Non dovrei assolutamente essere qui a commentare, tuttavia...
@Zoid: non è che abbiamo la panzetta, è che siamo "pieni di Qi"!!
[1] @Fabry: mi spiace, se ti può confortare, l'indolenzimento è reciproco: anch'io lunedì avevo l'addome dolorante.
In ogni caso, la giornata è stata davvero intensa e divertente.
Ryujin ha ormai una didattica rigorosa di insegnamento delle tecniche fondamentali, molto attenta alla "forma" e graduale nel suo insegnamento. Come ho già detto a lui, l'avevo già provata al parco ed è stato un piacere ritrovarla anche sul calcio frontale, perchè effettivamente funziona, è comprensibile a tutti e secondo me i suoi futuri allievi impareranno molto in fretta con questo metodo.
La cosa che ho sempre trovato peculiare di Ronin è che in lui il Karateka si è fuso con l'Aikidoka in una maniera squisitamente personale e originale, non con la solita giustapposizione artificiale di molti maestri. Lo stesso movimento applicato in una tecnica di spada si trasforma subito dopo in un calcio o in un pugno di karate o in una proiezione. Ammiro la ricerca esperienziale e storica che sta facendo all'interno della Tradizione marziale nipponica, per trovarvi dei principi comuni e fondamentali.
In questo stage è stato illuminante per me anche il confronto tra questi due metodi e approcci al Karate, molto diversi, ma complementari. Nel lavoro di entrambi credo che infatti molti di noi ex Karateki abbiano visto un qualcosa di molto diverso da quello a cui eravamo abituati nei nostri inizi marziali, come ha già detto Celso. Auguro che il loro essere "eretici del Karate" possa essere il vento di un nuovo rinnovamento all'interno della loro disciplina, per svecchiarla da tanta ortodossia e atteggiamenti camerateschi.
Gli altri ragazzi sono stati tutti fantastici ed è stato un piacere rivedere i vecchi gaglioffi tribalisti e conoscere altri personaggi (Happo, Zoid e Andrea), davvero simpatici e interessanti. Tutte persone stupende e disponibili, con cui è statop un piacere condividere questa giornata.
Ah Mad: ho voluto provare lo Stop Kick, perchè fra i 4 calci fondamentali dell'Yiquan, è quello più tradizionalmente "Kungfuico" e volevo sperimentare la sua validità con un valente Thaiboxer come te. Ho capito che può essere utile solo come disturbo e preludio per altre tecniche, mai come tecnica risolutiva singola, come tanto propagandato invece da molti stili di Kung Fu. Invece l'aver usato il cross con Celso è stato completamente diverso: è come se avessi in mano una mitragliatrice perennemente carica.
Infine ringrazio sia la sempre presente Lady Ryujin per l'aver sopportato questa mandria di puzzoni imbufaliti ed aver scattato così tante belle foto che i due kenparoli in grigio/blu Fabry (con famiglia e vispa progenie inclusa, naturalmente) e Celso per averci dato la possibilità di allenarci nel loro delizioso dojo, dall'aria così autogestita e lo-fi, che ha donato all'incontro la sua fantastica e informale atmosfera.