L'allievo impara ciò che il Maestro insegna.
L'allievo entra in un dojo con una sua idea delle AM, che di solito è un mix di preconcetti e televisione, poi incontra la realtà del dojo, con le sue regole, la sua etichetta, le sue motivazioni alla pratica, se le accetta, si adegua a queste, se non le accetta, non prosegue lo studio.
Il Sensei, è Colui che conosce la Via, quindi mostra ai suoi allievi come percorrerla, qual'è la strada giusta e qual'è la strada sbagliata.
A me è capitato che un genitore sui 50 anni, sia venuto con il bambino perchè voleva che insegnassi al piccolo a picchiare gli altri, così lo avrebbero rispettato, io gli ho risposto che se non lo rispettano è colpa del piccolo, che non è rispettabile, nonché del genitore, che non gli ha insegnato ad esserlo.
Già questa, è una trasmissione di pensiero, di valori, di etica, di codice morale e comportamentale.
Io e solo io, sono responsabile della lezione che ho dato ad entrambi, ed io e solo io ne devo portare il peso, questo è uno degli aspetti dell'essere Maestro, se non lo vuoi, non insegnare.
Oppure insegna semplicemente a fare le gare, sicché ti limiti a dire questo ti da un punto, questo tre punti, questo una sanzione, poi fuori tu fai quello che vuoi, io ti insegno uno sport, nulla più.