[Mod]CUT! [/Mod]@davideIntanto mi permetto farti un appunto e ti chiedo:
Ma sai che sanchin è uno dei kata più fetenti, non pensi che cominciarlo subito così, a freddo, sia un po troppo?
Del resto, se Miyagi ha codificato i due gekisai, avrà ovviamente avuto i suoi ottimi motivi no?
Inoltre, esso è non poco difficile proprio per la difficoltà di contrazione del kime, che non si impara in due e due quattro, come tu ben sai...
@tuttiContrinuo poi, facendo notare come abbia già detto più volte, oltre che dimostrato pubblicamente, come gedan barai non sia una parata bassa, anche soto chudan uke non è una parata media.
Questo dimostra come il karate non siano due pugni e due calci, ovviamente parlo a chi sa guardare oltre il proprio naso, e non posso sottacere che vi siano non poche leve, alcune estremamente efficaci, sia per il controllo che per la distruzione.
Vi sono anche kata che contengono lavoro sul collo, proiezioni nemmeno tanto tenere ecc.
Queste cose però, le ho scoperte praticando con lo spirito del bambino, che cerca e sperimenta, senza fermarsi alle apparenze, a ciò che vede.
Mi sono interfacciato con l'aikido, con il ninjutsu, con l'aikijutsu, con il kendo, con il kobudo di Tamano, con il judo, con il jujitsu, con il CKM, la boxe... insomma con tutto quello che posso.
Queste cose che ho potuto vedere e provare, alcune molto marginalmente, altre più intensamente, mi hanno permesso di ragionare con occhi e dati nuovi, su ciò che già sapevo o credevo di sapere.
Ecco perchè sono arrivato a delle conclusioni, che poi messe in pratica, sono diventate affermazioni ed infine dimostrazione pubblica.
Inequivocabile che, alcune cose siano di difficile applicazione, soprattutto per il timing necessario all'esecuzione, ma dall'essere di difficile esecuzione al non funzionare, ce ne corre tantissimo.
Ecco perchè quando leggo alcune esternazioni, non posso far altro che sghignazzare più o meno velatamente.