Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO

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Offline Il Tano

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Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #45 on: May 27, 2011, 17:13:36 pm »
0
certo che in un arte bellica
la vera necessità di sopravvivenza è la sopravvivenza stessa dell'arte
altro che no

marzulloooooooooooo

"Altro che no" é una chiusura perfetta...
a me piace anche "D'altra parte, é cosí"

No permette repliche

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Manut

Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #46 on: May 27, 2011, 17:19:11 pm »
0
Rispondo a tutti con un unico post, sennò divento pazzo :)
Forse è venuto fuori che essendo italiano faccio le cose come mi pare e piace, nn è così. Sono il primo a cercare di entrare nel cuore di un'altra cultura, con tutte le difficoltà che ciò comporta, credo sia quasi impossibile.
Il parere che ho in riferimento a questo argomento nn nasce da un semplice mio ragionamento. Qualche anno fa iniziai una tesi di laurea che riguardava l'influenza del buddismo nello stile di vita giapponese, cercando di essere sintetico, ho trovato una gran confusione e difficoltà a comprendere questa cultura nn riuscendo a capire dove iniziava il buddismo o lo  shintoismo o il taoismo, confusione che forse nn ho solo io, ma anche alcuni giapponesi. Quando ho iniziato ero tutto sicuro e convinto di come andassero le cose, riempito dalle belle storie di musashi, da come i manga parlano del giappone, dai film di mifune, libri sullo zen e sul budo... ho scoperto di essere in errore, questo è solo una parte del giappone e nn del tutto vera.  L'immagine che qui ci arriva è quella del giapponese che pratica zen e fa arti marziali, ma nn è proprio così. Oltre tutto nn mi va più di farmi influenzare dal primo giapponese che viene a fare lo stage in italia circondato da quest'aria mistico\zen col discorsetto di conoscere se stessi per capire il mondo e la natura ecc ecc. Così ho abbandonato il lavoro per evitare di scrivere una cosa senza senzo, e mi sa che ho fatto la cosa giusta.  :thsit:

Una cosa insolita che ho notato, è come tre dei maestri (praticano arti diverse e nn si conoscono) con qui ho studiato siano profondamente cristiani nonostante abbiano dedicato la loro vita anche a comprendere lo zen e il taoismo.

Riujin, la domanda era, come la tua sola pratica marziale\do ti porta alla spiritualità senza influenze esterne?

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Offline Dipper

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Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #47 on: May 27, 2011, 17:43:03 pm »
+1
Io invece mi sono integrato bene in mezzo ai giapponesi, tanto che spesso mi è stato detto che nonostante l'apparenza sembro metà giapponese :)
Inoltre ho avuto a Kyoto un bellissimo colloquio con un Bonzo, discendente da una famiglia di Samurai che aveva le idee abbastanza chiare al riguardo, mi parlò di Jutsu e Do (e in particolare su quest'ultimo si raccomandò che io seguissi sempre il precetto di allenarmi con sincerità ad uccidere senza mai metterlo in pratica) e che fu molto contento di trovare un occidentale così interessato all'argomento.
Poi devo anche dire che secondo me i manga e gli anime ci parlano moltissimo del Giappone, e nei miei viaggi lì mi sono spesso sentito in una sorta di dèja vu.

Ovviamente non tutti i giapponesi sono Samurai o Ninja e non tutte le giapponesi sono Geisha (e mi stupisco di chi lo pensa), ma il buddismo permea invece molto profondamente la loro cultura.

Riguardo alla domanda, ti ho già risposto: ricerco la spiritualità e il divino dentro me stesso, in ciò che faccio e in ciò che mi circonda.
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Manut

Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #48 on: May 27, 2011, 18:51:35 pm »
0
Mi fa molto piacere che hai potuto trovare coerenza, certo io nn sono ancora stato in giappone e chissà che nn cambierò opinione. Pensa  che conosco una giapponese che è atea  nn sopporta il buddismo e quando si sposerà lo vorrà fare col rito cristiano, perchè molto bello e la fa sentire più donna...immagina che delusione  :dis:

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Offline Dipper

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Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #49 on: May 28, 2011, 12:16:15 pm »
+1
Non è un caso isolato.
I matrimoni finto cristiani (con veri preti cristiani che si fanno pagare per celebrare il rito) sono di moda.

Purtroppo l'estrema apertura culturale del Giappone in un momento difficile come quello attuale ha come riflesso una deriva in cui paradossalmente sono stati assorbiti i lati peggiori della cultura occidentale (consumismo, valorizzazione dell'apparenza, ingordigia) e ingigantiti quelli invece già presenti nella loro, complice soprattutto lo stile di vita assurdo tutto improntato sull'estrema fedeltà al posto di lavoro (ed è per questo che molti manga sono ambientati ai tempi della scuola, proprio perchè è un momento felice in cui ancora c'è libertà) e al ruolo sociale.
Di riflesso c'è adesso un momento di rigetto, soprattutto tra i più giovani, che balza all'occhio già facendo un giro per Shinjuku. C'è in linea generale un forte senso di ribellione e un rifiuto verso tutto ciò che è tradizione, ma penso che sia un momento di transizione (non so quanto lungo).

Tutto questo, riassunto in due parole ma che meriterebbe un trattato, porta a certe scelte bizzarre come il matrimonio finto cristiano.

Ma non per questo la cultura e lo spirito giapponese sono morti... entrando nelle case, parlando con la gente che vive lontano dai grandi centri urbani, visitando i templi, si può constatare come una certa forma mentis fortunatamente stia ancora ardendo da sotto la cenere.

Certamente per vedere questo bisogna relazionarsi con spirito aperto nei confronti dei giapponesi.
C'è qualcuno[1]li ritiene freddi o aridi, ma in realtà questa è una reazione ad un pregiudizio e un'ostilità nei loro confronti (tanto di moda soprattutto in certe nicchie del mondo pdeudoculturale delle AM) che loro percepiscono molto bene, e si regolano di conseguenza.

Per contro io durante una delle innumeremoli visite che ho fatto ai templi, ho assisitito ad un matrimonio celebrato con rito buddista, così essenziale, sobrio e silenzioso che mi ha lasciato senza fiato. Potrei parlarti anche dei concerti di Wadaiko in riva al mare o della cerimonia del tè a cui ho assistito ad Happoen in Tokyo... ma basta anche guardare all'incredibile dignità con cui adesso il paese sta cercando di rialzarsi dopo la tragedia nucleare.
 1. Non tu Neco, parlo in generale memore anche di certe discussioni passate sul forum
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Offline happosai lucifero

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Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #50 on: May 28, 2011, 13:40:17 pm »
0
veramente un bel post, nanerottolo XD
There are more things in heaven and earth, Horatio,
Than are dreamt of in your philosophy.

In quanto a educazione vado in culo a tanti

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Offline Dipper

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Manut

Re:Spin off da "Karateka a terra": JUTSU vs DO
« Reply #52 on: June 03, 2011, 08:58:10 am »
0
Non è un caso isolato.
I matrimoni finto cristiani (con veri preti cristiani che si fanno pagare per celebrare il rito) sono di moda.

Purtroppo l'estrema apertura culturale del Giappone in un momento difficile come quello attuale ha come riflesso una deriva in cui paradossalmente sono stati assorbiti i lati peggiori della cultura occidentale (consumismo, valorizzazione dell'apparenza, ingordigia) e ingigantiti quelli invece già presenti nella loro, complice soprattutto lo stile di vita assurdo tutto improntato sull'estrema fedeltà al posto di lavoro (ed è per questo che molti manga sono ambientati ai tempi della scuola, proprio perchè è un momento felice in cui ancora c'è libertà) e al ruolo sociale.
Di riflesso c'è adesso un momento di rigetto, soprattutto tra i più giovani, che balza all'occhio già facendo un giro per Shinjuku. C'è in linea generale un forte senso di ribellione e un rifiuto verso tutto ciò che è tradizione, ma penso che sia un momento di transizione (non so quanto lungo).

Tutto questo, riassunto in due parole ma che meriterebbe un trattato, porta a certe scelte bizzarre come il matrimonio finto cristiano.

Ma non per questo la cultura e lo spirito giapponese sono morti... entrando nelle case, parlando con la gente che vive lontano dai grandi centri urbani, visitando i templi, si può constatare come una certa forma mentis fortunatamente stia ancora ardendo da sotto la cenere.

Certamente per vedere questo bisogna relazionarsi con spirito aperto nei confronti dei giapponesi.
C'è qualcuno[1]li ritiene freddi o aridi, ma in realtà questa è una reazione ad un pregiudizio e un'ostilità nei loro confronti (tanto di moda soprattutto in certe nicchie del mondo pdeudoculturale delle AM) che loro percepiscono molto bene, e si regolano di conseguenza.

Per contro io durante una delle innumeremoli visite che ho fatto ai templi, ho assisitito ad un matrimonio celebrato con rito buddista, così essenziale, sobrio e silenzioso che mi ha lasciato senza fiato. Potrei parlarti anche dei concerti di Wadaiko in riva al mare o della cerimonia del tè a cui ho assistito ad Happoen in Tokyo... ma basta anche guardare all'incredibile dignità con cui adesso il paese sta cercando di rialzarsi dopo la tragedia nucleare.
 1. Non tu Neco, parlo in generale memore anche di certe discussioni passate sul forum


Scusa se rispondo solo adesso e grazie per il bel post, leggendoti mi hai fatto sognare, mi sono ricordato
di quel divertente documentario di "turisti per caso". Che bella visione del giappone che mi hanno dato,
anche se trapelava già quello che hai descritto sopra....matrimoni cristiani compresi.
Credo che alla fine sia comune a tutti i paesi, il momento in cui i giovani si allontanano dalla
loro cultura, anche se credo sia solo questione di tempo, è un ciclo che si ripete.