L'unica cosa che potresti fare è insonorizzare il tutto, magari usando le scatole di cartone delle uova.
Mio fratello ed il suo gruppo tappezzarono la soffitta di uno dei componenti di quest'ultimo, anche se la casa era una villetta in mezzo alla campagna.
Spiacente, Gelo, ma la mia esperienza di suonatore metallaro odiato dai vicini mi ha fatto capire una cosa che sfugge a molti.
Le scatole delle uova non servono a insonorizzare, bensì a migliorare la qualità del suono interno della sala prove. Questo equivoco storico nasce dalle prime volte in cui si è entrati in massa negli studi di registrazione più o meno professionali, che infatti al loro interno, nella sala di ripresa, avevano le pareti coperte da un tipo di rivestimento a "piramidi" simile a quello delle uova che serviva appunto a quello, cioè evitare echi e altri feedback acustici fisici poco gestibili (anche con le moderne tecnologie).
L'insonorizzazione vera è un'altra cosa. Il concetto chiave è quello di usare un rivestimento fatto di materiali di natura varia (plastica, metalli leggeri e/o pesanti come alluminio e piombo, poliuretano espanso, polistirolo, lana di vetro ecc) e a strati alternati ( non necessariamente "spessi").
Il tutto , poi, va pensato in realzione a tantissimi altri fattori (ubicazione del luogo, budget, qualità e caratteristiche edili/architettoniche originarie della struttura ecc).