Ecco... Però "rilassamento" e "struttura" fondamentalmente sono presenti in tutti gli stili marziali. Immagino quindi che non si possano addurre come differenze in sé: probabilmente invece potrebbe essere particolare il tipo di struttura e di rilassamento. Anche in questo caso però, almeno esternamente, ho visto cose troppo distinte tra loro essere chiamate comunque taiji.
Apparirò un eretico se ti dico che col buon Mad, all'ultimo incontro delle Mazzate, ho trovato delle somiglianze nel "cercare i vuoti", nell "occupare il centro" e nell'usare la sensibilità, tra il Tuishou del Taiji e la fase specifica del Clinch della Thai, lasciando perdere il suo aspetto più visibile e cioè le ginocchiate. Certo, non sto dicendo che siano la stessa cosa o facendo analogie azzardate, ma che vi è una somiglianza nell'applicazione di certi principi si, anche se con fini e modi di muovere/costruire il corpo differenti. Per i concetti di struttura e rilassamento potrebbe valere lo stesso grado di analogia.
Questa è un'altra cosa che ritengo in liena con quanto ho letto e sentito. Ho sempre immaginato che la pratica della forma in sé non fosse affatto importante, ma che siano invece importanti gli esercizi che si fanno - ovvero, ho sempre visto la forma come un "riepilogo" della pratica. Quindi la domanda sorge spontanea: si può dire di fare taiji anche senza fare mai la forma nella sua interezza dall'inizio alla fine?
La forma è un passaggio obbigato dell'apprendimento del Taijiquan, processo di apprendimento comune a molti stili cinesi, perchè permette la costruzione di un certo tipo di "corpo" specifico e quindi l'acquisizione di certi parametri strutturali di movimento. Ma a mio parere non è la cosa più importante. Piuttosto che la forma completa, ritengo fondamentale, una volta imparata la sequenza, piuttosto la "decostruzione" e lo studio dei movimenti singoli della forma per capire tutto questo, uniti a tutti i lavori sovracitati, che sono anch'essi fondamentali. Immagina che sia un sistema, cioè un insieme in cui tutti questi elementi interagiscono fra loro e si influenzano a vicenda. Per questo alla fine i maestri dicono che non devi "fare Taiji", ma "essere Taiji" in ogni tuo gesto. Tentare di spiegare questo discorsivamente è difficile, ma è quello che ho tentato di fare.