La cosa che mi piace, parlando solo a livello personale, è che mi trovo a condividere praticamente tutte le posizioni, un pò come se guardassi molte foto che ritraggono lo stesso paesaggio.
Ala fine, ma penso valga per molti, mi ritrovo a convincermi che ogni prospettiva è giusta, quindi il Karate di oggi, quello che abbiamo a disposizione, è comunque sempre parziale, prendendo in esame un aspetto di ciò che dovrebbe essere il combattente, rimanendo quindi, inevitabilmente carente o lacunoso negli aspetti non considerati.
Di fatto, portare la capacità e la maestria nel combattimento, a livello di arte del combattimento, è qualcosa che implica una ricerca continua, senza sosta, proprio perchè ci sono sempre nuove prospettive da cui guardare lo stesso soggetto, prospettive che si traducono in talloni di Achille se non considerate.
X Ryujin:
Chi ha creato certi Kata, non ha pensato di scriverne un manuale, quindi non possiamo sapere come li insegnasse ai propri allievi, con quali intenzioni e quali applicazioni, se non attraverso racconti, personali deduzioni di questo e quello, ma senza documenti esaustivi alla mano.
Ma anche senza questo aspetto, dovendo il Karate diventare "nostro" per poterci servire a qualcosa, credo che, qualsiasi applicazione si trovi, che non stravolga il movimento in sè, sebbene possa stravolgerne le interpretazioni più ortodosse, sia giusto per il solo fatto di riuscire.