1)La mia idea che uno dei criteri base per le combinazioni è che devono essere semplici e brevi: 3-5 tecniche al massimo.
Sono quelle che risultano maggiormente applicabili quando si combatte. Proprio perchè ciò che le rende efficaci è anche il lavoro complementare sui movimenti e la loro attuazione dinamica dello spazio, come gli spostamenti. Il combattimento in fondo è scienza degli angoli: basta modificare una posizione con un taesabaki per mandare a vuoto la migliore delle combinazioni oppure riuscire ad entrare con la nostra più basilare. Per questo vedo le combinazioni da 8-10-12-15 tecniche(
), che mi è capitato di vedere anni fa in libri o video di Hapkido o Kempo Americano, come un approccio dal mio punto di vista esageratamente focalizzato sulle tecniche in sè e fondamentalmente inapplicabile. Che ne pensate?
2) Secondo voi vi è un numero di combinazioni base che un qualsiasi combattente deve mantenere e continuare a ripetere e approfondire (se si, quante mediamente), oppure siete dell'approccio che punta a continuare ad incrementare il suo background con sempre nuove combinazioni? Meglio la qualità o la quantità delle opzioni/varianti conosciute?