Prosegue la mia ricerca di corsi per organizzarmi il calendario settimanale marziale non appena la mia vita diventerà un po' più normale.
Molti di voi sanno già che è da molto tempo che giro intorno al CKM e che mi ha sempre colpito per la sua intuitività ed immediatezza.
Grazie alle segnalazioni di John sono stato messo in contatto con Antonio Massimo (dico il suo nome perchè è già presente in rete come istruttore di CKM).
Dopo qualche telefonata di reciproca conoscenza (in cui ho sentito una persona molto pulita e trasparente dal lato umano, e poliedrica dal lato marziale), oggi sono andato a fare una lezione di prova.
Devo dire che ho trovato proprio quello che mi aspettavo: preparazione fisica, pochi concetti chiave e molta pratica.
Durante la lezione ho avuto modo di provare 4 tecniche con qualche variante, lo strangolamento frontale, la presa dalla maglietta, la pistola puntata al plesso e la cosiddetta coltellata "shit" da tabbozzo discotecaro bastardo.
Antonio mi ha spiegato bene, mi ha fatto provare e subire le tecniche con molte spiegazioni approfondite e la giusta dose di realismo.
Tra i vari concetti una cosa in cui mi sono subito ritrovato è la posizione delle gambe nella guardia, il cosiddetto T Squat che somiglia moltissimo al mio sochin dachi e che ritengo davvero la posizione migliore per una situazione di DP.
Mi ripeto scrivendo quello che ho già scritto altrove, ma sono davvero colpito dall'immediatezza delle tecniche proposte (alla stessa stregua del corso di KM dal maestro di Gargo) come
difesa personale. Noi marzialisti diciamo spesso che sono corsi zippati per vendere ma io non sono d'accordo.
Sono corsi che si adattano alle esigenze di chi si allena. Chi vuole dedicarci poco tempo avrà qualche strumento basico da poter utilizzare nella speranza che gli vada bene (ma usando tecniche che si basano su statistiche a loro volta prese dall'esperienza e dal continuo confronto con la realtà), chi cuole essere un combattente / buttafuori / poliziotto approfondirà l'argomento magari integrando con altre discipline propriamente di lotta e striking.
Ovvio che poi più si approfondisce meglio si va.
Infine, cosa che non mi aspettavo, sono stato sottoposto a sorpresa al pressure test (lui lo chiama "surprise!" ma mi pare proprio la stessa cosa. Nonostante sia stato non troppo hard per preservare soprattutto i gentili compagni che si sono prestati prendendosi comunque qualche botta di troppo (difficile controllarsi dovendo applicare a raffica e a caso tecniche appena imparate dopo essersi sparati step, burpees con salto e piegamenti, per un ciccione scoppiato come me poi...) è stato da un lato shoccante e dall'altro una figata
Quando insegnerò adotterò questo metodo anche per l'insegnamento e la verifica delle tecniche di Karate, è davvero incredibile come venga stimolato l'istinto e quello che in giapponese si dice "mushin", mente vuota.
In quelle condizioni non c'è spazio per il pensiero e tutto fluisce da solo in maniera molto naturale e ho l'impressione che le tecniche imparate oltre ad essere testate, lascino nella mente e nell'inconscio un impronta molto più profonda del normale.
Insomma l'impressione è molto, ma molto positiva e quando sarò più tranquillo, seguire il corso di CKM parallelamente a Karate (e magari organizzandomi anche con il BJJ, ma qui entriamo nell'erotismo puro
) è un'opzione che mi lascio ben aperta. Ovviamente anche il corso di KM mi era piaciuto quindi dovrò farci un'attenta riflessione (incideranno ovviamente anche logistica e costi
) prima di scegliere.
Un ultima cosa: Antonio mi ha detto che non sembra affatto che io faccia Karate, ma ormai a questo tipo di considerazioni sono abituato
vero Takuan?