2011, 21:23:39 pm »
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Come nel Systema, si possono guardare tutti i video che si vuole, ma se poi non si va a provare di persona, se ne avrà solo una comprensione superficiale, suscettibile di interpretazioni errate, distorte o volutamente maliziose.

Vabbè, per ora mi fermo qua.
Se è il caso, aggiungo qualcos'altro in qualche altro post.  :)

A occhio e croce però dopo un camp di Pukulan nessuno ti dirà che dovevi essere più collaborativo.... ;)
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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #38 on: May 28, 2011, 11:35:53 am »
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E questo chi te l'ha detto?  :-\


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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #39 on: May 28, 2011, 14:21:32 pm »
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La domanda sarebbe "questo chi l'ha detto"... XD
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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #40 on: May 28, 2011, 15:10:00 pm »
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Non lo so, John, forse allora non ho capito io.

Però se per caso intendevi proprio il grado di collaboratività, nel Systema all'inizio è maggiore, per via della didattica e dell'attitudine, mentre poi diminuisce a seconda dell'esperienza dei praticanti. Chiunque abbia provato dovrebbe averlo capito.
Nel Pukulan è un'altra cosa, per altri motivi, che mi sembra avere bene elencato. Vale a dire che già dall'inizio devi "sentire" i colpi, sennò la sua didattica poi non può ingranare bene. Ma anche qui chiunque abbia provato si è reso conto che un certo grado di "collaboratività" è funzionale a capire meglio i concetti e non di meno a non acciaccarsi "troppo" (chiedilo a Ottavio mentre Walter ci faceva vedere qualche applicazione  su di lui :ohiohi: ).


 
 

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #41 on: May 28, 2011, 18:44:42 pm »
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Voglio innanzitutto ringraziare per loro presenza Paolo e Aivia,

per averci prestato la propria "carne" nell'allenamento, ma anche per averci ascoltato, interagito con noi, chiedendo sempre, mettendo in discussione talvolta il nostro lavoro, in maniera tale da dover essere più precisi sia nelle spiegazioni ma soprattutto nell'applicazione pratica.

Ringrazio per i feedback, sempre preziosi, soprattutto per capire se il nostro modo di spiegare certi concetti possano essere sempre di semplice comprensione, cosa non sempre facile.

Che siano feedback pratici, come quelli di Paolo Wolvie, che di "spirito", nel caso di Aivia. Ma spingiamo sempre sia nell'una o nell'altra direzione, perché ogni persona assimila ed interpreta a suo modo ogni applicazione che vede coi propri occhi.

Vi Ringrazio di Cuore. Ogni presenza esterna ci onora. E voi due non siete stati da meno.

Ci vediam presto.
« Last Edit: May 28, 2011, 18:47:34 pm by Ottavio Tramonte »

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Offline Ottavio Tramonte

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #42 on: May 28, 2011, 18:56:10 pm »
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Nel Pukulan è un'altra cosa, per altri motivi, che mi sembra avere bene elencato. Vale a dire che già dall'inizio devi "sentire" i colpi, sennò la sua didattica poi non può ingranare bene. Ma anche qui chiunque abbia provato si è reso conto che un certo grado di "collaboratività" è funzionale a capire meglio i concetti e non di meno a non acciaccarsi "troppo" (chiedilo a Ottavio mentre Walter ci faceva vedere qualche applicazione  su di lui :ohiohi: ).

Non perché si collabora, ma perchè si colpisce il "giusto" per indurre la reazione voluta/desiderata all’avversario.

Ma al contrario di quello che si potrebbe pensare, o di quello che Wolvie ha interpretato quando mi ha visto personalmente, a tutto ciò si arriva in modo "intelligente" e progressivo, o se ne ricevono solo  danni. Ovviamente col passare del tempo si scalano le marce...

Rimanendo in tema, al contrario. chiediamo ai nostri ospiti di non aver remore nei nostri confronti, anche "rischiando" di sembrare sadomasochisti... :)
« Last Edit: May 28, 2011, 19:03:12 pm by Ottavio Tramonte »

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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #43 on: May 28, 2011, 19:08:24 pm »
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Chiarisco che la mia era una battuta nn rivolta all'universo Pukulan. :thsit:
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Re:PUKULAN CAMP- FREE OPEN CENTRO ITALIA - dal 20 al 31 Maggio 2011
« Reply #44 on: May 28, 2011, 19:16:36 pm »
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Chiarisco che la mia era una battuta nn rivolta all'universo Pukulan. :thsit:

No problema Pier. Ultimamente sono sucettibile solo alle mode...di pensiero.  :)
« Last Edit: May 28, 2011, 19:42:36 pm by Ottavio Tramonte »