Nessuno. Posso allenare i pettorali sia con i bilancieri sia con i manubri. Se li uso armoniosamente posso ottenere miglior risultati. Altri li otterranno con le trazioni e i piegamenti con sovraccarico. e dunque?
Dunque siamo passati dalla verità assoluta dell'imprescindibilità del kata a qualcosa che è sostituibile a qualcos'altro. Mi pare già un passo avanti
A me piace allenare attraverso i kata varie cose. A volte mi piace eseguirli senza le pause concentrandomi sugli spostamenti nello spazio, la fluidità, l'esplosività. Lo faccio spesso nel mio giardino, una sensazione fantastica, poi se facciamo kumite uno contro più cerco quella calma e riesco a muovermi molto meglio.
Altre volte cerco di perfezionare il radicamento in ogni posizione, sia in velocità, che il lentezza. poi come sai il Wado Ryu è uno stile molto vicino al jujutsu e per questo si cerca molto la fluidità dei movimenti.
Quello che
a te piace è inopinabile e pure a me piace fare il kata perchè mi da le belle sensazioni che descrivi.
Però...
Ovviamente ogni allenamento sia al dojo che a casa (solo o in compagnia) è a tema, e cerchiamo di sfruttare il kata per migliorare quello che vogliamo di volta in volta. Stesso si fa con i kihon, i colpitori, il sacco, a vuoto eccetera...
Perchè ogni volta che uno dice "il kata è utile" gli si chiede "a cosa è indispensabile?"
mah....
poi devi ancora rispondermi, esattamente che tipo di prova scientifica vorresti sui kata? Che tipo di "prova" vorresti? O meglio cosa ti lascia in dubbio?
Il mio dubbio è che mi è stato parlato di realtà spalmate in faccia (adesso il buon Steno non risponde, ma visto che ci sono altri al posto suo che hanno la stessa opinione vado avanti nella discussione) e di realtà fuori da ogni dubbio, dunque io voglio capire quale diavolo di qualità sviluppano in modo tanto prodigioso.
Tigre tengo a precisare che io sono più di 20 anni che pratico i kata e senza volermela menare, ho ricevuto anche i complimenti per come li eseguo anche qui su questo forum da chi mi ha visto, dunque non prendo sotto gamba questo esercizio.
Fino a poco fa ero intrippatissimo anch'io, ma siccome per me nulla è scontato, ho ripreso in esame questa pratica come faccio son tutto il resto.
Dunque,
Che allenino qualità prettamente atletiche non è vero o è vero solo per quando il livello è così basso che anche una partita a calcetto sarebbe benefica. Per allenare tutte le specifiche qualità atletiche ci sono esercizi molto più performanti. E' dimostrato poi che esercizi che allenino tutte queste cose insieme, siano molto meno redditizi rispetto a un programma che separi le singole qualità (quindi banalmente 1h di kata < 1/2 di potenziamento + 1/2 di tecnica).
Che siano necessari per la forma questo è opinabile in quanto basta anche eseguire dei kihon più articolati con cambi di direzione (chi ha detto che non si possano fare? Io li faccio sempre) e con il vantaggio di essere molto più flessibili e studiare situazioni necessariamente più varie di una sequenza predefinita, per quante interpretazioni fantasiose le si possa dare.
Che siano indispensabili per la capacità di combattere non è vero, anzi di solito chi combatte su tatami o ring non sa nemeno che cosa siano. Qualcuno mi dirà "Eh, ma è solo sport!". Non sono d'accordo, ma facciamo finta che lo sia e proseguiamo.
Che siano strumento indispensabile per allenarsi nello scontro cero non è vero, in nessun reparto operativo si fanno kata. Tanto meno in nessun corso di difesa personale.
Che allenino a combattere contro più avversari io direi che come metodo siamo piuttosto indietro rispetto a un
pressure test (dopo 6 mesi di corso mica male, e noi ripetiamo per anni...) in cui sono riprodotti caos e imprevedibilità molto meglio che in un bunkai (e oltretutto molti maestri dissentono da questa qualità). Poi c'è anche il kumite vero e proprio con più avversari.
Cosa rimane? Un aspetto puramente meditativo e mentale su cui posso anche essere d'accordo (sebbene con zazen o pratiche Yoga si possa tranquillamente sostituire, quindi nessuna necessità specifica del kata), e mi viene il dubbio che serva come auto cura secondo la medicina cinese come diceva forse Matusa.
Dunque alla luce di tutto questo e visto che mi si porta una realtà che nè il resto del mondo dei combattenti nè quello degli studiosi possono scalfire, credo che la mia domanda sia legittima:
Quale qualità di un combattente oggettivamente non può essere sviluppata se non attraverso un kata?