Il presente post, non particolarmente sofisticato, vorrebbe introdurre il trend dei "post tecnici".
Senza aver velleità mastodontiche di insegnar chissà che cosa, invito tutti gli utenti del Forum a postare piccole sequenze tencico/esplicative della loro Arte e Sistema.
Ovviamente la sobrietà e lo scopo di esclusiva volontà di diffondere informazioni a scopo accademico/culturale, sono i pilastri per la creazione di questi post, che sicuramente potrebbero
rendere questo Forum davvero apprezzato.
Questo 3D ha uno scopo esclusivamente culturale. Le informazioni riportate in questo post sono a puro scopo divulgativo/accademico.
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Il porto e l'uso di armi improprie è disciplinato dalla legge. E' responsabilità di chi legge questo post essere a conoscenza ed ottemperare alle leggi in vigore nella sua
zona di residenza.Ora che abbiamo accontentato la Polizia Postale, possiamo pubblicare il post...
Per coltello “tattico” s’intende un coltello con lama ritraibile nel manico e dotata di “sicura” in apertura (ovvero di un congegno che la renda solidale con l’impugnatura una
volta completamente estesa), solitamente singolo filo. E’ conosciuto anche sotto il nome di “coltello chiudibile” o “folder” .
Sul mercato ci sono innumerevoli modelli di questo tipo di coltelli, di tutte le fogge, di tutti i design e da tutti i prezzi.
Caratteristica immancabile su questi coltelli è dai primi anni ’80 l’immancabile clip d’acciaio sul manico che ne permette un porto in tasca sicuro.
Un coltello di questo tipo è estremamente facile da indossare, anche in maniera occulta, e certi modelli sono dotati di dimensioni tali da produrre lame di dimensioni
decisamente allarmanti. Il coltello tattico può essere uno strumento di tutti giorni prezioso, ma anche una temibile arma mortale.
L’unico svantaggio che questo tipo di coltello ha nei confronti dei lama fissa è che ci vuole del tempo per estrarre la lama.
Considerazione banale, ma è un dato di fatto. Ma per il resto, se il sistema di bloccaggio della lama è di qualità, non ci sono particolari controindicazioni ad un suo uso
anche “pesante”.
Estrarre un coltello tattico in situazioni d’emergenza, per quanto detto prima, può essere inutile e addirittura controproducente. Tentare un’estrazione senza le dovute
accortezze porta inevitabilmente alla neutralizzazione della nostra azione da parte dell’avversario. Esaminiamo le parti della sequenza d’estrazione di un coltello tattico.
Abbiamo il seguente presupposto: il coltello è nella tasca frontale dei pantaloni sul lato della nostra “mano forte”.
Questa è la posizione che garantisce la più rapida velocità d’estrazione. Tutte altre locazioni diverse da queste non sono prese in considerazione in quanto troppo lente.
Estrazione:
1. La mano va sulla porzione di manico che protrude dalla tasca e lo afferra
2. La mano tira verticalmente verso l’alto l’attrezzo e per estrarlo
3. Il braccio si dispone ad idonea distanza dal corpo per permettere al polso di dare il colpo che sfodererà la lama
Quest’operazione prende mediamente un tempo di un secondo in condizioni ideali (coltello ben progettato, allenamento e configurazione del vestiario).
In questo lasso di tempo, fulmineo o lento che sia, siamo estremamente vulnerabili a contrattacchi dell’avversario.
Il momento migliore per riempire selvaggiamente di botte una persona armata di coltello è quando percepiamo che sta portando mano al coltello
Tutta la sua attenzione è concentrata sul fatto che deve tirare fuori il coltello il prima possibile, quindi basta immobilizzargli la mano che ha toccato il coltello e nel
mentre con l’altro mano libera tirargli dei pugni in faccia, piantargli le dita negli occhi e/o tirargli delle ginocchiate ai genitali.
E’ una questione di decimi di secondo, ma è fattibile. Ancora più vero quando si tratta di chiudibili che hanno IL ritardo intrinseco per far apparire la lama.
Come fare quindi? La risposta è semplice: frapponiamo tra la nostra arma ancora da estrarre ed il nostro avversario una distanza attiva .
Se appena portiamo la “mano forte” alla nostra tasca il nostro avversario inevitabilmente scatta in avanti per chiuderci la distanza seguiamo istantaneamente le
seguenti operazioni:
1. Profilarsi portando il nostro fianco dalla parte opposta dell’avversario
2. Sbattere in avanti la “mano viva” per controllare l’avversario per gli istanti che ci servono per estrarre il chiudibile
3. Abbassare il baricentro
A questo punto i casi sono due: o siamo riusciti ad estrarre la lama in posizione bloccata oppure sentiamo che stiamo cedendo sotto la foga dell’avversario.
Nel primo caso la lama va estratta tenendo la punta verso il basso ed il tagliente verso l’avversario, per poter iniziare a tagliare con un semplice movimento verticale.
E’ essenziale che nel movimento di polso d’estrazione non allontaniamo troppo il braccio dal nostro corpo per evitare ulteriori inutili ritardi nel mettere in azione il coltello
. Nel caso il nostro avversario ci abbia quasi sopraffatto, non perdiamo tempo ad estrarre la lama del coltello, ma piuttosto usiamolo come oggetto percuotente per
interrompere l’azione dell’avversario . Tutto può servire far mantenere la distanza all’avversario per permettere l’estrazione del coltello tattico.
Anche un calcio alla sua tibia improvviso e poi si procede all’estrazione, oppure sputargli in faccia: insomma distrarlo per un istante.
PS questo post è tratto da un paragrafetto di un articolo che scrissi ben 7 anni fa... E' per quello che "sembro" più giovane: ERO più giovane