Alla fine Yuki non è riuscito a venire allo stage per (comprovati
) impegni lavorativi, ma ha recuperato venendo all'ultima lezione privata che mi ha dato il puggile.
Invece ieri ci siamo rivisti dopo il mio breve break estivo per una sessione di allenamento.
Abbiamo iniziato con impostare di nuovo una guardia corretta, ripercorrendo tutti gli errori tipici che ancora sono presenti, mani basse, piedi troppo allineati e così via
In particolare sui piedi il ragazzo ha ancora difficoltà a mettere i piedi nella giusta larghezza, nonostante le ripetute correzioni. Dunque ho pensato che forse era il momento di passare ad un metodo più incisivo e ho iniziato a testare la sua guardia spingendolo da tutte le direzioni, in modo che comprendesse l'importanza della posizione (naturalmente gli ho fatto eseguire lo stesso test su di me
) per poter recuperare velocemente la perdita di equilibrio.
Abbiamo poi iniziato a lavorare in maniera più dinamica sugli spostamenti
Ci siamo ancora soffermati su quello basilare, iori ashi, in tutte le direzioni.
Ho avvertito Yuki che l'avrei ancora spinto a sorpresa durante questo esercizio. Purtroppo durante una di queste spinte, a causa del pessimo equilibrio della posizione dovuto ancora all'allineamento dei piedi, è caracollato per terra prendendosi una distorsione al polso, il chè ha condizionato un po' l'allenamento della seconda metà come si vedrà tra un po'.
Lì per lì mi è dispiaciuto un po' e mi sono ovviamente scusato (oggi sta molto meglio, l'ho già sentito
), però bisogna constatare che dopo questo piccolo trauma, la posizione è migliorata moltissimo
Non so se abbia fatto bene sinceramente ad essere così duro... la mia mancanza di esperienza si fa sentire.
Comunque abbiamo proseguito introducendo il doppio iori ashi per distanze più lunghe e soprattutto importantissimo per riguadagnare la distanza dopo un attacco.
Il passo successivo è stato comandare lo spostamento in tutte le direzioni, prima in maniera guidata, poi a comando casuale in una delle 4 direzioni, e infine a comandi casuali ripetuti.
La difficoltà prinicipale è stata il mantenimento del baricentro in seguito a spostamenti multipli, e dunque ne ho approfittato per soffermarmi ancora sulla guardia e sull'assetto (addominali e lombari in particolare), facendo una piccola parentesi di kihon in sanchin dachi, che ovviamente dovrà essere approfondita seriamente più in la'. Tuttavia quel poco è bastato per migliorare l'assetto di Yuki.
Siamo passati poi al tai sabaki. Dopo una breve panoramica su diverse opzioni negli 8 punti cardinali, abbiamo iniziato ad approfondire i due basilari a 90°, verso sinistra e verso destra.
Per rendere più comprensibile il movimento ho spiegato un'applicazione base su pugno diretto con la raccomandazione che girare su un pugno non è in realtà così semplice e che esso deve essere ben affondato per avere il tempo di evadere circolarmente. Come capire in tempo utile se il pugno che arriva permette il tai sabaki oppure no, è argomento davverto troppo complicato e lungo per un post, diciamo che ho iniziato un discorso (che proprio grazie alla lezione di ieri mi si è ben chiarificato in testa) in realtà abbastanza avanzato di uniformità delle radici dei movimenti, controllo e sensibilità. Anche qui ho potuto constatare che trattare da "adulto" l'allievo partendo dal presupposto che può subito comprendere almeno la base di certe logiche, ha dato i suoi frutti, l'uscita in tai sabaki di Yuki come si può vedere non è niente male per essere la prima volta. Dalla sua espressione si può capire che il mio pugno non era un buffetto...
Yuki tende come da copione a percuotere l'attacco invece che a controllarlo, così gli ho spiegato i diversi modi che esistono per portare il soto uke, e che quello che gli esce comunque non è necessariamente sbagliato, anche se ce ne sono di più sicuri ancorchè più lunghi da apprendere.
(segue)