C'è sempre una prima volta...

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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #30 on: June 08, 2011, 00:21:57 am »
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Sono proprio contento di avere l'approvazione di voi tutti :thsit:
Però, davvero, non mi sento ne' professore ne' maestro... :nono:

Posso andare in controtendenza e, visto che il Parco è stato anche il mio Dojo personale per tanto tempo, spezzare una lancia da zingaro per un'altro zingaro? L'atmosfera dell'allenamento all'aperto è impagabile, anche associandoci un futuro corso in palestra, che sono sicurò sarà di altissima qualità, qualche seduta in mezzo all'erba e alla terra al nostro buon Ryujin (come anche a me) mancherà sempre!! :spruzz:  ;) ;)
Poco ma sicuro :thsit: potrei anche inserire gli allenamenti sotto la neve in puro stile Kyokushin XD

Io sono tamarro, ok, ma non così tamarro.  ???

 :nono:
Eeeeh... no :D Dopo certi aneddoti che mi hai raccontato... :=) tu sei il RE dei tamarri :sbav:
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Offline Shurei-Kan

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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #31 on: June 08, 2011, 09:29:48 am »
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Sono proprio contento di avere l'approvazione di voi tutti :thsit:
Però, davvero, non mi sento ne' professore ne' maestro... :nono:

Se può consolarti ....neanche io.  :dis:
Ma questo lo sai gggggià!


Io sono tamarro, ok, ma non così tamarro.  ???
Eeeeh... no :D Dopo certi aneddoti che mi hai raccontato... :=) tu sei il RE dei tamarri :sbav:

 ???

'stardo!  :nono:

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Offline steno

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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #32 on: June 08, 2011, 09:47:49 am »
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ERBA? :sur: qualcuno ha parlato di erba? :sur: :sur: :sur:



ecco perchè tutti voi maledetti hippy fate goju, con il sanchin diventate dei bong umani e l'effetto e decuplicato :D

@ryujin, (sospiro) se avessi trovato un maestro come te
Beh... a cosa pensavi che servisse la respirazione molto forzata del kata sanchin? ???

Dai... non dirmi che non lo sapevi XD
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #33 on: June 08, 2011, 10:00:17 am »
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ERBA? :sur: qualcuno ha parlato di erba? :sur: :sur: :sur:



ecco perchè tutti voi maledetti hippy fate goju, con il sanchin diventate dei bong umani e l'effetto e decuplicato :D

@ryujin, (sospiro) se avessi trovato un maestro come te
Beh... a cosa pensavi che servisse la respirazione molto forzata del kata sanchin? ???

Dai... non dirmi che non lo sapevi XD
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Offline Takuanzen

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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #34 on: June 08, 2011, 10:15:30 am »
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Posso andare in controtendenza e, visto che il Parco è stato anche il mio Dojo personale per tanto tempo, spezzare una lancia da zingaro per un'altro zingaro? L'atmosfera dell'allenamento all'aperto è impagabile, anche associandoci un futuro corso in palestra, che sono sicurò sarà di altissima qualità, qualche seduta in mezzo all'erba e alla terra al nostro buon Ryujin (come anche a me) mancherà sempre!! :spruzz:  ;) ;)
Poco ma sicuro :thsit: potrei anche inserire gli allenamenti sotto la neve in puro stile Kyokushin XD


Chiamami quando lo organizzi, ci partecipo di sicuro...Ogni tanto lo schizzo di andarmi a fare un week end di ascetico allenamento in montagna alla Mas Oyama mi viene sempre. E' una nostalgia che sopisco a fatica. Prima o poi verrà il momento e lo farò (ragazza permettendo)... XD 8) :hakama:


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Offline steno

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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #35 on: June 08, 2011, 10:25:29 am »
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Sono proprio contento di avere l'approvazione di voi tutti :thsit:
Però, davvero, non mi sento ne' professore ne' maestro... :nono:
Se può consolarti ....neanche io.  :dis:
Ma questo lo sai gggggià!
A parte gli amichevoli scherzi con il vecchiardo, sul potere taumaturgico di sanchin praticato sull'erba... ;D

Caro il mio ryujin, sappi che io, ancora oggi mentre scrivo, sto dissipando alcuni dubbi sul programma di gialla, per non parlare di alcuni passaggi per l'arancione, tutt'ora mi giungono totalmente oscuri, fa te.
Oh, non che non lo sappia eh, solo che c'è un senso in quello si pratica, superiore a ciò che si percepisce quando lo si studia.
Ci si accorge di questo quando lo si snsegna, diciamo che lo si percepisce, in special modo grazie alle domande degli allievi, che legittimamente, si attendono una risposta dall'insegnante, non parlo di sensei o shihan, ma colui che insegna materialmente nel dojo, siano quattro gatti cinture bianche, siano una dozzina di cinture nere.
Quindi, analizzando il programma della cintura diciamo gialla, chi insegna non può non considerare il tutto, analizzando l'insieme, dalla cintura bianca alla sua massima conoscenza, essendo la domanda vertente su un punto intermedio di UN CAMMINO.
A mio modestissimo ed opinabile parere, ragionare nei programmi di cintura come se fossero compartimenti stagni a se stanti, è l'errore per eccellenza, non dobbiamo dimenticare che il karate è uno, indipendentemente dallo stile, ne dobbiamo dimenticare che le cinture colorate sono un'invenzione moderna, mutuata dal judo.
Esso è molto utile, soprattutto all'allievo, che vede tangibilmente il proprio avanzamento nel percorso tecnico, cui parallelamente, segue un accrescimento nel DO, ma è e rimane un cammino unico, come la scalata dell'Himalaya, che sebbene si svolga a tappe, è sempre quella scalata, con quell'obiettivo, unica differenza, il karate non ha una vetta.

Concludendo, penso che sentirsi sempre allievi anche dopo quarant'anni di tatami, sia la strada migliore per essere insegnanti adeguati, poichè si cerca di migliorare il proprio karate a beneficio degli allievi, i quali, inutile negarlo, questa cosa la sentono eccome. :)
« Last Edit: June 08, 2011, 10:28:12 am by steno »
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Offline Dipper

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Seconda lezione!
« Reply #36 on: June 18, 2011, 14:12:10 pm »
+1
Yuki da buon giapponese si presenta a casa mia in anticipo di fatto vanificando il mio sogno di rilassarmi sul letto per un quarto d'ora, ma dimostrando comunque la sua ferrea volontà.

Ci rechiamo al parco e iniziamo con il ripasso di ciò che abbiamo visto la lezione scorsa. Avevo già fatto mandare un messaggio minatorio da mia moglie scrivendo che se non avessi visto sufficienti progressi avremmo dovuto ricominciare con gli stessi argomenti.
In realtà ovviamente non mi aspettavo che fosse diventato un campione, ma volevo almeno verificare che ci avesse messo impegno a studiare da solo (do molto valore all'allenamento in solitario) tutto quello che abbiamo visto l'altra settimana.
In effetti c'è molto da lavorare ma qualche progresso lo abbiamo.
Torno ancora sulla guardia con un test simile a quello del Sanchin ma più light per insegnargli la postura neutra e pronta soprattutto del busto.

Ripassiamo quindi gli tsuki, il timing e le principali difese in modalità jissen. Lavoriamo in velocità ma in scioltezza e questo ci aiuta a far girare un po' il sangue e a scaldarci. Nel mentre, mostro anche la differenza tra una difesa passiva e una difesa attiva: su attacchi casuali seiken uchi / gyaku prima semplicemente indietreggio con soto uke, e siccome il ragazzo non fa complimenti mi arriva anche qualche bel buffetto. Gli dimostro, infatti, che difendersi all'infinito indietreggiando non è producente nemmeno quando c'è un divario tecnico consistente, e successivamente ripetiamo la cosa con dei soto uke più aggressivi a chiudere e soffocare i suoi attacchi (sempre liberi).
In tutto questo il problema più grosso rimane ancora la guardia che Yuki spesso perde, con i piedi che vanno sulla stessa linea e le mani che si abbassano.

Poi si inizia con la lezione vera e propria che voglio incentrare sui calci, primo perchè dobbiamo inzialmente completare una panoramica delle tecniche base, e secondo perchè devo rispolverarli anch'io e togliere un po' di ruggine.

Siccome non siamo ancora caldi iniziamo con il gedan mawashi geri. Come da copione, trovo parecchi difetti sul modo di portarlo, il calcio è decisamente brutto e poco potente.
Inizio quindi dalla teoria (rigorosamente sfoderando il mio rudimentale giapponese visto che sa pochissimo l'italiano), lo step, la rotazione di piede sul chusoku e dell'anca, il sune, il braccio che controrema e accompagna l'esecuzione. In particolare quest'ultimo nonostante sia un movimento naturalissimo, viene eseguito goffamente. Credo che sia dovuto alla mancanza di lavoro sul sacco (quando si deve menare a piena potenza esce praticamente da solo) e forse ad un'eccessiva schematizzazione del kihon, soprattutto quella brutta abitudine di insegnare a tenere le braccia ferme quando si calcia.
La mia convinzione è che per il gedan mawashi l'abitudine deve essere quella di tagliare (furikiri) e poi eventualmente studiare il resto. Spiego le diverse traiettorie, ascendente, orizzontale e discendente, ma ci soffermiamo per la didattica solo sulla seconda.
A poco a poco il suo gedan comincia a diventare più incisivo e allora rincaro la dose introducendo anche uchimata geri spiegando le differenze.
I calci vengono provati con intensità con bersaglio e naturalmente mi alleno con lui facendo da partner e alternandomi nell'esecuzione (così mi alleno anche io, eccheccazzo!).
Yuki perde ancora la guardia, io capisco che questo viene dal fatto che è molto concentrato sull'assimilare la marea di concetti che gli sto insegnando, ma tenere su le mani deve diventare un abitudine quindi durante gli esercizi occasionalmente gli rifilo una scoppola o un frontino per testare la guardia.

Poi passiamo a livello chudan, e qui Yuki iniza subito a tirare delle belle bordate. L'attenzione viene posta sulla maggiore apertura del piede d'appoggio e sulle possibili conseguenze di una traiettoria errata e all'impatto sui gomiti, che non sono usati come difesa in sparring per preservare il compagno ma che sono una difesa efficace e insidiosa.
Raccomando di interiorizzare il movimento rotatorio anche per il livello medio, cosa che crea un po' di problemi, essendo un movimento per lui un po' alieno. Faccio quindi eseguire anche delle tecniche a vuoto con la rotazione completa.
Anche qui poi ci si alterna nell'esecuzione. Menandoci l'un l'altro con una certa intensità.

Per i mawashi geri dulcis in fundo passiamo allo jodan.
Inizio con qualche nozione basilare sullo stretching, di cosa bisogna fare e soprattutto cosa non bisogna fare. Evitare come la peste lo stretching balistico, lavorare per l'apertura in stretching passivo lontano dalla lezione dove invece per prepararsi è bene usare lo stretching attivo.

Ormai siamo ben riscaldati e possiamo provare ad alzare le gambe. Spiego che qui la scelta tra richiamo e taglio è un po' meno obbligata e che ci sono diversi modi di colpire con efficacia al viso, anche eventualmente col collo del piede. Siccome Yuki oltre a non aver ancora interiorizzato il furikiri non è eccezionalmente sciolto di gambe, per adesso mostro soltanto le diverse varianti ma ci soffermiamo solo sul calcio richiamato, sottolineando però le differenze tra un calcio richiamato per lo shobu ippon kumite ed uno per il jissen kumite, ovviamente noi prendiamo in considerazione il secondo.
Qui le difficoltà sono abbastanza evidenti, soprattutto Yuki no riesce a calciare oltre la mia spalla e ad acquisire l'extrarotazione oltre i 90°. Come prima, mettendoci un bersaglio ll'esecuzione migliora e così la sua sicurezza. Non forzo l'altezza del calcio perchè mi pare inutile al momento sacrificare un minimo di corretta esecuzione per arrivare per forza al viso, quindi lo faccio colpire alla mia spalla.
Naturalmente anche qui ci alterniamo e pure io attacco viso con intensità (era tanto che non lo facevo e sentivo un po' l'astinenza XD). La sfida per me è interessante perchè posso allenare sistematicamente degli jodan su di una persona alta come me e migliorare anch'io, non capita spesso.
Tutto questo ha anche l'utilità ancora una volta di ricordargli di tenere su la guardia, oltre che farmi divertire un casino :gh:
Abbiamo dunque iniziato a togliere un po' di ruggine e questo vale anche per me, perchè non allenandomi sistematicamente ultimamente, quando porto jodan mawashi su di uno alto ogni tanto perdo l'equilibrio, ma siccome ne abbiamo fatti parecchi ho potuto sentire le differenze nel movimento e correggere l'assetto. Un paio gli ho sentiti proprio bene.

Infine, si passa al mae geri.
Qui sorprendentemente il movimento di accompagnamento del braccio viene a Yuki molto istintivo e mi facilita fare le analogie. Anche su mae geri ci sarebbero diverse varianti, ma inizio su quello più tradizionale del Karate a media distanza, anche perchè lui lo tira un po' alla maniera degli SDC, spingendo più che colpendo.
In questo caso io preferisco il frontale nostrano (probabilmente dovrebbe farlo così anche nel suo dojo) e inizio a spiegargli la traiettoria ascendente, il caricamento del ginocchio, la suddivisione dei segmenti e la successione della catena cinetica.
Essendoci ancora grosse difficoltà, facciamo un passo indietro e cominciamo il classico esercizio, di tenuta del calcio nelle tre fasi, caricamento, colpo, richiamo e giù. Yuki manca di un po' di forza nelle gambe e fa una fatica del diavolo a tenere il mae geri steso. Per questo motivo io insisto sull'esercizio e godo della sua sofferenza :sbav:
Non di meno il mae geri migliora, e quando proviamo uno contro l'altro, non essendoci protezioni al piede, mi buca e mi fa un male bestia, nonostante la forma sia da riguardare.

Sono passate 2h e 45, Yuki è davvero cotto, con le braccia un po' colorate, l'espressione un po' vacua e il labbro un po' pendulo. Effettivamente è stata una sessione parecchio intensa e atleticamente impegnativa, ma essendo la media di una o due lezioni al mese questo è l'unico modo per imprimere certi concetti che poi ovviamente il ragazzo deve sviluppare per conto suo.
Ad ogni modo Yuki non si è mai lamentato di niente, è una roccia :thsit:

Concludiamo con dei semplici esercizi rilassanti che mi ha insegnato il mio fisioterapista per raddrizzare le schiena e tenere una postura più aperta.

... stamattina mi sono alzato tutto rotto anch'io :sbav:
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #37 on: June 18, 2011, 14:34:39 pm »
0
Ogni tanto lo schizzo di andarmi a fare un week end di ascetico allenamento in montagna alla Mas Oyama mi viene sempre. E' una nostalgia che sopisco a fatica. Prima o poi verrà il momento e lo farò (ragazza permettendo)... XD 8) :hakama:

Siccome ci stavo pensando anche io,nel senso che stavo pensando a una data idonea, il posto ancora non so...


Ne riparliamo dopo gli esami.

seriamente dico
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Seconda lezione!
« Reply #38 on: June 18, 2011, 14:41:31 pm »
0
Bello bello ryu  :sur:


La guardia che sia abbassa...ma abbassa le braccia o le spalle?

Infine, si passa al mae geri.
Qui sorprendentemente il movimento di accompagnamento del braccio viene a Yuki molto istintivo e mi facilita fare le analogie. Anche su mae geri ci sarebbero diverse varianti, ma inizio su quello più tradizionale del Karate a media distanza, anche perchè lui lo tira un po' alla maniera degli SDC, spingendo più che colpendo.
In questo caso io preferisco il frontale nostrano (probabilmente dovrebbe farlo così anche nel suo dojo) e inizio a spiegargli la traiettoria ascendente, il caricamento del ginocchio, la suddivisione dei segmenti e la successione della catena cinetica.
Essendoci ancora grosse difficoltà, facciamo un passo indietro e cominciamo il classico esercizio, di tenuta del calcio nelle tre fasi, caricamento, colpo, richiamo e giù. Yuki manca di un po' di forza nelle gambe e fa una fatica del diavolo a tenere il mae geri steso. Per questo motivo io insisto sull'esercizio e godo della sua sofferenza :sbav:
Non di meno il mae geri migliora, e quando proviamo uno contro l'altro, non essendoci protezioni al piede, mi buca e mi fa un male bestia, nonostante la forma sia da riguardare.


Questa e' l'unica cosa che non mi piace, un esercizio sulla cui utilita' ho sempre avuto dei dubbi...
credo,ma e' un parere personalissimo, che sia meglio lavorare in scioltezza per migliorare il movimento e per rafforzare le gambe rimandare a esercizi di esplosivita' (piuttosto che statici).
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #39 on: June 18, 2011, 14:58:34 pm »
0
Abbassa soprattutto le mani all'altezza del cuore ma pure le spalle. Tutto insomma... :nono: Praticamente ogni tre o quattro tecniche lo devo riprendere.

riguardo il mae geri: sugli esercizi che proponi sono d'accordo e anche lavorare in scioltezza è importantissimo, certamente :thsit:

Tuttavia per il frontale che non deve solo spingere ma affondare con il chusoku (la palla del piede) con conseguente richiamo, io credo che sia importante prima prendere conoscenza delle varie fasi del movimento, e imparare a prendere la mira col ginocchio.

Infatti dopo questi accorgimenti e facendolo riprovare su di me il l'attacco mi sono arrivate un paio di bordate che nonostante tenessi gli addominali ho sentito fin dentro l'intestino :-X mentre prima era solo una pedata a spingere.

Non è un mistero che sul calcio frontale io prefrisco nettamente l'esecuzione del Karate tradizionale  XD

In ogni caso la tenuta del caricamento è anche consigliata anche sul circolare da un dio dei calci che è Midori Kenji nel suo famoso tutorial che nel tubo imperversa e sprematura :ohiohi:
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #40 on: June 18, 2011, 15:17:35 pm »
0
la tenuta del caricamento ci sto,e anche la fase didattica  :thsit:

sono contrario alle sessioni ci calci stesi e trattenuti come "esercizio di potenziamento"  :nono:

Lo so che preferisci i frontali del karate, hanno proprio una funzione diversa a quello che ho visto, e anche se ne ho preso uno solo penso di essermi fatto un' idea di come li usi e non mi dispiace[1] :thsit:



Per le braccia basse...confido che gli fari il culo fino all'apprendimento  ;D
 1. anche se credo richieda una posizione di guardia diversa e non sia quindi intercambiabile con semplicità
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #41 on: June 18, 2011, 16:11:06 pm »
0
Assolutamente :ohi: Con le buone o le cattive imparerà a tenerle su :ricktaylor:
... altrimenti, davvero, senza una buona guardia tutto quello che posso insegnare (e imparare ovviamente) perde di significato.

Allora sul caricamento ci troviamo d'accordo e in effetti era su quello che volevo insistere, perchè non tirasse la spedazzata in avanti a scendere.

Sulla tenuta della gamba estensione entriamo in un campo minato... diciamo che il calcio tenuto ha la stessa funzione che può avere un pugno tenuto come si fa nei classici fondamentali del Karate
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cioè nessuna :sbav:
...in apparenza.
Sicuramente, come dice Bas Rutten in un suo video "Nobody punches like that!" e ne sono fermamente convinto anch'io.
Raccontavo che l'insegnante di CKM Massimo mi ha detto, parole sue, che diversamente dal 99% dei karateka che ha conosciuto, non rimango in isometria durante l'esecuzione delle tecniche e sono rilassato e sciolto tanto da far pensare al Kung Fu piuttosto che al Karate. Anche l'allievo con cui ho lavorato (gentilissimo e in gamba) e che dopo ho scoperto provenire dal Karate, mi ha chiesto più volte: "Ma tu fai proprio Karate Karate?".
Eppure io sostengo questa cosa e mi proviene solo dal Karate...

Approfondirò questo argomento secondo il mio punto di vista quando scriverò al riguardo nel 3d del kime.
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #42 on: June 18, 2011, 16:30:32 pm »
0
"Ma tu fai proprio Karate Karate?".

E tu, sincero, hai detto la verita'?  :)

Spoiler: show
NO,non karate karate,faccio una roba che col "karate karate" aka shotokan accademico,non c'imbrocca na fava  :sbav:
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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #43 on: June 18, 2011, 16:42:31 pm »
0
:D colpito e affondato :D :D

Mad, Ryujin, se a settembre riesco a venire a milano un paio di giorni, dovete promettermi che, al di là del raduno, praticheremo dalla mattina alla sera, e magari anche la notte.. facendo qualche piccola pausa solo per la mia iniziazione alla birra :spruzz:

Ryujin, ti spiacerebbe approfondire un attimo il discorsino sullo stretching? niente di esagerato, solo raccontare un po' cos'hai detto al tuo allievo.. grazie.

EDIT: quasi dimenticavo.. Ryujin, ciò che racconti continua a piacermi tantissimo!
There are more things in heaven and earth, Horatio,
Than are dreamt of in your philosophy.

In quanto a educazione vado in culo a tanti

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Re:C'è sempre una prima volta...
« Reply #44 on: June 18, 2011, 16:51:43 pm »
+1
"Ma tu fai proprio Karate Karate?".

E tu, sincero, hai detto la verita'?  :)

Spoiler: show
NO,non karate karate,faccio una roba che col "karate karate" aka shotokan accademico,non c'imbrocca na fava  :sbav:

Spoiler: show
;D
Diciamo che è uno Shotokan di radice accademica rimodellato e ammorbidito da grandi come Kanazawa o Miura e poi deformato da un pirlotto grasso e peloso dopo che si è fatto una gita da un grande del Jissen Karate


:D colpito e affondato :D :D

Mad, Ryujin, se a settembre riesco a venire a milano un paio di giorni, dovete promettermi che, al di là del raduno, praticheremo dalla mattina alla sera, e magari anche la notte.. facendo qualche piccola pausa solo per la mia iniziazione alla birra :spruzz:

Ryujin, ti spiacerebbe approfondire un attimo il discorsino sullo stretching? niente di esagerato, solo raccontare un po' cos'hai detto al tuo allievo.. grazie.

EDIT: quasi dimenticavo.. Ryujin, ciò che racconti continua a piacermi tantissimo!

Grazie, ma aspetta di leggere il 3d del kime... 8)

Sullo stretching premetto che sono un ignorante totale come su qualunque cosa che c'entri con la preparazione fisica e atletica, eventualmente a breve posso scrivere quello che penso di aver capito.

A settembre ci si diverte :thsit: ... se non sono ancora schiattato per lo stress :-X
« Last Edit: June 18, 2011, 16:53:14 pm by Ryujin »
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