domanda: nella vostra arte marziale (e nelle varie situazioni) come intendete le cadute?
un modo per cedere non subendo la tecnica, recuperare la distanza, sfruttare l'energia cinetica per rialzarsi e affrontare di nuovo l'avversario?
un modo per non subire i danni di una proiezione dura?
un trucco per portare lo scontro su altre distanze e posizioni?
p.s. si lo so, domanda cretina... ma mi annoio tanto
A parte nn credo sia una domanda cretina..poi nn credo fosse a me..ma se posso, mi interessa rispondere per il Vovinam, dato che è un AM dove è previsto imparare a cadere.
La caduta, sia statica che in movimento, è insegnata senza nessuna strategia particolare, la caduta ci serve a salvarci su tutte quelle tecniche che ci costringono ad andare a terra. Abbiamo proiezioni, molte spazzate, leve..tutte tecniche che ti costringono al contatto con i terreno, e devi averlo nel miglior modo possibile...poi ci sono le forbici, e devi saper cadere molto bene sia per farle che per subirle, due cadute molto differenti ma entrambe importantissime..altrimenti ci si fa male.
Nn esiste il concetto di fare una caduta per sfuggire ad un attacco, lanciarsi via..anche perchè, facendo l'esempio del combattimento sportivo, è vietato cadere in qualsiasi modo..sono punti persi.
Poi c'è un lato per così dire "acrobatico" delle cadute, ma al quale nn tutti accedono, diventa un po facoltativo, per divertimento per chi si sente portato...