Impattare con le nocche e orientazione del polso; pugno verticale vs orizzontale

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Offline n.loy nonno bassotto

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si certamente io bob volevo fare un discorso su chi è meglio solo che alle volte bisogna valutare bene pure il contesto. Magari non è questo il caso. Volevo solo dire che se i pugni si tirano piano e pochi si possono tirare pure ad un muro... :D

Per il discorso traumi io fortunatamente non ho mai avuto ne visto in verità grandi traumi ai polsi ma certamente il bendaggio ed il guanto in questo aiuta.

Il più grosso problema ripeto sono i metacarpi che battono sistematicamente sullo scafoide. Alla lunga anche utilizzando guantoni grossi il metacarpo si deforma e fuoriesce. Di fatto poi anche impattando bene perfettamente in asse il metacarpo soggetto a una compressione elevata si crepa (è nota come frattura del pugile).

Poi a prescindere dallo stile o dallo scopo io credo sia importante nei limiti che lo stile richiede tutelarsi e consiglio di mettere bende e usare i guanti per lavorare sugli impatti. Poi ovviamente i traumi arrivano e ci sono...
Si, si anche nel karate a contatto pieno , quando le ripetizioni diventano numerose, gli agonisti usano i guanti.
I bassotti hanno le mutande di ferro!!!

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Offline Clode

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madonna ma siamo ancora messi con Tyson che si rompe le mani in strada ed i pugili con le mani di zucchero mamma mia!!!! mi do alla fuga...

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Offline joe

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madonna ma siamo ancora messi con Tyson che si rompe le mani in strada ed i pugili con le mani di zucchero mamma mia!!!! mi do alla fuga...
ma perchè non lo sapevi Clode, dai ma dove vivi scusa....anche Overeem si tagliò la mano in una rissa, povera schiappa che non è altro....quello che però la gente sempre omette è che mandò 7 buttafuori di un locale di Amsterdam all'ospedale  :whistle:

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Offline happosai lucifero

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ma giochiamo a non capirci?
ho mai detto che i pugili hanno le mani di zucchero?
ho fatto un discorso, mi sembra abbastanza sensato, sul fatto che possono aver senso delle differenze di esecuzione tra quando si colpisce a mano nuda e quando con mano guantata. potete non essere d'accordo, ma in questo caso se mi spiegate la vostra posizione e mi convincete mi fate solo un piacere.
il fatto di Tyson l'ho riportato come un'opinione di B. Rutten, e dal momento che neanch'io ne sono convintissimo ho scritto che 'forse non è un caso che...'.
ragazzi, il mio intento non è convincervi di qualcosa. mi sono posto alcune domande, ed ho sottoposto la questione a voi per ragionarci insieme, proprio perché risposte certe non ne ho. ancora meglio, se ne sapete più di me, spiegatemi ed insegnatemi. ma mi dovete convincere, non vi devo credere perché siete belli.
se invece l'intento è travisare i miei post per dimostrare che sono un cazzone, non ce n'è alcun bisogno: io ammetto che sono un cazzone, ma voi  mi fate il piacere di cavarvi dal cazzo, perché a me questa discussione interessa. se invece volete contribuire in modo costruttivo, ve ne sarò grato.
grazie, e buongiorno anche a voi
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Offline Hitotsu

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Credo che onestamente la questione sia molto più semplice.
E non dipende nè dalla tipologia di allenamento, nè dalla disciplina che si pratica. Solo da una componente anatomica e di meccanica.

E' indiscutibile che uno che si allena a mani nude, sia più resistente di uno che non si allena. Però c'è sempre il limite anatomico.
Egami dello Shotokai diceva che nonostante avesse effettuato molte rotture estreme, il corpo umano era più resistente di tutto quello che aveva rotto.
Ed è un dato di fatto. Io stesso, avendo effettuato molte rotture su elementi più o meni rigidi (che possono quindi simulare ossa varie), mi sono reso conto che il corpo umano è molto più difficile da "rompere".
Il pugno in sè deve innanzitutto essere molto preciso. Uno tsuki tirato sul mento con la giusta angolazione ti frattura la mandibola o te la lussa. Ma tirato con altre angolazioni ti fa rompere la mano. Ed ancora se tirato nei denti magari li butta giù, ma rischi di tagliarti seriamente e lesionarti i tendini della mano con una discreta infezione (il morso umano è in assoluto il più infetto).
Se a questo aggiungiamo che il difensore magari si chiude esponendo i gomiti o reagisce...

Un karateka del resto sa che il pugno è una delle tecniche meno efficaci, proprio perchè ci sono molte parti sporgenti. Per questo il livello elevato è proprio quello della mano aperta...ed anche di questo ti rendi conto con le rotture. Un colpo di palmo è più potente di uno tsuki e fa molto meno male all'impatto.

"Se fate in quattro tempi anzichè due, campate poco". H.S.


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Offline Clode

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va bene faccioil bravo  :D

Intanto Hitotsu ha scritto cose sagge...la mano si può rompere e non c'è condizionamento che tenga. Vi dico pure un segreto pure con le bende con i guanti le mani sotto si condizionano...basta toccare le mani di un vecchio pugile per rendersene conto...ma questo NON SERVE A NULLA. Se poi tiro un cazzotto in fronte ad uno la mano si spacca ne più ne meno. il segreto è colpire giusto colpire bene ed avere un pò di sedere...in ogni caso salvo rarissimi casi non si può pensare di tirare pugni ed uscirne senza una botta sulla mano. Interessa il discorso senza guanti? beh direi che fra Muay thai, Vale Tudo Gipsy Boxing etc c'è un ampio serbatoio da cui attingere...

Faccio un analogo con il discorso condizionamento delle tibie...dopo un pò è vero le tibie si abituano meglio agli impatti...ma se tiro contro un ginocchio o contro un gomito o faccio un tibia contro tibia con un "panettiere" mi faccio male lo stesso. Meglio impattare le parti giuste al momento giusto.

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Offline happosai lucifero

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ecco, lo vedi che quando vuoi sai come farti perdonare!?

:-* (no homo)

:gh: :gh:

grazie
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Offline nicola

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Personalmente non ho mai ragionato in termini di condizionamento, io mi alleno per migliorare e utilizzo metodiche, attrezzi e tecniche comuni. Col senno di poi penso che ciò dia una forma di condizionamento.
Tuttavia se col pugno nudo impatto contro un gomito, o sul cranio, o col calcio finisco per impattare la parte superiore del piede contro un gomito, o un ginocchio....beh, fa una male della madonna, e ciò mi dà la netta impressione di non migliorare.
Come diceva Clode, le armi che posso "affilare" per evitare ciò, sono il concentrarmi e lavorare il più possibile per rendere perfetti i movimenti, il tempismo, la lettura del momento adatto per colpire, e conoscere il tipo di bersaglio su cui impatto.
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Personalmente non ho mai ragionato in termini di condizionamento, io mi alleno per migliorare e utilizzo metodiche, attrezzi e tecniche comuni. Col senno di poi penso che ciò dia una forma di condizionamento.
Tuttavia se col pugno nudo impatto contro un gomito, o sul cranio, o col calcio finisco per impattare la parte superiore del piede contro un gomito, o un ginocchio....beh, fa una male della madonna, e ciò mi dà la netta impressione di non migliorare.
Come diceva Clode, le armi che posso "affilare" per evitare ciò, sono il concentrarmi e lavorare il più possibile per rendere perfetti i movimenti, il tempismo, la lettura del momento adatto per colpire, e conoscere il tipo di bersaglio su cui impatto.

Ma questo nessuno l'aveva mai messo in dubbio. :)
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

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Offline Shurei-Kan

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Se interessa la mia esperienza, mi alleno con regolarità impattando a mani nude, a partire dale altre persone (con controllo in sparring, e con potenza quando si fa condizionamento), sacco, colpitori e almeno finora a quasi 34 non ho avuto problemi.
Non uso nemmeno il makiwara se non sporadicamente.

Io invece uso abitualmente il Makiwara e, qualche volta scudi colpitori e tavole di rottura e, in passato, anche sacco.
Devo dire che il Makiwara lo fracasso proprio, ci metto circa l'80% della mia potenza anche di Keri, ma di problemi seri da questa pratica non ne ho mai riscontrati.....anzi, quando sono costretto a sospendere tale pratica per infortunio[1] o altro va tutto bene finchè faccio Kihon e Kata a vuoto ma i problemi cominciano quando riprendo ad impattare, credendo di poter liberare i colpi a tutta forza come prima e invece non sono più abituato.......il polso tende a inclinarsi, il metacarpo e le nocche dolgono.
 1. infortunio non causato da makiwara!
« Last Edit: May 31, 2011, 15:08:55 pm by Shurei-Kan »


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Offline Paguro49

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A mio avviso e per la mia esperienza (per quel che vale) l'abitudine a impattare è fondamentale, diversamente ci si convince di cose non vere morfologicamente.
L'impatto è sempre e comunque un trauma, qualcosa che occorre conoscere per non restarne vittima, nulla e nessuno si trapassa come burro senza problemi, il corretto allineamento, l'asse fra polso, nocche, metacarpi, avambtraccio, spalla eccetera, è fondamentale perchè il pugno non ci si ritorca contro.
Ma bisogna abituarcisi in modo meccanico e automatico, non basta "saperlo", perchè alla prova dei fatti (su un Makiwara ad esempio) ci si accorge che le nocche non sono così bene allineate, che l'area impattante non è uniforme, che il polso non è perfettamente dritto eccetera, tutte cose che causano infortuni.
Il Seiken non è una invenzione filosofico-nippponica, è una logica conseguenza morfologica, nel senso che le prime due dita, sono le uniche che possiamo ingabbiare e proteggere con il pollice, mentre le altre due rimangono libere (per quanto ben serrate) e tendono a rompersi, sia perchè non "ingabbiate", sia perchè più piccole e fragili.
Nelle risse l'infortunio più frequente è proprio la frattura della mano nella parte esterna (verso il mignolo) a causa di pugni tirati male.
Per i pugili, è frequente quel tipo di infortunio quando lavorano senza guanti o litigano, proprio per il vezzo che hanno di esporre l'esterno della mano.
Non fare un lavoro di impatto a mani nude, è come simulare il gioco del golf usando il ferro ma senza pallina, si può diventare bravissimi, ma alla prima volta che si avrà a che fare con la pallina....saranno figuracce. ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Fanchinna

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ma guarda che non c'è proprio niente da trapassare

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Offline Paguro49

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Colpa mia....dimentico sempre di mettere il virgolettato "è una metafora" :gh: :gh: :whistle:
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Fanchinna

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Allora avanzo due virgole

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Offline Shurei-Kan

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A mio avviso e per la mia esperienza (per quel che vale) l'abitudine a impattare è fondamentale, diversamente ci si convince di cose non vere morfologicamente.

Te l'appoggio!  :sur: