Taiji concepts

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Taiji concepts
« Reply #15 on: June 18, 2011, 17:47:51 pm »
0
Però stai sollevando un'altra questione importante, YM... Parli di persone che cambiano maestro e/o scuola (cosa che ho fatto pure io più volte, quando ancora mi dedicavo a stili cinesi). So che, da un punto di vista tradizionale, è un atteggiamento poco corretto. Ma cosa resta da fare ad un praticante quando capisce di non far altro che agitare le mani e che la pratica non lo sta portando da nessuna parte?

Ovviamente non sto parlando della massa di praticanti. Il discorso moda in quei casi mi va bene. Parlo di quei pochi che vorrebbero accedere ad insegnamenti corretti: quali alternative rimangono?

Il problema che cercavo di far notare e' che la supposta mancanza di "insegnamenti corretti" nasce soltanto da tutta questa *informazione* che ci arriva principalmente dal web. Di solito infatti chi si mette come dici "alla ricerca" nel tentativo di "assemblare pezzi da vari maestri" lo fa proprio perche' scopre (sempre dal web) che nella sua scuola manca "il fajin", una certa forma, un dato esercizio .... non tanto perche' si sia impegnato SUFFICIENTEMENTE a fondo nel materiale che gli e' stato trasmesso ed abbia compreso che non sia meritevole!

Poi alla fine della fiera scopri che tutti questi "ricercatori" che hanno "assemblato pezzi e bocconi delle pratiche segrete" da tutti i cinesi che gli sono capitati a tiro nei vari seminari all'atto pratico non valgono la meta' dei ragazzi che trenta anni fa si facevano un mazzo tutte le sere con il maestro siciliano di "spaghetti kung fu" che tutti all'epoca abbiamo frequentato.

Il problema non e' cambiare maestro, cosa assolutamente "tradizionale" se vuoi, ma il farlo se lo scopo e' di migliorare (marzialmente parlando) soltanto quando abbiamo gia' raggiunto il suo livello e non ha piu' nulla da insegnarci.

E non perche' gli manca la forma segreta

YM

Bel post davvero.
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insetto

Re:Taiji concepts
« Reply #16 on: June 19, 2011, 14:05:06 pm »
0
Ti faccio una domanda YM.

Credo che a tutti nel loro piccolo (di conoscenza) siano istintivamente alla ricerca del meglio disponibile, anche solo per sapere che esiste e come e'. Una sorta di riferimento.

La conoscenza e il web ti permette anche di comprendere da neofita se una strada non ha senso percorrerla.

In merito dicevi come certe scuole siano estremamente riservate o nascoste ai piu' (ne parlavi anche nel discorso su Li Ruidong e i 5 stili) e quindi non ha senso neppure prenderle in cosiderazione.

Se faccio la sommatoria risulta che posso sperare di trovare il meglio disponibile tra quelle scuole note o cmq visibili che accettano studenti anche stranieri che non appartengono a quella cerchia di "agitatori di aria".

Poi chiaro devo trovare il modo di farmi accettare e avere la voglia di apprendere e di dedicarmi, ma senza la scuola tutta la voglia del mondo non serve a molto.

Esiste secondo te qualcosa di vagamente valido con quelle caratteristiche nel campo del tjq?

Non voglio un elenco solo sapere se c'e' qualcosa in giro di valido e se vogliamo accessibile.

Nota: il mondo del web e della conoscenza di facile accesso crea tanti mostri si ma permette anche di comprendere quando sei preso per il culo o quando non te la raccontano giusta e quindi di smascherare tante persone disoneste. Vale a mio avviso sempre il discorso del coltello da cucina...
« Last Edit: June 19, 2011, 14:08:07 pm by insetto »

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Taiji concepts
« Reply #17 on: June 19, 2011, 14:45:12 pm »
0
Credo che YM ponesse l'accento sull'atteggiamento mentale di chi si preoccupa di avere l'am all'ultimo grido,sperando di brillare di luce riflessa, piuttosto che sugli utilissimi apporti del web per la possibilità di informarsi.

Come se tu invece che prender la patente sulla tua 500 ti preoccupassi prima di avere sempre l'ultimo modello di macchina da corsa...ma senza saperla guidare.
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Offline Yuen-Ming

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Re:Taiji concepts
« Reply #18 on: June 19, 2011, 15:00:26 pm »
+1
Sicuramente il web ha una utilita' enorme ed una persona intelligente ne fa buon uso derivandone buone informazioni per la sua crescita.

E' pero sufficiente guardare a questi forum per accorgersi che la maggior parte degli utenti, interessati al taiji ma anche ad altre scuole (viene a mente il WC per esempio), vengono fuorviati e trascinati nella guerra tra collezionisti. Collezionisti della forma piu' segreta, piu' originale o piu' antica, come se questa forma <sic> potesse magicamente (e possibilmente senza troppa fatica) trasformarci in macchine da guerra.

Ti dico sinceramente che negli anni, postando io info su queste linee meno note di Taijiquan sul web da parecchio tempo, sono stato contattato da UN SACCO di gente da un po' ovunque che voleva trovare il tal maestro, della tal linea, o la tal forma 'privata'...

I primi anni feci anche l'errore di presentare persone delle linee richieste a qualcuno che mi chiedeva.
Ricordo per esempio un ragazzo inglese che da ricerche sul web aveva individuato una tal linea di tal discendenza che, secondo lui, era il top. 
Quando presentai una persona di quella linea a questo ragazzo, che gia' praticava AM, lo fece girare come una trottola (per non dire che lo mise sotto in mezzo secondo). Lui rimase al momento molto contento ed interessato a studiarci, poi gia' la sera stessa mi disse che pero' "magari c'e' qualcuno ancora piu' bravo, che conosce ancora di piu'..." ed il giorno dopo riprese a consultare Master Google per vedere che cosa gli indicava.

Quello che voglio dire e' che la prima domanda da porsi e' "cosa mi interessa realizzare", cioe' qual'e' lo scopo della nostra pratica.
E la risposta non puo' ragionevolmente essere "diventare il discendente alla terza generazione di Yang Banhou" ma piuttosto "imparare a difendermi" o anche solo "divertirmi".
Si scoprira' che per raggiungere quello/gli scopi e' probabilmente piu' che sufficiente, almeno per parecchio tempo, il maestro o istruttore di judo che abbiamo sotto casa.

YM


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insetto

Re:Taiji concepts
« Reply #19 on: June 19, 2011, 18:06:00 pm »
0
Sicuramente il web......

Quello che voglio dire e' che la prima domanda da porsi e' "cosa mi interessa realizzare", cioe' qual'e' lo scopo della nostra pratica.
E la risposta non puo' ragionevolmente essere "diventare il discendente alla terza generazione di Yang Banhou" ma piuttosto "imparare a difendermi" o anche solo "divertirmi".
Si scoprira' che per raggiungere quello/gli scopi e' probabilmente piu' che sufficiente, almeno per parecchio tempo, il maestro o istruttore di judo che abbiamo sotto casa.

YM

Si comprendo la tua risposta.
Avevo perso di vista il punto....che e', per citare anche il cappellaio, imparare a guidare :)


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Offline Ván

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Re:Taiji concepts
« Reply #20 on: June 19, 2011, 18:29:10 pm »
0
Penso ci sia anche un problema di poca fiducia, poca fiducia nel maestro, poca fiducia in quello che facciamo.
Si pensa sempre di poter imparare tutto senza sforzo, di diventare forti già dal momento dell'iscrizione alla palestra, e quindi se, dopo qualche mese di pratica, troviamo difficoltà a imparare, facciamo fatica a capire, non siamo diventati poi cosi imbattibili come volevamo allora ci si convince che il maestro non è capace, che c'è di meglio, che stiamo perdendo tempo.

Nel taiji in particolare credo serva all'inizio moltissima fiducia. All'inizio non si capisce bene, si vede il maestro muoversi in un certo modo, si sente il suo corpo reagire in un certo modo agli attacchi, in un modo particolare[1]. E non si capisce come ottenere quel tipo di qualità.
Penso che per altre arti marziali sia più facile, mi spiegano come tirare il pugno e io non ho dubbi sul fatto che quel pugno faccia male, lo scopo dell'allenamento è chiaro da subito. Nel taiji all'inizio non ho trovato immediato il collegamento fra gli esercizi che mi proponevano e le abilità che avevo visto nel corpo del maestro o degli allievi più avanzati, è una cosa che si comincia a sentire dopo un po' di tempo. Col passare del tempo, gli esercizi che prima sembravano più che altro noiosi cominciano ad acquisire significato, li si interiorizza e si comincia a studiare davvero. Almeno per me è stato così. Ora non ho più dubbi su ciò che pratico, so che se mi allenerò seriamente i risultati ci saranno, ma se non avessi avuto fiducia in chi mi insegnava all'inizio avrei mollato sicuramente, perchè chi me lo faceva fare di agitare le manine se poi non diventavo forte?

NB: fermo restando che il maestro la fiducia se la deve meritare, ce lo deve dimostrare di essere in grado di fare ciò che pretende di insegnarci.
 1. personalmente ho sempre pensato che la sensazione ricordi un po' il tirare un sasso contro una tenda
suddently... life has new meaning.

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Offline Kufù

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Re:Taiji concepts
« Reply #21 on: June 20, 2011, 10:43:37 am »
0
quanto vedo io nella mia cittadina e' completamente diverso

cio' che accade qui e' che gli allievi vanno dall'insegnante che gliela racconta meglio, quello che conosce le frasine piu' degli altri, frasine che van di moda del tipo "in questa palestra, si seguono i principi, non le tecniche", "devi uscire dagli schemi e agire in modo libero", "non devi capire, devi sentire"

frasine valide fin che vuoi, ma poi le uniche cose che fanno realmente sono solo la forma24, le posizioni statiche e forse il tuisho con la mano destra (con la sinistra si fa dopo il passaggio di cintura)
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Grisù70

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Re:Taiji concepts
« Reply #22 on: June 20, 2011, 11:06:24 am »
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quanto vedo io nella mia cittadina e' completamente diverso

cio' che accade qui e' che gli allievi vanno dall'insegnante che gliela racconta meglio, quello che conosce le frasine piu' degli altri, frasine che van di moda del tipo "in questa palestra, si seguono i principi, non le tecniche", "devi uscire dagli schemi e agire in modo libero", "non devi capire, devi sentire"

frasine valide fin che vuoi, ma poi le uniche cose che fanno realmente sono solo la forma24, le posizioni statiche e forse il tuisho con la mano destra (con la sinistra si fa dopo il passaggio di cintura)

bimbi in conversazione.flv

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insetto

Re:Taiji concepts
« Reply #23 on: June 20, 2011, 11:52:45 am »
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quanto vedo io nella mia cittadina e' completamente diverso

cio' che accade qui e' che gli allievi vanno dall'insegnante che gliela racconta meglio, quello che conosce le frasine piu' degli altri, frasine che van di moda del tipo "in questa palestra, si seguono i principi, non le tecniche", "devi uscire dagli schemi e agire in modo libero", "non devi capire, devi sentire"

frasine valide fin che vuoi, ma poi le uniche cose che fanno realmente sono solo la forma24, le posizioni statiche e forse il tuisho con la mano destra (con la sinistra si fa dopo il passaggio di cintura)

Si ma chi se ne frega degli "altri" e del fatto che la gente segue una cosa o un'altra. A me non danno fastidio. :)
Ognuno deve essere libero di credere in quello che preferisce e allo stesso tempo di porsi delle domande e cercare delle risposte quando lo ritiene opportuno.

Mi ricordo una scena stupenda in uno stage pubblico dove un maestro parlava di vari principi nel silenzio della palestra poi appena finisce il discorso si alza uno e fa :" io faccio wc posso provare con te?"
La risposta fu molto evasiva. Per quel ragazzo la domanda e la risposta che cercava erano chiare.

A me non interessa cambiare il mondo ma al massimo cambiare un po' me stesso.

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Offline Takuanzen

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Re:Taiji concepts
« Reply #24 on: June 20, 2011, 13:35:03 pm »
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Innescherà anche qui la diatriba Original/Concept che sta dilaniando il mondo del JKD? :gh:

A parte gli scherzi, io sono in un periodo che sto trovando fin troppo materiale in quello che studio e che mi insegna il mio maestro e quindi sto cercando di andare alle basi del sistema, ai fondamentali di ciascuno stile. Quello che mi trasmette è a mio parere ottimo, il problema è che, per apprendere davvero e interiorizzare quello che si studia, bisogna eseguire tantissime ripetizioni quotidiane di pochissime cose.

Il problema a mio avviso imperante in molte scuole di Taijiquan - e Kung Fu in generale - che ho visto (beninteso latente anche nella mia e ovunque vi sia la trasmissione attraverso forme) è la tendenza, opposta a quella definita prima, che chiamo "sindrome da collezionisti". Perdersi in diecimila tecniche. Ho conosciuto persone che si vantavano di conoscere un'infinità di stili e forme diverse, ma nell'esecuzione mancavano di integrazione corporea, di struttura, c'era solo il movimento esterno.
Nella mia pratica personale mi interessa cercare di evitare questa dispersione, per andare all'essenza di quello che pratico.  :)


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Offline Kufù

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Re:Taiji concepts
« Reply #25 on: June 20, 2011, 13:57:42 pm »
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Si ma chi se ne frega degli "altri" e del fatto che la gente segue una cosa o un'altra. A me non danno fastidio. :)

non danno fastidio neanche a me, era solo per far 2 chiacchere, per farvi presente che da me si verificano episodi diversi dai vostri
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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insetto

Re:Taiji concepts
« Reply #26 on: June 20, 2011, 22:39:55 pm »
0
non danno fastidio neanche a me, era solo per far 2 chiacchere, per farvi presente che da me si verificano episodi diversi dai vostri

ok per il pour parler....non credo cmq che siano episodi rari. Il panorama e' piu' o meno quello, che sia italia o estero.

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Offline 笨笨

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Re:Taiji concepts
« Reply #27 on: June 21, 2011, 21:57:38 pm »
+1
Secondo me qui bisognerebbe tornare tutti a leggersi l'Ariosto... giusto per ridimensionare 'ste discussioni da bar - ehm, da forum.

Il mio ragionamento, che sarà sbagliatissimo, è questo: io posso stare comodissimo nella mia religione cattolico-ambrosiana, e intanto studiare a fondo storia, pratiche e rituali del taoismo, con l'intento di distinguere il taoismo autentico dalle robe new age. Questo non significa però che mi ci debba convertire.


Attenzione: se però sono uno studioso serio, anche se non pratico, anche se non faccio come Saso... non posso limitarmi a gugol e iutiub. Però posso restarmene comodo nella parrocchia di casa mia, ed essere un ottimo studioso, con una comprensione da studioso di un fenomeno culturale.

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Offline Takuanzen

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Re:Taiji concepts
« Reply #28 on: June 22, 2011, 09:57:52 am »
+1
Secondo me qui bisognerebbe tornare tutti a leggersi l'Ariosto... giusto per ridimensionare 'ste discussioni da bar - ehm, da forum.

Il mio ragionamento, che sarà sbagliatissimo, è questo: io posso stare comodissimo nella mia religione cattolico-ambrosiana, e intanto studiare a fondo storia, pratiche e rituali del taoismo, con l'intento di distinguere il taoismo autentico dalle robe new age. Questo non significa però che mi ci debba convertire.


Attenzione: se però sono uno studioso serio, anche se non pratico, anche se non faccio come Saso... non posso limitarmi a gugol e iutiub. Però posso restarmene comodo nella parrocchia di casa mia, ed essere un ottimo studioso, con una comprensione da studioso di un fenomeno culturale.

Chiarissimo nel tuo ottimo intervento. Mi spieghi però chi è "Saso"?

Una piccola obiezione: nel caso del cattolicesimo e del taoismo stai studiando fenomeni religiosi con categorie culturali completamente differenti e quindi puoi continuare a distinguere nettamente le due cose. E nel caso invece studiassi i movimenti ereticali cristiani, l'ebraismo, o il pensiero di alcuni mistici cristiani, non sarebbe la stessa cosa, perchè metterebbe in discussione anche il tuo cattolicesimo, attraverso differenti interpretazioni dei medesimi contenuti culturali.
In quel caso potresti continuare a star comodo nella parrocchia di casa tua in maniera assolutamente aproblematica? :gh:

Rapportalo al Taiji e vedi che anche lì tale obiezione mi sembra possedere un suo senso e una sua validità.  :blue:

(prima o poi me lo leggerò l'Ariosto...)

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Taiji concepts
« Reply #29 on: June 22, 2011, 10:01:42 am »
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Mi ricordo una scena stupenda in uno stage pubblico dove un maestro parlava di vari principi nel silenzio della palestra poi appena finisce il discorso si alza uno e fa :" io faccio wc posso provare con te?"
La risposta fu molto evasiva. Per quel ragazzo la domanda e la risposta che cercava erano chiare.

azz se declini l'invito di uno che fa wc stai messo male....





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