Riguardo all'allenarsi con tutti e non selezionare solo coloro che si ritengono "alla propria altezza"...
L'argomento è a mio parere piuttosto delicato e meno semplice di quanto sembri.
Ovviamente ci vuole rispetto per tutti i compagni di allenamento, e quindi bisogna allenarsi anche con coloro che sono più indietro tecnicamente e/o fisicamente. In questi casi mi sforzo di aiutarli, e mi alleno molto anche io perché quando manca lo stimolo a far bene da parte di chi hai di fronte, devi raddoppiare l'impegno per allenarti bene tu stesso e far allenare bene anche l'altro.
Bisogna poi tener presente che mentre tra persone che si allenano isieme da anni ci siamo "presi le misure", quando si ha di fronte un principiante è sempre utile stare molto attenti in quanto i suoi movimenti non sono "convenzionali" e se tecnicamente può sbagliare, se ti manda fuori tempo e ti prende nei denti fa un male bestia lo stesso.
Quindi anche con i principianti si allenano determinati aspetti della disciplina.
Inoltre, come detto anche da altri, lo sforzo deve essere volto a permettere che tutto l'ambiente raggiunga un buon livello per il bene comune e della disciplina, quindi mi alleno senza problemi con quelli "meno bravi" (passatemi il termine per favore).
Però c'è anche il rispetto verso sé stessi, che se unito come sopra al rispetto verso il dojo e la disciplina, mi spinge il più possibile a cercare di allenarmi con coloro che ritengo più bravi di me, seprando che diano il massimo o comunque che mi mettano in crisi in modo sufficiente a permettermi di imparare. In questi casi l'occasione di crescita è alquanto ghiotta.
Forse la cosa meno allenante è proprio mettersi di fronte a coloro che hanno più o meno il nostro livello di capacità fisica e tecnica, perché in quei casi il rischio di "automatismo" mentale e fisico è alto.
Questo è il concetto di umiltà che cerco di applicare nel dojo.
L'umità è una gran dote ed io sono sempre il più umile i tutti.