La scienza dice che siamo frugivori adattati ad un'alimentazione onnivora. Mal adattati in realtà, perché il nostro intestino è inadatto e si assorbe tutte le tossine, la carne dobbiamo (anzi dovete!)cuocercela perché cruda è ributtante (per noi che non siamo carnivori la carne cruda è ributtante, per un gatto che lo è per natura è appetitosa), i denti sono da scimmia e non certo da leone....insomma, come una macchina che invece di andare a benzina si ostina ad andare a solvente per le unghie!
Non volevo entrare in questa "disputa", ci mancherebbe che ognuno non possa scegliersi la dieta (sempre nei limiti del rispetto altrui), però cerchiamo di evitare le inesattezze scientifiche o le letture parziali delle informazioni scientifiche.
L'uomo è onnivoro, e lo "sarà" fino a che qualcuno, secondo il metodo scientifico, non ne dimostrerà il contario e verrà quindi cambiata l'informazione associata alla specie umana su tutti i testi tecnici di settore.
Per quanto riguarda i denti si può approfondire qui, per esempio:
http://www.biol.unipr.it/~palanza/denti-mammiferi.htmLa carne non deve essere necessariamente cotta, addirittura ci sono popolazioni che si nutrono quasi esclusivamente di carne, gran parte cruda. Per quanto riguarda le fantomatiche "tossine", l'uomo assorbe e processa alcune sostanze, altre no. Indipendentemente dal fatto che provengano da un animale o da una pianta. Infatti, tanto per fare un esempio pratico, una delle cose che l'uomo ha imparato sulla propria pelle è di cuocere la patata e la melanzana perché crude sono
tossiche, così come moltissime altre piante.
Infine, per quanto riguarda la dieta umana: qualsiasi testo scientifico riguardante l'alimentazione della specie umana concorda sul fatto che lo schema alimentare è fortemente dipendente da fattori ambientali e di latitudine: esistono popolazioni quasi esclusivamente vegetariane, altre che quasi non si nutrono di vegetali, ma solo di carne. Eppure sono entrambe facenti parte indiscutibilmente della razza umana.
Quindi non ha senso parlare di alimentazione dell'uomo senza fare riferimento a quale uomo, dove vive, di che razza è.
Inoltre, e lo ripeto spesso, l'alimentazione di un lappone va bene per un lappone, ma è probabilmente deleteria se applicata da un giorno all'altro a un uomo di qualche popolazione che per necessità si nutre solo di vegetali. E viceversa.
Questo perché popolazioni diverse hanno sviluppato nel tempo caratteristiche peculiari e di adattamento differenti (come per esempio lo sviluppo di enzimi specifici per la destrutturazione di determinati alimenti, che in alcune razze e popolazioni sono presenti in luogo di altri).